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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

Anche a Procida episodi di emarginazione tra i preadolescenti. Il ruolo della scuola e della famiglia..

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Raffaele Arigliani Si segnalano alcuni episodi di emarginazione e di isolamento  tra i nostri preadolescenti, soprattutto fra i maschietti. Ma anche una mancanza di socializzazione. E' un fenomeno abbastanza diffuso in quell'età che va dagli 11 ai 15 anni, ed alcuni genitori sono seriamente preoccupati. Su quest'aspetto è intervenuto spesso il pediatra Raffaele Arigliani, che è stato qui a Procida ed ha tenuto un incontro pubblico con le famiglie dell'isola. La capacità-possibilità di un ragazzino di socializzare è legata a due fattori: il suo carattere e l'ambiente familiare e sociale. Nella fase prepuberale e all'inizio dello sviluppo, quindi tra gli 11 e i 15 anni per i maschietti, è spiccata la tendenza a riunirsi in gruppi e non di rado ai margini di ciascun gruppetto vi è un ragazzino che diventa l'oggetto preferito degli scherzi o dell'ironia. Il più delle volte sono dinamiche innocenti in cui i protagonisti si rendono scarsamente c

"Maledetto" o "benedetto" altoparlante?

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Procida: Casa storica del 600 in via Pizzago La stagione estiva che ci lasciamo alle spalle, a giudicare dal cartellone delle iniziative, sembra aver esposto in bella mostra tutte le energie isolane dedite all'arte, alla cultura, alla gastronomia, alle discoteche, e quant’altro la fantasia ha messo in atto,  il tutto però condito da un ossessionante e patetico altoparlante che supplicava continuamente i cittadini alla partecipazione. Spesso in una giornata anche due o tre eventi urlati più volte: “Questa sera, alle ore x, nella piazza y, grande manifestazione di z, tutti i cittadini sono invitati…” Questo ricorrere all’altoparlante è diventata un’abitudine e sembra che non se ne possa fare a meno. A noi sembra invece un’anomalia di Procida che rivela l’incapacità di passare le notizie in modo corretto e attraverso canali più adegauati. Da quanto ci risulta, in nessun paese si verifica questo ossessivo e disturbante metodo pubblicitario. Disturbante perché, lo sap

Procida e Anna Maria Ortese

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Anna Maria Ortese (1914-1998). Anna Maria Ortese fu scrittrice molto vicina a Pro cida, non solo per aver amato la nostra isola frequentandola da giovane, ma anche per una presenza forte nella sua vita familiare del mare. I fratelli hanno studiato al nautico ed hanno navigato ed uno di essi è morto proprio in mare in un suo viaggio. Negli anni tardi della sua vita, quando viveva segregata a Rapallo, aveva più volte desiderato tornare a Procida, - lo scriveva ai suoi amici procidani -, ma la salute cagionevole glielo impedirono. Il passaggio per la nostra isola della scrittrice romana Adelia Battista, amica e studiosa della Ortese, nonché grande ammiratrice di Procida, ce lo ha ricordato. Nel 1897 la si attendeva sull'isola per consegnarle il premio "Procida - Isola di Arturo - Elsa Morante", ma lei non riusci a raggiungerci e ci inviò un messaggio straordinario pieno di amore e gratitudine. Proprio con  la Battista, studiosa della Ortese, il gruppo

Incontro con Maria Macchiavelli," Graziella" 1950

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Ci sono comportamenti che non passano di moda Maria Macchiavelli con il marito e i due figli negli anni 50    Mi sono recata a casa della signora Maria Macchiavelli Barone che fu eletta Graziella nel lontano 1950. Lei è molto felice di rispondere alle mie domande e ricordare così quegli anni lontani.     Aveva allora solo 19 anni e non aveva mai letto il romanzo di Lamartine anche se ne conosceva la storia.  “Fui  premiata dal Sindaco di allora, il Professore Antonio Ambrosino… Ricordo ancora l’emozione di quel momento. Essendo io molto timida e riservata mi sentivo impacciata.”    Ma fu una bella esperienza?    Sen’altro, un esperienza che non dimenticherò più. Quei due giorni rappresentarono per me una grande festa. Dopo che fui eletta mi offrirono un gustoso pranzo, insieme a tutte le altre partecipanti, giù alla Caravella (oggi Conchiglia ndr) sulla spiaggia della Chiaia. Ci divertimmo molto con semplicità e senza strafare. Maria nel costume procidano il g

Incontro con Maria Saletta Longobardo, Dirigente dell’Istituto Superiore “F. Caracciolo – G. da Procida” di Procida

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Maria Saletta Longobardo, Dirigente dell' I.S. "F.Caracciolo-G. da Procida" dell'isola    Dopo tanti anni in cui è  mancata la stabilità e molti presidi si sono avvicendati per periodi più o meno brevi, Procida ha finalmente da oltre cinque anni, alla guida dell’Istituto Superiore, una cittadina procidana, Maria Saletta Longobado. Abbiamo affrontato con lei alcuni argomenti di vitale importanza:       Vieni da due esperienze positive, la prima in Toscana e la seconda alla Scuola Media Capraro qui a Procida dove avevi avviato tanti progetti. Quanto ti  è costata questa nuova scelta? E come vivi quest’esperienza?    Non sono nuova dell'ambiente scolastico isolano: conosco la maggior parte degli alunni provenienti dalla Capraro, conosco i genitori e le Istituzioni locali. Spero sempre che i miei intenti  vadano incontro alle attese, anche se dico subito che le soluzioni vanno ricercate  insieme al collegio docenti, alla famiglie e alle altre Istituzioni

Cittadinanza onoraria ad Andrea Cosulich e premiazione degli studenti dell'Istituto Superiore

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Andrea Cosulich cittadino onorario di Procida Sabato 12 ottobre 2013, ore 9.30, la sala  consiliare del Comune di Procida, dedicata a Vittorio Parascandola, è gremita di alunni e docenti dell'Istituto Superiore “F. Caracciolo - G. da Procida” di Procida, accompagnati dai rispettivi insegnanti, nonché presenti le   autorità comunali, Sindaco, Assessori, rappresentanti della Capitaneria di Porto  e Guardia  di Finanza,  nonostante l'imperante  pioggia battente abbia reso   più difficile recarvisi. L'evento è importante: conferire la cittadinanza onoraria all'ing. Andrea Cosulich per  aver favorito l'impiego di circa 5000 procidani  nel corso degli anni  su navi Cosulich, apprezzandone la serietà e competenza  e l'elevata professionalità, oltreché premiare gli studenti più meritevoli diplomatisi durante l'anno scolastico 2012-2013 presso il suddetto Istituto. Il conferimento della cittadinanza onoraria all' ing. Andrea Cosulich  avviene in seduta c

Ha un senso portare il Cristo Morto per le strade di Procida?

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Il "Cristo Morto"  della Congrega dei Turchini “Occorre trasferire i valori spirituali nel terreno sociale, lo esige l’incarnazione.” Era questa una  delle frasi preferite di Spartaco Lucarini un giornalista nostro amico, che insieme a sua moglie Lalla Castellani venne a Procida negli anni 70 per fare un’inchiesta sulla condizione  delle mogli dei marittimi.  Una delle prime inchieste sui giornali italiani  su questo problema che partiva dalla nostra isola. Papa Francesco  oggi ci ripete lo stesso  invito  e ci chiama ad essere testimoni del Vangelo, ad uscire dal chiuso delle nostre comunità,  - “Non capisco le comunità chiuse in parrocchia” -, a donare la speranza  agli uomini che soffrono, lavorando per chi non ha casa, non ha lavoro, per chi è vittima della droga, a lottare perché le strutture sanitarie funzionino, perché  le scuole siano palestre di formazione umana e professionale e la politica pensi solo al bene dei cittadini.  Ma ancor prima di tutto questo

La magia di Procida nel carteggio tra Juliette Bertrand e Marino Moretti

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La magia di Procida e le bellezze di questa genuina isola del Mediterraneo sono lo sfondo del carteggio tra Juliette Bertrand e il poeta Marino Moretti. La prima è stata tra le più grandi traduttrici francesi della letteratura italiana. Nel loro dialogo l’amichevole confronto culturale tra una marxista ed un cattolico capaci di grandi affinità. Il tutto rivive nel libro: “Procida nel cuore” curato dallo scrittore Pasquale Lubrano Lavadera incontrato per noi dalla vincitrice del “Premio Morante” 2013, Adelia Battista. Gli interlocutori di Juliette Bertrand, una delle più autorevoli e sensibili traduttrici francesi, nativa di Lione, e trapiantata a Parigi, amica dello scrittore e poeta, Marino Moretti, sono nomi significativi del nostro Novecento, a partire da Palazzeschi, Moravia, Pratolini, e poi ancora Calvino, Sciascia, De Cespedes, Silone, e lo stesso Marino Moretti, ma non solo, ricordiamo soprattutto le traduzioni di Petrarca e Leopardi.  A Juliette Bertrand per questo suo s

Padre Juan lascia Procida

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Paddre Juan (il 4° da sinistra) con Padre Michele del Prete ad alcune famiglie Padre Juan lascia Procida, ed assume la responsabilità della parrocchia di Sant'Erasmo a Napoli. Quattro anni sull'isola non sono pochi. Molti tra noi hanno imparato a conoscerlo e ad amarlo.  Come famiglia della comunità di San Leonardo lo abbiamo avuto a casa nostra molte volte.  Gli segnalammo la malattia di nostra madre e  il suo desiderio di ricevere l'Eucaristia. Da qual momento  la presenza di Juan a casa è stata costante, attenta, sobria e piena di dedizione e d'amore. Intervenendo poi ad alcuni incontri del Gruppo Famiglie, ci colpiva la sua capacità di ascoltare e quando poi interveniva era sempre forte e incisivo; non nascondeva mai il suo pensiero; intellettualmente onesto ci parlava guardandoci negli occhi. Ci colpiva poi quel suo uscire dalla chiesa al termine della messa per salutare grandi e piccoli perchè, come ci spegava,  "una chiesa che non punta ai r