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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

BIBLIOTECA COMUNALE DON MICHELE AMBROSINO: L'Amato Libro Virtuale

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OLTRE IL BUIO: LA CULTURA, LA CONDIVISIONE, L’AMICIZIA  Per raccontarvi dell’Amato Libro Virtuale abbiamo bisogno di fare un passo indietro, una piccola premessa. Già da diverso tempo un gruppo di appassionati lettori procidani si incontrava in Biblioteca Comunale Don Michele Ambrosino di Procida per confrontarsi sulle letture più amate e più care. Gli appuntamenti mensili trascorrevano in un bel clima d’amicizia attraverso momenti piacevoli di condivisione culturale ed emozionale. Il team Amato Libro stava organizzando l’incontro di marzo quando giunse la tremenda notizia del Covid 19 e della chiusura di tante attività pubbliche tra cui la nostra Biblioteca. Restammo tutti senza parole, preoccupati, smarriti ma dopo qualche giorno, Antonella, una delle organizzatrici, ci suggerì una stupenda idea: “Perché non continuiamo il progetto dell’Amato Libro in un gruppo virtuale whatsapp?” Accogliemmo con grande entusiasmo quella bellissima proposta e provammo subito ad organiz

Elsa Morante: Le spiagge solitarie di Procida

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Elsa Morante La mia isola ha varie spiagge dalla sabbia chiara e delicata, e altre rive più piccole coperte da ciottoli e conchiglie, e nascoste fra grandi scogliere. Fra quelle rocce torreggianti, che sovrastano l’acqua, fanno i nidi i gabbiani e le tortore selvatiche di cui, specialmente al mattino,   s’odono le voci, ora lamentose ora allegre. Là, nei giorni quieti,   il mare è tenero e fresco e si posa sulla riva come una rugiada. Ah, io non chiederei di essere un gabbiano, Né un delfino; mi accontenterei   d’essere uno scorfano, ch’é il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, scherzare in quell’acqua. Ma neppure nella buona stagione, le nostre spiagge solitarie conoscono il chiasso dei bagnanti che, da Napoli e da tutte le città e da tutte le parti del mondo vanno ad affollare le altre spiagge dei dintorni.      Elsa Morante         Da  L’isola di Arturo  di Elsa Morante, Einaudi

Aberto Moravia: Procida

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Alberto Morava e Elsa Morante La mattina presto, l’approdo alla spiaggia della Chiaiolella a Procida, ha tutto l’incanto di quella verginità omerica che ormai, giornalisti e scrittori pretendono non poter trovare se non in fondo al Pacifico, in qualche remoto arcipelago di corallo. Una luce severa si specchia dal cielo sereno; in cui il sole non è ancora spuntato, nel mare perfettamente calmo. La spiaggia è deserta, pochi pescatori accovacciati rammendano in silenzio le reti distese sulla sabbia. Procida non si vede, non si vedono casa: soltanto   una costa gialla, a picco su un arenile deserto. Sopra la costa nella luce che va imbiondendo, le vigne dalle foglie lussureggianti, alcuni pini sottili, qualche quercia. Il mare è disteso in una bonaccia bianca, oleosa con grandi tracce serpentine, quasi diafane, simili a indolenti strade di luce che si dirigono verso l’orizzonte sereno. Alberto Moravia Da  L’isola di Graziella  di Alberto Moravia, le Vie d'Itali