Benedetta o maledetta Scuola?

Procida: Istituto Nautico
Tra pochi giorni riaprono le scuole. Riapre il suo grande portone la SCUOLA, con una certa sofferenza per alcuni provvedimenti legislativi che, a parer nostro, hanno distrutto quel senso di comunità educante che i Decreti Delegati avevano sottolineato fortemente nel passato.
E' assurdo pensare che in uno stesso Istituto ci siano docenti che funzionano bene  e altri che funzionano male. I primi vengono premiati e i secondi puniti. 
Dimentichiamo che si tratta di persone e non di macchine. E quando si parla di persone, sappiamo bene che ci sono in tutti capacità ma anche limiti; parliamo di esseri umani e non di pistoni o di macchine. 
Trasformare un Dirigente scolastico in un Manager di azienda è una bestemmia. Il Dirigente scolastico deve avere un cuore grande, per portare dentro di sé l'amore per i ragazzi e in special modo per i più deboli, l'amore per i docenti tutti compresi quelli con i limiti,  per il personale ATA e per le famiglie... (Purtroppo quella che viene chiamata la "Buona Scuola" questo non lo dice. ) Solo con questo tipo di dirigenza  una scuola funziona, istruisce, forma e salva i ragazzi.
Sono gli insegnanti che possono dare fiducia a questi nostri giovani, fiducia nelle loro capacità, che possono tirarli fuori dalle cadute pericolose, che possono far loro scoprire la bellezza della vita, dell'impegno, del sacrificio, che possono spronarli a credere maggiormente in loro stessi, e trasmettere l'onestà, il coraggio, la lealtà, la solidarietà, il senso di responsabilità, la legalità, il senso di partecipazione attiva alla costruzione della città, il recupero ambientale.
E la Scuola per poter assolvere a questo compito e lasciare il segno nella vita dei giovani (insegnante vuol dire proprio "lasciare il segno") ha bisogno dell'Istituzione Comune in primo luogo, delle associazioni tutte, delle famiglie, per dar vita a quella agognata comunità educante di cui tanto si è parlato nel passato e che oggi si vuole ignorare.
Tutti i lavori sono importanti ma pensiamo che il lavoro dell' insegnante sia stato spesso ingiustamente sottovalutato. 
Ricordiamo ai nostri Amministratori che, se la Scuola non  svolge questo  suo fondamentale ruolo, la società è in pericolo, perché essa è la prima esperienza sociale dell'uomo fin da quando va all'asilo: un'esperienza negativa a scuola può segnare un bambino o un giovane per tutta la vita. 
Per cui grande deve essere l'attenzione della vita amministrativa per quello che accade nelle nostre scuole.
Dovremo, sempre essere tutti estremamente grati verso quelle persone che scelgono di lavorare nella Scuola, un lavoro importante e difficile che richiede grandi motivazioni e forti  ideali e capacità di creare rapporti sani con tutti.
Ci saranno anche limiti nei nostri docenti, ma anziché valutarli e giudicarli, facciamo loro conoscere le nostre esigenze di genitori, le difficoltà che viviamo con i nostri figli, diventando loro alleati nel processo educativo

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