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Visualizzazione dei post con l'etichetta Procida nella letteratura

PROCIDA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA: nel 1961 la RAI trasmetteva lo sceneggiato GRAZIELLA dal romanzo di Lamartine

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Corrado pani e Ilaria Occhini rispettivamente Alphonse e Graziella Si prova una scena  con i due attori Nel 1961 la RAI mandvaa in onda lo sceneggiato Graziella dal romanzo omonimo di Lamartine. Ilaria Occhini è Graziella, Corrado Pani è il giovane Alphonse. Il romanzo venne interamente girato negli studi della RAI con scenari dipinti. Una rappresentazione essenzialmente  teatrale che si avvalse anche della messa in scena di un'opera lirica tratta dal romanzo di Lamartine.  Predominava la fedeltà al linguaggio poetico di pagine simboliche e ricche di pathos  e lo sceneggiato  raccolse un buon successo di pubblico e diffuse il nome di Procida nell'intera Italia  Procida ritornò ad essere protagonista in questa storia che a distanza di oltre cento anni ancora manteneva intatta la sua forza evocativa di sentimenti durevoli e capaci di commuovere. Ilaria Occhini fu straordinaria nella sua dolcezza espressiva e struggente nel rivivere quel sentimento d'amore prov

LEGGIAMO GRAZIELLA SERENAMENTE Lamartine-Forbin una vecchia disputa fuoriposto.

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  Lamartine-Forbin, una vecchia disputa ottocentesca che oggi viene riportata a galla, forse per suscitare denigrazione sul romanzo Graziella che viene oggi ristampato e presentato al pubblico come l'opera che per la notorietà dell'Autore ha fatto conoscere Procida a tutto il Mondo fin dal 1852. Si diceva infatti che Lamartine avesse copiato Graziella dall'opera di Forbin Charles Barrimore . Ebbi modo di leggere anni addietro il Charles Barrimore ,  in quanto  il Comandante Domenico Assante, uomo di grande cultura, me ne parlò nel 1963 e, attraverso un mio amico francese Daniel Buren, riuscimmo ad acquistare una copia del libro. Avrei voluto tradurre tale romanzo in italiano col titolo Un inglese a Procida proprio per dimostrare che,  a parte certe similitudini, i due romanzi erano profondamente diversi e non paragonabili. Chiesi infatti aiuto ad Dr. Michele Costagliola d'Abele allora studente di lingue all'Orientale, ma il progetto non si realizzò. Sarei molto co

Paola Severini presenterà il romazo "Ritrovarci nella Brasserie Lipp"

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Paola Severini Paola Severini   giornalista professionista, scrittrice, conduttrice radiofonica e produttrice televisiva, coordinerà  il 12 dicembre 2020 la presentazione del  romanzo di Psquale Lubrano Lavadera "Ritrovarci nella Bresserie Lipp", IOD edizioni, in diretta su Facebook, nella pagina dell'editrice alle ore 18. Il romanzo racconta l'amicizia tra lo scrittore Marino Moretti e la sua traduttrice francese Juliette Bertand che vive sull'isola di Procida per lunghi periodi. Grazie a Juliette Marino Moretti amaerà moltissimo l'isola a tal punto da scrivere: "Procida è l'unico posto al mondo in cui ho potuto godere mitologicamente." Interverranno  Maria Rita Cerimele, filologa e scrittrice, Marcelle Padovani, giornalista francese, Sergio Scapagnini, produttore cinematografico e scrittore, Pasquale Raicaldo giornalista, Laura Salerno , studentessa universitaria  di lettere alla Tor Vergata, Sarà presente l'asutore. Paola Severini è una de

Moreno Orazi: Ho letto Ritrovarci nella Brasserie Lipp

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  Marino Maretti e Juliette Bertrand Ho letto recentemente  Ritrovarci nella Brasserie Lipp (Iod edizioni) di Pasquale Lubrano Lavadera. biografia-romanzo del rapporto tra Marino Moretti e Juliette Bertrand. Cercare di entrare dentro la dinamica delle relazione e dei sentimenti che legavano Juliette a Marino e entrambi a Aldo Palazzeschi  è stato da parte di Lubrano un gran lavoro....il libro ha il merito di farli quasi ritornare in vita tanto è intensa ed empatica la ricostruzione della loro interiorità. La struttura della narrazione  è molto complessa perché si svolge su un doppio registro:  quello del ricordo degli accadimenti e dei vari momenti e circostanze  esterne che hanno caratterizzato la vita dei protagonisti e quello dell'eco interiore e dell'impatto emotivo e entimentale che queste  avevano  suscitato in Marino Moretti che è la voce narrante e con il quale l'autore si identifica. Il libro mi ha preso molto e inoltre mi ha richiamato alla mente squarci di

RITROVARCI NELLA BRASSERIE LIPP - IOD EDIZIONI

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Marino Moretti Marino Moretti nel lontano 1925 incontra a Parigi nella famosa Brasserie Lipp Juliette Bertrand, traduttrice francese che ha tradotto i più importanti scrittori italiani. Un incontro fulminante, un sogno da lungo accarezzato da Juliette, donna dinamica e passionale, una sorpresa per Marino, poeta introverso taciturno. La loro vita subirà una svolta irreversibile, che li vedrà legati fino agli ultimi giorni della loro vita segnata dolorosamente dalla storia. A Procida si realizzerà il loro sogno e per loro non ci sarà sconfitta e il sogno sconfinerà nel mito.   RITROVARCI NELLA BRASSERIE LIPP di Pasquale Lubrano Lavadera - IOD EDIZIONI Mi piace Commenta Condividi

Juliette Bertrand a Procida

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JULIETTE BERTREND NEL 1961 SULLA LOGGIA A PIZZAGO La straordinaria avventura italiana nell'isola di Procida della più famosa traduttricer francese rivive nel romanzo RITROVARCI NELLA BRASSERIE LIPP (edizioni IOD) di Pasquale Lubrano Lavadera.

RITROVARCI NELLA BRASSERIE LIPP (IOD EDIZIONI) JULIETTE BERTRAND INCONTRA ELSA MORANTE

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Elsa Morante e Juliette Bertrand Nel romanzo "Ritrovarci nella Brasserie LIPP" si racconta l'incontro della sua amica Juliette Bertramd con Elsa Morante nell'isola di Procida.      Juliette, da sola nella casetta, sentì bussare alla porta.  Si precipitò sulla loggia e si trovò davanti un ragazzetto che racchiudeva nella mano un messaggio.    - Per voi da parte del Professor Esposito, - disse il ragazzo.    Juliette ringraziò e pose nelle mani del ragazzo, che la guardava meravigliato, una bella pesca.    Mentre lui si allontanava, lesse subito il biglietto: “Gentile Professoressa Bertrand, sono autorizzato ad invitarla questa sera alla pensione Eldorado per una cena con il suo amico scrittore Alberto Moravia e sua moglie Elsa Morante, che qui alloggiano. L’aspettiamo per le ore 18. Con stima Arcangelo Esposito.”     I rapporti con la famiglia Esposito, erano rimasti ottimi, e spesso Juliette si recava alla loro pensione per una cena o un pra

Elsa Morante: Le spiagge solitarie di Procida

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Elsa Morante La mia isola ha varie spiagge dalla sabbia chiara e delicata, e altre rive più piccole coperte da ciottoli e conchiglie, e nascoste fra grandi scogliere. Fra quelle rocce torreggianti, che sovrastano l’acqua, fanno i nidi i gabbiani e le tortore selvatiche di cui, specialmente al mattino,   s’odono le voci, ora lamentose ora allegre. Là, nei giorni quieti,   il mare è tenero e fresco e si posa sulla riva come una rugiada. Ah, io non chiederei di essere un gabbiano, Né un delfino; mi accontenterei   d’essere uno scorfano, ch’é il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, scherzare in quell’acqua. Ma neppure nella buona stagione, le nostre spiagge solitarie conoscono il chiasso dei bagnanti che, da Napoli e da tutte le città e da tutte le parti del mondo vanno ad affollare le altre spiagge dei dintorni.      Elsa Morante         Da  L’isola di Arturo  di Elsa Morante, Einaudi

Aberto Moravia: Procida

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Alberto Morava e Elsa Morante La mattina presto, l’approdo alla spiaggia della Chiaiolella a Procida, ha tutto l’incanto di quella verginità omerica che ormai, giornalisti e scrittori pretendono non poter trovare se non in fondo al Pacifico, in qualche remoto arcipelago di corallo. Una luce severa si specchia dal cielo sereno; in cui il sole non è ancora spuntato, nel mare perfettamente calmo. La spiaggia è deserta, pochi pescatori accovacciati rammendano in silenzio le reti distese sulla sabbia. Procida non si vede, non si vedono casa: soltanto   una costa gialla, a picco su un arenile deserto. Sopra la costa nella luce che va imbiondendo, le vigne dalle foglie lussureggianti, alcuni pini sottili, qualche quercia. Il mare è disteso in una bonaccia bianca, oleosa con grandi tracce serpentine, quasi diafane, simili a indolenti strade di luce che si dirigono verso l’orizzonte sereno. Alberto Moravia Da  L’isola di Graziella  di Alberto Moravia, le Vie d'Itali

Lamartine Dal romanzo "Graziella"

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Alphonse de Lamartine (1790.1869) Pur essendo novizi nella pratica del mare, capivamo la difficoltà per una simile manovra in quell’infuriare del vento. Dirigendoci verso Capo Miseno, il vento ci spingeva da poppa, facendoci avanzare: seguivamo il mare che sembrava fuggire con noi, e le onde, sollevavandoci sulla loro cresta e poi riportavandoci in basso, evitavano così di seppellirci negli abissi marini. Ma per approdare a Procida, di cui vedevamo brillare alla nostra destra i fuochi della sera, bisognava tagliare obliquamente e scivolare verso la costa offrendo il fianco all’onda e i bordi sottili della barca al vento. La necessità non ci permetteva di indugiare. Il pescatore ci fece segno di sollevare i remi, poi approfittò dell’intervallo di tempo tra un onda e un'altra per una virata di bordo. Mettemmo la prua verso Procida e continuammo a remare con forza mentre la barca scivolava in avanti come un filo d’alga marina che viene sospinto da un'onda ad un’altra,

"Graziella" di Lamartine

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IL romanzo GRAZIELLA di Lamartine ha fatto conoscere nell'800 Procida alle nazioni europee.

Lamartine poeta e politico

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Alphons de Lamartine giovane in un viaggio in Italia giunge a Procida nel 1811. Era nato a Macon nel 1790.  Lamartine non è stato solo il grande poeta romantico delle Meditazioni. Egli, dopo il grande successo letterario come poeta, intraprese la carriera politica perché da monarchico aveva  colto la svolta storica dei tre principi della rivoluzione francese, li aveva assimilati e si era buttato nell’agone politico, prima come Sindaco e poi come membro del Parlamento, per difendere i diritti dei poveri, dell’infanzia e per combattere  l’idea della guerra come risoluzione dei conflitti tra gli stati. Inoltre grande fu la sua battaglia  politicaper combattere la pena di morte che egli riteneva assurda. Lamartine a 30 anni sposa Marianne Birch Nel 1848, poi,  fu l’ispiratore della seconda rivoluzione francese e Ministro degli Esteri nella breve  Seconda Repubblica. Esperienza soffocata dal  populismo nascente che capovolse il nuovo assetto e volle la  restaurazione dell