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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

DALL'ARCHIVIO DI ESPRESSIONI PROCIDANE

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  Sfogliando L'Album di Renzo Lubrano Lavadera Una delle più antiche cartoline  della nostra isola risalente all'inizio del secolo scorso 1910. Troneggia, tra la lunga distesa delle case affacciate a schiera sul mare, l'antica  chiesa del porto, mentre imponente appare la mole carceraria e l'agglomerato urbano di Terra Murata. Due barche a riposo e nel mare, su un piccolo gozzo, due ragazzi scivolano silenziosi sulla superfice appena mossa dalla brezza. 

DALL'ARCHIVIO DI ESPRESSIONI PROCIDANE

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 Sfogliando l'Album di Renzo Lubrano Lavadera Una foto serena nel tragico 1938 quando in Italia venivano emanate le leggi razziali contro gli ebrei. Procida  conosceva solo gli ebrei della Bibbia ma erano figure lontane dalla vita. L'unico ebreo conosciuto era Gesù, il Cristo, ma tutti lo conideravano ormai un fuoriuscito. Ebbene in quel  tragico 1938, quando ancor la guerra non si paventava, le nostre poche fanciulle che frequentavano  l'istituto tecnico inferiore equivalenti alle medie di oogi  vivevano l'ora dei cucino. Sullo sfondo alcuni docenti e  tra loro spicca una giobanissima  Maria Monaco che presto diventerà la preside Maria Parascandola Monaco. La foto riportata da Renzo Lubrano Lavadera sul giornale a 50 anni di istanza destò vivo interesse  e molti riconobbero fra quelle fanciulle serene le loro amate nonne.

RIPRISTINATI I MARCIAPIEDI DI VIA LIBERTA'

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 UN PROVVEDIMENTO NECESSARIO E UTILE CHE STAVAMO ASPETTANDO DA TEMPO. GRAZIE!

Pasquale Raicaldo interviene sul libro "Anna Maria Ortese e l'isola di Procida: storia di un epistolario" di Pasquale Lubrano lavadera

 

DALL'ARCHIVIO DI ESPRESSIONI PROCIDANE

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 SFOGLIANDO L'ALBUM di Renzo Lubrano Lavadera Nel Numero 4 di Espressioni Procidane  del 1988   ebbe grande rilievo l'articolo di Renzo Lubrano Lavadera dal titolo: "Quando i tonni passavano per Procida" che riportava  in sintesi la storia della pesca procidana fin dal 1600 per arrivare agli anni 30 del nocecento quando la Tonnara procidana alla Chiaiolella era ancora in funzione, come ben ricorda l'unico testimone ancora in vita in quel 1988,  Carlo Intartaglia, meglio conosciuto come "Carlino  r'jegnule".  La foto deve risalire proprio a quegli anni o all'immediato dopoguerra, e ricorda il momento magico in cui il parroco di San Giuseppe, insieme ai suoi confratelli e alle autorità locali, benediceva  il lavoro dei nostri pescatori nella tonnara, accerchiati da una banda festosa di ragazzini figli di pescatori. La foto scultorea e  imponenete nell'austerà composta dei presenti ci riporta ancora oggi a pensare al valore di certe lontane espe