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Visualizzazione dei post da dicembre, 2023

STORIA DI PROCIDA : Don Michele Ambrosino e la Fiera del Libro

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  Don Michele Ambrosino Ripercorriamo un po' di storia sulla nascita della Fiera del Libro a Procida negli anni 60. Non tutti sanno   che nel 1961 un gruppo di circa 30 giovani procidani (tra cui anche chi scrive) iniziò con Don Michele Ambrosino   nella sala Pio XII il primo circolo culturale di lettura e, come circolo   demmo a don Michele l’aiuto per la   Fiera del Libro che stava prendendo forma in quegli anni.   La primissima edizione risale infatti al 1959. Molte estati le ho passate nell’ufficio con Don Michele a sfogliare un fascicolo sulle biblioteche, che lui riceveva in quanto aveva già allestito la piccola biblioteca parrocchiale, per cercare i libri da portare alla Fiera. Quanta emozione e quanta passione in quei giorni lontani. Ricordo che una volta era con noi il giornalista Angelo Cavallo ed io giovane studente guardavo con ammirazione quei due personaggi ( in realtà erano davvero “grandi”) che parlavano di libri e di letteratura.   Don Michele poi ci indicava

Salvatore Scotto di Santillo: L'eruzione del Vesuvio del 1944

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  Giuseppe Imbò (il secondo da sinistra) con accanto il professor Antonio Parascandola  (il terzo da sinistra) e due loro assistenti. Come nipote della moglie del Professore Giuseppe Imbò, Professoressa Anna Grimaldi, all'età di 6 anni - 1936 - ero già a cavalcioni sulle spalle di un carabiniere, Appuntato Circelluto, a vedere scorrere la lava e guardare le guide che con apposite tenaglie, stampavano dei medaglioni ricordi per i turisti.    Dall'isola di Procida ho vissuto molto intensamente l'eruzione del marzo 1944. Nell'osservatorio erano rimasti da soli mio zio Giuseppe con la moglie Anna. Le ultime notizie risalivano a qualche giorno prima. Mia nonna Mariuccia, madre di Anna, e la signora Rosina, sorella del Prof. Imbò, seguivano dal terrazzo e dalla piazza tutti gli eventi eruttivi che si vedevano molto bene dall'isola; invocavano San Michele a protezione dei congiunti e delle popolazioni attorno alla "Montagna" e nella chiesa dedicata al Santo prote