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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

L'arte di costruire i Misteri va insegnata alle nuove generazioni

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Salvatore Amalfitano, Presidente dell'Associazione I Ragazzi dei Misteri  Un fatto nuovo e di grande civiltà per Procida è la non distruzione dei Misteri della processione del Venerdì Santo, grazie all’impegno delle Associazioni che lavorano alla preparazione di questi Misteri e che successivamente li espongono in Mostra. Dopo aver visitato la bellissima Mostra inaugurata il 20 aprile scorso a Terra Murata nella Chiesa di Santa Margherita Nuova dall’Associazione I Ragazzi dei Misteri, abbiamo rivolto alcune domande al Presidente dell’Associazione, Salvatore Amalfitano. So che partecipi all’associazione I Ragazzi dei Misteri fin dall’inizio. Sì, sono stato uno dei soci fondatori. E prima di Natale sei stato nominato Presidente. Come da Statuto ogni due anni si rielegge il presidente. Questa volta il cambiamento è avvenuto prima per le dimissioni del Presidente   che mi ha preceduto, Giuseppe Comito. Cosa è stato per te vivere questa esperienza? Fin da qu

A Procida occorre preparare i giovani a una politica sana

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Aniello Scotto di Santolo Riportiamo qui di seguito una lunga intervista al Consigliere Comunale di Minoranza  Aniello Scotto di Santolo, già candidato Sindaco della lista “Insieme per Procida" Si era parlato nell’ottobre 2012 di tue   dimissioni, quanto c’era di vero in questa notizia? Non ho mai taciuto agli amici che ci sarebbe potuto essere un passaggio di consegne nell’ottica del rinnovamento. Era in qualche modo implicito anche nella scelta fatta dopo le elezioni di eleggere   Dino Ambrosino come capogruppo di Insieme per Procida. In realtà ci sono state le tue dimissioni da Presidente della Commissione Trasparenza. Ce ne puoi parlare? In effetti tali dimissioni sono state causate dalla impossibilità della Commissione di avere accesso agli atti delle Società Partecipate del Comune ( Isola di Procida Navigando. SAP, SEPA, EVI) , e quindi, dalla impossibilità di controllare la trasparenza delle procedure e degli atti inerenti la gestione di tali soci

L'esposizione dei Misteri a Santa Margherita Nuova

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L’Associazione “I Ragazzi dei Misteri” ha inaugurato sabato 20 aprile 2013 presso i locali di Santa Margherita Nuova a Terra Murata la 9 edizione dell’esposizione dei Misteri, che quest’anno è stata rivolta essenzialmente ai Misteri preparati dai ragazzi delle scuole dell’obbligo con i quali si sono realizzati degli interessanti laboratori durante l’anno e   che hanno prodotto ben 21 Misteri. L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Procida. L’esposizione è particolarmente bella. Sorprende la cura nell’allestimento in uno scenario di incomparabile bellezza, ma soprattutto colpiscono questi lavori fatti dai ragazzi con tanta armonia e precisione. Ogni Mistero è curato nei particolari ed esprime con forza un contenuto di fede e di vita. L’intreccio tra forme e colori, in mirabili costruzioni simboliche o realistiche, dona suggestioni visive di grande impatto e colpiscono l’occhio e il cuore del visitatore. Si avverte che c’è stato dietro ad ogni Mistero un lavoro pazie

L'albero generoso

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Shel Silverstein, L'Albero, Salani Editore C'era una volta un albero che amava un bambino. Il bambino veniva a visitarlo tutti i giorni. Raccoglieva le sue foglie con le quali intrecciava delle corone per giocare al re della foresta. Si arrampicava sul suo tronco e dondolava attaccato al suoi rami. Mangiava i suoi frutti e poi, insieme, giocavano a nascondino. Quando era stanco, il bambino si addormentava all'ombra dell'albero, mentre le fronde gli cantavano la ninna nanna. Il bambino amava l'albero con tutto il suo piccolo cuore. E l'albero era felice. Ma il tempo passò e il bambino crebbe. Ora che il bambino era grande, l'albero rimaneva spesso solo. Un giorno il bambino venne a vedere l'albero e l'albero gli disse: "Avvicinati, bambino mio, arrampicati sul mio tronco e fai l'altalena con i miei rami, mangia i miei frutti, gioca alla mia ombra e sii felice". "Sono troppo grande ormai per arrampicarmi sugli alberi e

Procida: Chi gestirà il nostro Porto Turistico a Marina Grande?

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Procida: il Porto Turistico a Marina Grande La storia   del porto turistico di Procida è lunga e complessa. Purtroppo   molto presto esso sarà in mano ai privati non procidani. E questa grande risorsa non porterà utili nelle tasche dei procidani ma della società privata “Mare 2” . Già nel 2008 la stampa si era interessata ella vicenda del nostro porto. Dal Corriere del Mezzogiorno, infatti, leggiamo: “Il Comune di Procida mette in vendita il 49% delle azioni del nuovo porto turistico Sancio Cattolico. Che fino a ieri era il suo vanto.” All’epoca si disse «La nostra Fiat garantirà sviluppo e lavoro per almeno quattro generazioni»: così si disse, ma, probabilmente, a Palazzo, pochi se ne ricordano. L’obiettivo, naturalmente, è fare soldi e dare ossigeno ad un bilancio gravato di debiti. Ma basta questo a giustificare l’operazione? Quanto vale il 49% di un porto turistico che ospita 491 barche e potrebbe avviare un work in progress molto ricco?” Ormai la vertenza è al cap

Procida: la Chiesa di San Rocco

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La Chiesa di san Rocco, un gioiello architettonico  incastonato in uno dei punti strategici della Procida storica.     

Reagire alla corruzione politica

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Procida, la meravigliosa spiaggia della Chiaia   La corruzione è entrata nel Comune di Procida? E’ una domanda che spesso ci si pone, anche perché   vediamo tanta politica nazionale o regionale infangata da lestofanti. Noi vogliamo sperare che a Procida fino ad oggi nessun politico abbia speculato sui soldi pubblici a danno dei cittadini. Ed è certamente sbagliato rispondere genericamente: “Anche qui da noi la Politica è corruzione”. Sarebbe meglio dire “La Politica può facilmente corrompersi, ma non è detto che lo sia sempre”. A riguardo, una risposta efficace ci è venuta da un articolo del politologo Antonio Maria Baggio , di cui riportiamo uno stralcio: L’esperienza ci insegna che le crisi di tipo etico – qual è quella della corruzione attuale – esplodono quando giungono a maturazione anche altri problemi della vita politica. Un certo tasso di corruzione, infatti, accompagna sempre la vita pubblica, perché è nella natura delle sue possibilità. Esso però viene li

I dipinti e i disegni di Elisabetta Montaldo

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"Procida Memories" è il titolo dell’ultima mostra di pittura di Elisabetta Montaldo che si è aperta il 29 marzo 2013 presso l’Hotel La Vigna. Un viaggio essenzialmente poetico nell’isola che sogniamo ma che va scomparendo: i suoni magici dell’infanzia; i colori di una vita semplice e naturale priva di rumori, di offese, di ruspe; le atmosfere legate alla laboriosità sul mare e al riposo delle barche-culla, nelle increspature delle onde e nel movimento del cielo; i fiori dei nostri giardini, le croste di   color rosa spalmate sui muri alti delle strade e delle nostre case. Sì è questa l’isola che Elisabetta Montaldo ci propone con salutare ostinazione, quasi a voler riaprire i nostri occhi di fronte a tale incomparabile bellezza. Dove si è nascosto l’uomo? Dov’è il suo grido di rivalsa per un’isola che egli ama? Dove la sua tana, il suo rifugio? Forse in fondo al mare, nella ricerca di anfratti misteriosi e fantastici che in superficie sembrano offuscati? No

Procida, LA CASA DI GRAZIELLA ricostruita nell’ex Conservatorio delle orfane

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A Punta Pizzaco, la   casa di Graziella, che fu di Cesare Brandi e oggi del Sindaco Vincenzo Capezzuto, viene restaurata. Eppure nel passato neppure una semplice insegna turistica ne ha segnalato il luogo dov’era. Ma dov’era esattamente la casa? Come era arredata una povera casa di un vecchio pescatore e della giovane nipote che morì consunta d’amore? Sulle orme di Alphonse de Lamartine e del suo celebre romanzo, ma anche con una rigorosa e appassionata ricerca scientifica, Riccardo Scotto di Marrazzo, laureato in Conservazione dei Beni Culturali e   Demoantropologici presso il Suor Orsola Benincasa di Napoli, l’ha ricostruita nell’ex Conservatorio delle orfane, oggi Palazzo della Cultura, a Terra Murata. Una ricostruzione fatta con intelligenza, ma anche con la passione straordinaria che questo giovane studioso porta per la sua isola.   Una ricostruzione   che si impreziosisce con le trenta opere in esposizione della pittrice Antonietta Righi, che con la sua arte ed i suoi

"Il nostro viaggio in Africa"

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  Cristina e Lisa, le due coraggiose ragazze procidane   in Uganda COGEO MUSUNGU, è una delle prime frasi che i bambini dicono quando ti incontrano: ciao bianchi, un saluto semplice, vero, spontaneo che ti fa ridere. Raccontare un' esperienza è sempre difficile, descrivere nel modo giusto un viaggio cosi intenso è forse la prima missione che ti viene chiesta di realizzare al ritorno nella tua vita normale. Una delle preoccupazioni ricorrenti mentre vivevo l'Africa era: cosa devo raccontare quando ritorno? Cosa dovrò testimoniare? Ne sarò capace? E in effetti questa è una delle paure e delle difficoltà che oggi vivo ancora. Trascorri 15 giorni in una terra sconosciuta, ma una terra che per un motivo che forse non conosci ancora ti ha attratto. Siamo noi a scegliere l'Africa? Forse no, è l'Africa che ti chiama, che piano piano entra dentro di te, che ti disorienta, travolge, riempie e poi ti lascia andare confusa, ma ricca.   La scoperta dell'Africa

Procida: Non tartassiamo i nostri operatori commerciali e turistici

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Un pescatore a Marina Corricella - Procida   Cosa hanno fatto gli Amministratori per favorire sviluppo economico e lavoro sull’isola? Quali scelte per favorire le imprese, il commercio, gli operatori turistici? Come risponde la politica locale alla crisi attuale che investe tutti i settori produttivi? Sono tutte domande che attendono risposte concrete e   scelte politiche serie e lungimiranti. I nostri imprenditori sono esausti, lo hanno detto più volte in questi ultimi mesi, e le energie residue per resistere sono davvero molto poche. Solo una classe politica irresponsabile può rimanere passiva di fronte a questo scenario. In generale, come dice l’economista Luigino Bruni [1] , la classe dirigente non ha avuto uno sguardo benevole verso il lavoro, il commercio e le imprese. Gli imprenditori sono stati guardati molto spesso come affaristi perché trafficavano beni privati. Sarebbe, invece, buono il denaro speso dagli Amministratori politici perché quel denaro aveva c