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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Dall' ARCHIVIO DI ESPRESSIONI PROCIDANE

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SFOGLIANDO L'ALBUM  di Renzo Lubrano Lavadera Si chiudeva l'anno scolastico 1945 46 e un gruppo di diciottenni sfuggiti per miracolo alla chiamata alle armi si apprestavano a conseguire il diploma nautii del loro destino ma fiduciosi di un avvenire ricco di promesse e di pace duratura. Un manipolo esiguo ma significativo  che avrebbero scritto pagine nuove nella storia della marina italiana. Con questa foto Espressioni procidane  voleva indicare  alle nuove generazioni  la radice della nostra cultura  umana e professionale.

Dall'ARCHIVIO DI ESPRESSIONI PROCIDANE

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  SFOGLIANDO L'ALBUM  di Renzo Lubrano Lavadera Procida 1925 - Inaugurazione del Monumento ai caduti procidani nella I guerra mondiale Eravamo nel 1925, in piena dittatura fascista, quando a Procida venne inaugurato il primo monumento ai caduti procidani nella prima grande guerra mondiale. Si sperava che il ricordo dei tanti italiani rimasti uccisi potesse far sperare in un era di pace. E invece tragicamente 15 anni dopo  un altra grande e feroce guerra  sconvolse il mondo con moltissimi caduti procidani. Pochi di quelli che partirono fecero ritorno alla loro case. Dalla foto si comprende che la Scuola elementare non era ancora stata costruita e la zona era una grande zona verde con soli pochi palazzi su un solo lato della strada

ANNA MARIA ORTESE E L'ISOLA DI PROCIDA

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     Non sapevo che Anna Maria Ortese fosse passata per Procida in gioventù, ancor prima che vi giungesse la Morante. Lo seppi nella serata in cui le venne assegnato il Premio “Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante”1988.  Me lo confermò alcuni anni dopo, nel settembre 1995, Raffaele La Capria , anche lui nella Giuria del premio insieme a Rosetta Loy. Mi raccontò che da giovane veniva spesso sull’isola  per la pesca subacquea e  vi era stato anche insieme ad Anna Maria Ortese. Il racconto di quel viaggio, con l’amica scrittrice a Procida, sarebbe apparso in un suo prossimo libro a cui stava lavorando: Napoletan Graffiti. Qualche anno dopo mi trovai con il libro di La Capria tra le mani e corsi subito a rintracciare le pagine in cui si parlava di Anna Maria Ortese. Si trattava del capitolo che La Capria dedicava al libro Il mare non bagna Napoli , nella nuova edizione della Adelphi e, proprio in chiusura, dinanzi alla foto della Ortese giovane, riportata in copertina, La Capria ricor