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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Naufragio nel mare di Procida nel 1892

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Francesco De Grandi, Naufragio, olio su tela 2014 Il naufragio di un paranzello molfettese  nelle acque di Procida nel 1892 di Corrado Pappagallo Sin dagli anni Quaranta del XIX sec. non poche barche di Molfetta attratte da lauti guadagni si avventuravano nelle acque napoletane a esercitare la pesca alla gaetana o meglio a strascico. Una coppia di bilancelle armate a vela latina pescavano trascinando una rete; a turno poi questa era issata su una delle due bilancelle per la cernita del pesce.     Procida era un degli approdi più frequentati nel napoletano dove i pescatori molfettesi stanziavano tutto l’anno. Nel 1892 a Procida è registrata la presenza di 8 bilancelle molfettesi pari a circa 95 t con 75 marinai imbarcati 1 . Era pure frequente l’imbarco di manodopera molfettese su bilancelle del luogo.                      L’avvenimento drammatico che proponiamo è il racconto di un triste naufragio avvenuto a Procida nel lontano 30 settembre 1892:      Compartim

Anche a Procida spuntano i "bassi"

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Una stradina storica di Procida  Quando un amico mi disse che Procida si stava avviando a diventare una periferia degradata di Napoli, mi ribellai, ma quando mi indicò un segno di tale triste realtà, dovetti convenire che in quella sua frase c’era della verità. Mi parlò dei bassi, ossia dei vasci, che stavano sorgendo in tante nostre strade. Il termine vascio non esiste nella lingua procidana e Parascandola nel suo Vefio lo testimonia. Vascio è un termine napoletano che sta ad indicare quei  vani umidi, terranei dove in modo promiscuo vivono assiepati interi nuclei familiari in condizioni igieniche proibitive. Eduardo De Filippo e la Ortese hanno ben descritto la situazione drammatica di tanta povera gente costretta a vivere in questi vasci e mai avremmo pensato che anche la bella isola di Procida, un giorno avrebbe visto fiorire i bassi nelle sue strade. Ma chi ha consentito tutto questo? Chi doveva intervenire per impedire   un tale scempio, segno di forte decadenza

Procida: senza l'incubo del traffico.

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Procida: Borgo della Chiaiolella Finalmente  è arrivata nell’Isola di Procida, da metà luglio,  l’ordinanza del Sindaco che prevede targhe alterne di mattina  e concede,  la sera, a tutti i cittadini di godere  la vita sull’isola senza l’incubo del traffico, permettendo anche a quanti abitano lungo le arterie principali di poter riposare di notte. Le fasce orarie, senza auto  e moto veicoli,  designate sono state  tre: dalla 19 alle 21, dalle 21,30 alle 00,00, e dalle 00,30 alle 04,00. Considerato, poi,  lo scarso numero di corse dei pullman, soprattutto la sera, con difficoltà di collegamenti tra il centro dell’isola e la Chiaiolella, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto importante creare nella fascia centrale centrale un “servizio navette”, circolare, dalle 21,30 fino alle 00,10, che,  con partenza ogni 40 minuti, collega il Borgo di  Sant’Antonio con Marina Chiaiolella attraverso via Giovanni da Procida e Lungomare Cristoforo Colombo. Gli orari di partenza da Sant’A

"Amministrare un paese: uno dei compiti più nobili a cui un cittadino è chiamato"

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"Amministrare un paese: uno dei compiti più nobili a cui un cittadino è chiamato" Intervista a Sara Esposito, Consigliere Comunale con delega al Verde al Decoro e all’Arredo urbano Sara Esposito, Delegata al Verde,al Decoro,  all'Arredo urbano e Toponomastica nel Comune di Procida  Sara Esposito è una delle più giovani, tra i Consiglieri, del nuovo Consiglio Comunale eletto il 31 maggio 2015. Le è stato affidati la delega al Verde, al Decoro, all’Arredo urbano e alla Toponomastica. Delega importante per un isola come Procida che ha sofferto negli ultimi decenni  un pauroso abbandono. Si pensi che dal dopoguerra ad oggi pochissimi beni ambientali sono stati tutelati e difesi. Le rivolgiamo alcune domande  per capire un po’ cosa sta avvenendo nel Comune di Procida con i nuovi Amministratori,  per alcuni come Sara nuovi alla politica ma non all’impegno professionale e sociale: Sara infatti svolge il suo ruolo di psicoterapeuta/psicologa in una Istituzione

Trasparenza e coraggio nella risposta del Sindaco di Procida ai giovani

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Il giovane Sindaco Raimondo Ambrosino con alcuni componenti della lista "La Procida che vorrei" che ha vinto a Procida le elezioni del 31 maggio 2015. Chiarezza, trasparenza e coraggio  nella risposta del Sindaco Raimondo Ambrosino ai giovani che contestavano il divieto notturno. Come giustamente Ambrosino afferma, ci sono tanti diritti da rispettare: diritto dei pedoni, del riposo notturno, diritto al silenzio  diritto alla circolazione, diritto alla sicurezza ecc. ed essi vanno armonizzati. Per far questo bisogna “guardare Procida con occhi diversi”. Non possiamo pensare che in un isola di soli 3,7 kmq si possa fare tutto quello che si vuole o si desidera. Se non vogliamo diventare  un isola di massacri, una regolamentazione è necessaria e doverosa. Proprio nei giorni scorsi un cittadino che abita lungo un’arteria principale di scorrimento veicolare ha ringraziato il Sindaco, perchè finalmente riesce a dormire qualche ora di sonno tranquillo. Fino ad ieri più di qu

Barche addobbate a festa per la Graziella alla Corricella e a Marina Grande

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Procida: Marina Corricella 12 giovani fanciulle per rivivere in quest’estate 2015 il Mito di Graziella immortalato dal poeta francese Alphonse de Lamartine. Ritornano le tradizionali barche addobbate a festa, tra luci e colori, in uno scenario ricco di suggestive rimembranze e faranno corona alla presentazione delle “Grazielle” che  verranno accompagnate da 12 giovani nei panni dell’amato “Alphonse”. Quella nuova barca, che Alphonse volle donare alla famiglia povera di Graziella dopo il naufragio del vecchio natante, indispensabile per il lavoro della pesca, diventa magico simbolo della fraternità universale di cui il giovane francese   era portatore. Quel simbolo rivive  oggi nei cortei delle barche ornate di fiori e drappi colorati che sfileranno nel mare di Marina Corricella, mercoledì 12 agosto 2015  ore 20, 30, e a Marina Grande, domenica 16 agosto  2015 ore 20. Una tradizione che si rinnova ogni anno e che assume  nell’immaginario collettivo il desiderio di quell

Si fa Politica per servire il Paese non per guadagnare!!!

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Il Sindaco Raimondo Ambrosino con Raffaele Cananzi La corruzione politica è cominciata da quando i politici hanno ricevuto la paga, e che paga! Nei Comuni sono aumentati i debiti e nei parlamenti gli scandali. L'italia è stata capovolta. Ci aveva ammoniti il democristiano Giuseppe Dossetti, Padre della Costituzione, affermando che la politica va fatta gratuitamente e a tempo. Ma si inimicò la classe politica di Destra, di Centro e di Sinistra. Il disastro del debito pubblico oggi è sotto gli occhi di tutti; gli scandali si ripetono vergognosamente, le indennità non sono ancora state ridotte e molti cittadini si rifiutano di andare a votare. Il nostro Sindaco Mario Spinetti, negli anni 50, diceva che il buon politico non abbandona la propria professione e dedica il suo tempo libero all'attività politica. Si lascia aiutare da buoni e onesti collaboratori e da dirigenti comunali efficienti e responsabili. Ne siamo convinti: non abbiamo bisogno dei professionisti d

Procida: le baie balneabili vanno difese dall'assedio dei motoscafi

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ProcidaBaia della Chiaia  Le baie balneabili non dovrebbero essere assediate da motoscafi, yacht, ecc. in quando sostando per più ore o addirittura giorni essi procurano un inevitabile inquinamento che nuoce al fondo marino, al mare e ai bagnanti. Non basta tenere questo numero altissimo di natanti a 300 metri dalla riva, secondo una norma antica  che non prevedeva ancora un così grande flusso di motoscafi nelle acque delle coste turistiche.  Tuttavia, ricordiamo che la massima autorità per la salute pubblica è il Sindaco, il quale con opportuna ordinanza potrebbe vietare l'ingresso di tali motoscafi nelle baie balneabili, o quanto meno raddoppiare o triplicare la distanza dalla riva. Inoltre non bisogna dimenticare che è stato istituito ormai da tempo il Parco di Nettuno con norme dettagliate e precise  nelle acque di Ischia e Procida. Tale Parco è legge nazionale,  e vieterebbe una tale numerosa sosta di motoscafi e yacht, anche per impedire la distruzione della flora mar

Stop alla velocità delle biciclette

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Stazione Marittima di Procida: Biciclette a riposo Purtroppo nelle nostre strade si corre troppo. Corrono auto, motorini, camion e camioncini, taxi e corrono finanche le biciclette che, diventate ormai elettriche, ti sfrecciano accanto a velocità molto alta, come i motorini, mettendo a rischio l'incolumità del conducente e l'altrui salute Poiché a Procida  non esistono marciapiedi o corridoi pedonali in moltissime strade, se vogliamo ancora consentire, in deroga alle normative esistenti, la possibilità di circolazione, dobbiamo almeno limitare tutti la velocità, sempre e in ogni strada. Bene ha fatto l'Amministrazione a regolamentare la circolazione delle biciclette, e dei velocipedi in genere, e deliberare il limite di velocità che non deve  essere superiore a 25 chilometri orari,  e a imporre anche ad essi le norme del codice stradale e il rispetto del senso di marcia tranne per il tratto: San Giacomo- Olmo- Sant'antonio. Se si percorre una strada contro sens

Le dimissioni di Pina Cucurullo

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Pina Cucurullo tra il Sindaco Dino Ambrosino e la Vice Sindaco Titta Lubrano Lavadera Quando la notizia delle dimissioni di Pina Cucurullo  è stata annunciata  dalla stampa, si sono subito levate molte voci, con opinioni e giudizi i più vari. Riteniamo che dimissioni  di un personaggio che riveste un ruolo pubblico, siano  un atto di grande  responsabilità che chiede rispetto profondo, perché attiene a quello spazio di libertà individuale soggetto solo alla propria coscienza. Nessuno sceglie di dimettersi  da un incarico pubblico importante con leggerezza e a cuor leggero. Può sicuramente dispiacere di non averla più in quel ruolo  che si accingeva a rivestire, perché consapevoli della serietà e dell’impegno profuso sempre nella sfera professionale e che avrebbe certamente contraddistinto il suo impegno politico, ma questo  non ci autorizza  ad invadere quella sfera  personale che è sacra e  inviolabile e che l’ha portata a dare le dimissioni. Oltre al profondo rispetto,