Il Cristo Morto di Carmine Lantriceni Grandi opere di restauro sono in corso nella Congrega dei Turchini che assomma piccoli capolavori d’arte antica. Ma lasciamo la parola al Priore Gabriele Scotto di Perta che ci racconta i particolari di un’avventura artistica abbastanza singolare e che ha permesso il recupero e poi il restauro di queste antiche e pregiate opere: “L’avventura è cominciata qualche estate fa, durante una delle mostre, quando incontrai un giovane studioso, Massimiliano Mirabella, interessato alla visione particolareggiata della statua del Cristo Morto. Stabilii un rapporto con il giovane e questi mi confidò l’intento della visita. Nel 90, quanto ci fu il restauro della pregiata statua, lui frequentava l’accademia, allievo di Tatafiore titolare della cattedra di restauro, e come allievo fu chiamato nell’equipe a cui venne affidato il lavoro della statua del Cristo di Carmine Lantriceni del 1728. Mi disse che lavorava alla Scuola d’Arte di San Leucio a Cas