Lettera di Menico Scala in risposta ad un nostro articolo

Menico Scala, Capogruppo di "Procida per" nel Consiglio Comunale di Procida
Riceviamo dal Capogruppo di “Per Procida” Menico Scala  una lunga  lettera di vibrata protesta per un mio articolo pubblicato sul blog Espressioni procidane dal titolo: “E’ guerra nell’isola di Procida…”. In tale lettera ci sono giudizi politici con affermazioni  da me non condivise, ma che ritengo doveroso pubblicare perché è un bene conoscere il pensiero politico della Minoranza che oggi è presente in Consiglio. 
Tuttavia voglio precisare che usando nel mio articolo il termine Minoranza in maniera generalizzata ho forse causato nel gruppo di “Per Procida” una errata percezione di quanto volevo affermare. E di questo sono veramente addolorato, anche perché, non per buonismo ma per profonda convinzione politica,  era mia intenzione  dare un contributo alla pacificazione nell'isola, dove si sta svolgendo una vera guerra di insulti e accuse tra persone aderenti alla Maggioranza e alla Minoranza.   
In realtà mi riferivo ad invettive e attacchi che c’erano stati ultimamente in conversazioni pubbliche  e su alcuni giornali e network da parte di persone che non siedono in Consiglio Comunale ma vicine alla Minoranza. Si sono addolorato di aver suscitato ancor più forti risentimenti a tal punto da essere ritenuto dal Capogruppo Scala complice di certi attacchi ad personam, atteggiamento per me inammissibile e mai praticato.
Ho sempre affermato sia al gruppo politico “La procida che vorrei”, da me sostenuto nella campagna elettorale, sia a qualche amico del Centrodestra che Maggioranza e Minoranza sono chiamate  a collaborare e non a combattersi pur nei diversi ruoli politici, riconoscendo pienamente alla Minoranza il ruolo del controllo sulla legittimità di ogni scelta, come precisavo in chiusura dell’articolo.
Mi riserverò di entrare in merito alle questioni politiche che il capogruppo Scala riporta nella sua lettera di smentita, in un prossimo articolo, per esprimere  pubblicamente il mio parere sui temi da lui elencati.
Pasquale Lubrano Lavadera


Egregio Direttore di “Espressioni procidane”
Riferiscono che sul suo giornale on-line ha espresso, di recente, giudizi ed apprezzamenti lesivi della immagine della correttezza dell’azione politica svolta dalla minoranza nei confronti dell’Amministrazione. A ciò va aggiunto quanto ha scritto nei mesi scorsi mostrando, per usare un eufemismo, una visione estremamente unilaterale con ingiustificate inaccettabili espressioni ammantate da buonismi di maniera. Le chiediamo di pubblicare, ai sensi delle leggi sulla corretta informazione, la seguente smentita.
Il gruppo consiliare “Per Procida” non ha mai buttato “fango su persone della maggioranza”.
Con correttezza ed in modo propositivo abbiamo esercitato il ruolo di controllo e di stimolo. A buon diritto vanno considerati tali sia i richiesti approfondimenti sui criteri di spesa, sulle nomine negli enti, sia il contributo non accolto per la corretta attuazione delle nuove regole contabili.
E se come si sostiene( …)“A Procida da troppo tempo il dibattito politico vero, quello fatto sul confronto leale delle idee, è scaduto con conseguenze disastrose specie sui più giovani”, ciò lo si deve allo scandalismo unilaterale posto in campo da mesi proprio dalla sua aggregazione, da “La Procida che vorrei”, in campagna elettorale e poi col governo dell’isola.
La campagna propagandistica sui presunti “24 milioni di passività” che La trova schierato in modo “fideistico”, privo di ogni approfondimento e conoscenza, è solo un esempio di disinformazione e al limite del linciaggio per i precedenti amministratori che fa scadere il dibattito politico con conseguenze disastrose per il paese.
Lei, in questi mesi si è distinto, come diffusore recordman di cifre delle passività del Comune.  Nell’ultimo articolo li ha portati a “24 milioni di Euro l’anno”, da moltiplicare per decine d’anni. Da persona fideista ha applicato ai debiti del Comune la tecnica della moltiplicazione dei pani e dei pesci. In questo modo è certo di non essere superato da nessuno in fatto di balle a buon mercato.
Per sua conoscenza i rilievi della Corte dei Conti non riguardano inadempienze dei precedenti Amministratori. La mancata vendita di beni immobili e della quota societaria del porto turistico per gare andate deserte non possono essere classificate tali, perché fu fatto quanto era possibile. L’esito non è dipeso, com’è evidente, dagli amministratori.
I suoi (…) scritti non osano ricordare che la precedente Amministrazione ha pagato tutti i debiti pregressi ai privati con mutuo Cassa DD PP, ha ridotto la spesa corrente, tra cui quella del personale. Di conseguenza le misure di contenimento dei costi attuate sono tali da coprire nel tempo ogni passività.
Se dissesto dovesse esserci, esso è conseguenza, com’è notorio, di mancata applicazione da parte dell’Amministrazione in carica delle direttive della Corte dei Conti in merito e non aver posto in essere il necessario adeguamento del piano di riequilibrio in seguito ai mancati incassi dalle dette vendite patrimoniali che hanno prodotto i rilievi della Corte.
Noi auspichiamo che non ci sia dissesto, nell’interesse dei cittadini.
Il suo (…) giornalismo non ha trovato nemmeno modo di ricordare i 10 milioni di Euro per opere pubbliche ereditati dalla precedente Amministrazione, tra cui i 270 mila Euro per eventi turistici e culturali, a cui anche lei partecipa attivamente.
Lei mette addirittura un virgolettato: "Non è vero quello che dicono, sono tutte fandonie e bugie, sono degli incapaci, devono andarsene via al più presto ecc. ecc...”. è un giudizio espresso da larga parte dell’elettorato, in particolare da tanti che hanno votato l’attuale maggioranza e che, possiamo condividere, ma non può averlo riportato da nostre prese di posizione.
Lei poi si avventura a paragonare i modi di fare opposizione, arrivando a dare lusinghieri giudizi su come l’ex minoranza ora maggioranza svolgeva il suo ruolo nel recente passato. Gli esempi che cita sono illuminanti. E’ notorio come, dal primo giorno della precedente consigliatura quella minoranza cercò di delegittimare la maggioranza scelta dagli elettori e nei cinque anni ha svolto un ruolo solo in negativo e mai propositivo. Lei ha ricordato come fiore all’occhiello il vergognoso comportamento tenuto da quella minoranza in occasione dell’interdittiva alla Coop San Marco, rivelatasi inconsistente, in cui si cercò con ogni mezzo di trascinare il Comune verso un coinvolgimento camorristico a cui era totalmente estraneo, arrecando danni all’immagine dell’isola. E sempre in tema di raccolta rifiuti, quando per difficoltà tecniche non imputabili all’Amministrazione, ci furono quelle chiassate, fino al volantinaggio rivolto a chi sbarcava nell’isola per farlo andar via. E ricorderà tutte le azioni contra personam messe in atto che, se ben ricordiamo, Lei condivideva.
Addirittura sarebbero, sempre secondo Lei, da imitare.
Assicuriamo che abbiamo ben altra visione di quel che comporta far parte del Civico Consesso, qualunque sia il ruolo assegnato dagli elettori. Abbiamo un comportamento politico ben lontano da populismo, giustizialismo, ipocrisia che appartengono ad altri.
Ci permetta dire anche che diamo un pessimo giudizio verso chi fa sfoggio di doppia morale. A quanto pare non sono pochi. Tralasciamo, infine, ogni considerazione su trasparenza, informazione, partecipazione, poste a suo dire, in atto dall’attuale Amministrazione, e giudicate in modo lusinghiere.
La realtà delle cose è ben diversa, come ha dovuto prendere atto chi, in buona fede, aveva creduto alle promesse elettorali.
In breve attesa di leggere la nostra nota sul suo giornale on-line e su qualsiasi altro social network in cui è stato pubblicato, Le rappresentiamo che, in mancanza provvederemo ugualmente alla diffusione della stessa.

Distinti saluti
                                                                                                          “PER PROCIDA”

Il Capogruppo Consiliare Menico Scala




Commenti

Post popolari in questo blog

"Il Lago" di Alphonse de Lamartine

PROCIDA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA: nel 1961 la RAI trasmetteva lo sceneggiato GRAZIELLA dal romanzo di Lamartine

STORIA DI PROCIDA : Don Michele Ambrosino e la Fiera del Libro