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Visualizzazione dei post da marzo, 2013

PROCIDA, l'isola mitologica

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Marino Moretti a 83 anni Marino Moretti ha molto amato Procida dove ha soggiornato più volte. Così scriveva il 1 agosto 1968 all'amica Juliette Bertrand: Cara Juliette, sono molto contento di saperti a Procida e mi spiacque molto una notizia di qualche mese fa, cioè che per questioni economiche quest’anno non saresti andata nella tua isola mitologica…Ma che dirti di me? Il mese scorso ho compiuto 83 anni! Mi pare di sognare…Quel che ci tocca, bene o male, si accetta, e magari si ringrazia. Ho dovuto accettare il disturbo fisico maggiore che oltre che darmi fastidio, mi impedisce di correre sabato a Procida per tener fede a una promessa. Eppure io non voglio andarmene senza aver rivisto Procida che, per merito tuo, è uno dei luoghi della terra in cui ho più goduto, direi quasi, mitologicamente. Marino Moretti L'ingresso della casetta sulla Punta Pizzago La castta di Punta Pizzago dove dimorava Juliette Bertrand La Chiaia, la spiaggia amata

Ritorna la Primavera

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"Primavera" di Luigi Nappa Festeggiamo l'arrivo della primavera con questo bellissimo quadro del pittore Luigi Nappa .

Procida storica invasa dalle auto

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Piazza dei Martiri Procia storica invasa dalle auto e dai motorini.  Tre immagini scattate ieri 20 marzo a Piazza dei Martir dinanzi alla Chiesa,  a San Rocco, nel casale Principe Umberto.  Giustamente gli operatori commerciali e turistici sono allarmati:  quale è il volto dell'isola che offriamo ai turisti? E' in questo modo che vogliamo creare sviluppo economico  e aprire prospettive di lavoro per i giovani? Casale Principe Umberto Via San Rocco

LE ARCATE: un pugno nello stomaco

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Era la fine degli anni 50 quando nacque l’albergo “Le Arcate”. Anticipava quel boom che sarebbe esploso più tardi   e che avrebbe portato sull’isola vacanzieri da tutta l’Europa. Collocato in uno dei posti più belli di una Procida ancora intatta ma priva di piano paesistico, con la piccola discesa sulla spiaggia, oggi crollata, quella mastodontica e invadente costruzione, fu il simbolo della nascente "azienda turistica procidana". Oggi, purtroppo, è diventato il simbolo della decadenza, della crisi del nostro sistema politico-economico-ambientale. Passando infatti per via Marcello Scotti e lanciando lo sguardo oltre il cancello d’ingresso del palazzone, si resta sgomenti: incuria, sfascio,devastazione orribilmente in vista, un vero e proprio pugno nello stomaco.

IL CASALIEDDO un gioiello di architettura mediterranea

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Un gioiello, un complesso di architettura mediterranea di straordinaria bellezza e valore storico, così appare ancora oggi, nonostante le violenti manomissioni, il Casalieddo, ossia quell’intrico di vicoli   e case che si dipana a ridosso del casale Principe Umberto fino alla Piazza dei Martiri. Putroppo, come già avvenuto alla Corricella, neanche una pietra è stata vincolata e difesa e il tutto è stato lasciato incivilmente alla buona e alla cattiva sorte. Occorrerebbe urgentemente intervenire per tentare almeno di salvare quello che ancora persiste di questo antico patrimonio storico e ambientale.        

Neanche un giorno di lezione in un'aula sputazzata

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L'Istituto Nautico di Procida a Marina Grande Come genitore del Consiglio di Istituto dell’Istituto Nautico chiesi ai docenti di far qualcosa per arginare la deriva scenografica in aule deteriorate da disegni e frasi oscene sui muri, sedie rotte, porte sfasciate, banchi in rovina. Un docente mi rispose: Sono i ragazzi che hanno ridotto in queste condizioni la scuola; la migliore punizione è quella di lasciarli lavorare nel degrado che hanno creato. Venivo dall’esperienza della scuola media dove la Preside Maria Michela Di Costanzo, vista la deplorevole situazione nei bagni e nelle aule,   indicò come primo obiettivo educativo della nostra programmazione “la cura di se stessi e quella dell’ambiente scolastico”. E riuscì in pochi anni ad avere bagni puliti, porte ricostruite, ambiente scolastico semplice ma bello. Da allora ho sempre pensato che la bellezza sia essenziale per avere una buona scuola. Una comunità educante che non cura questo aspetto ha senz’altro gravi r

L'isola ecologica a Pizzago - I cittadini insorgono

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Procida: via Pizzago Diciamo subito che località Pizzago, uno dei posti più belli dell’isola, da tempo sembra essere oggetto di “distrazioni” da parte delle civiche amministrazioni. Nel passato, già negli anni 90, l’incuria e l’incivile discarica a cielo aperto di materiali di risulta   ha sommerso buona parte dell’angolo delle “Fontanelle”, angolo di incomparabile bellezza, meta obbligata di turisti e procidani alla ricerca di pace e serenità. Inoltre gli Amministratori, con una scelta molto discutibile, hanno riaperto al traffico di auto e motorini il Belvedere sulla Chiaia, uno dei posti più straordinario dell’isola, da tempo isola pedonale: unico posto dove era possibile godere le bellezze naturali lontani da smog e rumori. E dal 2005 è arrivata anche   l’isola ecologica, piazzata propria al centro di questo piccolo paradiso per trasformarlo definitivamente in inferno, inferno di odori, di traffico e di inquinamento. Di fronte a tale ultima incresciosa desisione,   i

Occorre reagire al declino politico-economico di Procida Sosteniamo gli Operatori commerciali e turistici

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La baia del Carbogno vista da Punta Pizzago Sono da circa vent’anni che a Procida è cominciato inesorabilmente un declino economico e sociale, che oggi tocca il suo minimo storico, anche a causa della crisi generale. Nel 94-95   si verificò il primo raddoppio del costo della spazzatura, caricato al 100% sulle spalle dei cittadini,   per arrivare oggi al 2013 ad una tariffa fra le più alte d’Italia, nonostante l’avvio buono della raccolta differenziata. Poi ci fu l’attacco ai Commissari prefettizi che erano intervenuti nel processo di risanamento del Comune, per individuare quei debiti fuori bilancio che dovevano essere pagati dagli Amministratori. Cosa mai avvenuta. Come se ciò non bastasse ci fu la campagna dei nostri Amministratori contro la legge regionale che aveva inserito Procida nel Parco dei campi Flegrei: si rifiutavano i vincoli che l’entrata nel Parco comportava, ma anche quei benefici che avrebbero proiettato l’immagine di Procida nel mondo come isola di st

"Ripensare gli eventi artistico/culturale" intervista a Luca Maiorano

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Luca Maiorano (il primo da destra) con due amici Le locali manifestazioni culturali “istituzionali”, anche per mancanza di fondi pubblici, si stanno progressivamente e tristemente ridimensionando: dal Premio letterario “Procida Isola di Arturo Elsa Morante” fino alla “Sagra del mare”. Questo fenomeno, nell’ “isola della cultura”, non è di certo un fatto positivo. E’ dunque giunto il tempo di ripensare e programmare gli eventi artistico/culturali non come mero intrattenimento ma anche in chiave attrattiva per poi avere una concreta ricaduta economica sull’isola. Ci sbaglieremo, ma in questo senso è già giunto un segnale chiaro e forte dal territorio dai recenti eventi organizzati dalla locale Associazione “Artistika e Arazzatoja” in collaborazione con alcuni operatori commerciali isolani . Ne parliamo con Luca Maiorano, uno dei soci fondatori. Come nasce l’Associazione Artistika e Arazzatoja? Nasce dalla voglia di agire, di comunicare, di lavorare per un ob

La novità elettorale a Procida

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una seduta del Consiglio Comunale Il Movimento 5 Stelle rappresenta la novità elettorale a Procida, dove raccoglie un consenso del 20,9% (i dati di questo articolo sono quelli ufficiali della Camera). L’Amministrazione Comunale di Centrodestra con Sindaco Vincenzo Capezzuto, berlusconiano, e Presidente del Consiglio Luigi Muro, finiano, raggiungono   solo il 43,4%, ancor meno del 46 % che li ha portati alla guida del paese. In questo 43,4%   solo il 17,1% appartiene ai berlusconiani, in una maggioranza amministrativa che vede Luigi Muro con un personale consenso del 26,3%. A questi voti si sommano residui minimi dell’UDC e di altri piccoli partiti. Il resto del paese, ossia circa il 55%   ha votato altro. Palese quindi il mantenimento della distanza dell’Isola di Procida dal Centrodestra, in controtendenza a quello che è avvenuto in Campania. La coalizione di Bersani si ferma al 24,1%, mentre si afferma il Movimento 5 Stelle con 1155 voti. Non pochi per la verità in

Giovanni Mastroianni porta la TV a Procida nel 1954

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  Il grande camion della Radiomarelli al Porto di Marina Grande Giovanni Mastroianni  e’ arrivato  a  Procida intorno  ai  15  anni, alcuni anni  prima della II guerra mondiale, perché la  mamma, Amalia Sannino, insegnava nelle scuole elementari dell’isola. Figlia di un Maresciallo di marina, la   Sannino essendo rimasta vedova pensò di trasferirsi sull’isola con la famiglia. Molti ricorderanno la figura di questa simpatica forte ed energica maestra di intere generazioni di ragazze isolane. Amante della musica la maestra Sannino organizzava ogni anno scolastico con passione meravigliosi spettacoli con le sue   allieve al Cinema Moderno,   richiamando così a teatro, per la prima volta,   tante famiglie     Giovanni  invece aveva la  passione  per  la  radio e verso  i  vent’ anni costruì la  prima  agalena: radio  con  cuffie.  Era un giovane allegro  e  molto interessato a congegni elettrici e  tecnici. A Procida, Giovanni incontrò una bellissima fanciulla ischitana Concetta

"La mascalzonata"

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   E’ sotto gli occhi di tutti   la grave situazione politica a cui l’attuale legge elettorale ci ha portati. Ma l’aspetto più grave è che mai una parola di condanna di tale legge si è levata dai partiti   con forza.   “Solo il Partito Democratico ha presentato a suo tempo una proposta di modifica che tenesse conto della volontà dell’elettorato espressa nel referendum… Vale la pena di ricordare che la volontà popolare espressa nel referendum del 18 aprile 1993, al quale partecipò il 77% degli aventi diritto e nel quale l’82% dei votanti decise di introdurre un sistema elettorale maggioritario. Tuttavia, in disprezzo di tale volontà popolare, fu ideata l’attuale   legge elettorale N. 270 del 21 dicembre 2005, una mascalzonata di cui erano coscienti per primi i suoi autori, che ha, tra i suoi effetti principali, quello di mettere nelle mani dei capi dei partiti italiani il potere di scegliere la composizione delle camere, in palese violazione dei diritti civili e politici dei c