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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

Procida: il Sindaco Capezzuto rompe gli indugi

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Il Sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto A Procida c’è disordine politico. Lo dice il Sindaco Vincenzo Capezzuto, il quale il 16 febbraio 2015  ha ufficialmente annunziato che lascia Forza Italia, denunciando la solitudine in cui i Sindaci in Campania sono costretti ad operare e le grandi difficoltà ad amministrare l’isola di Procida. Quanto, questa scelta di Capezzuto, modificherà la formazione delle nuove coalizioni per le amministrative di primavera? Non è facile prevederlo anche se è la domanda che tutti si pongono in questo momento e qualcuno osa anche ipotizzare che il Sindaco stia pensando seriamente di lasciare il Centrodestra. Certo è che,  in più occasioni, Vincenzo Capezzuto si è espresso accoratamente sulle sorti del Centrosinistra, giudicando negativamente l’allontanamento da “La Procida che vorrei” di persone di un certo calibro politico, come per esempio l’Avvocato Antonio Intartaglia, persona di spicco nella passata coalizione di Centrosinistra. L'Avv.

Procida: da isola di Arturo a isola delle macchine

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Procida: Via SS. Annunziata -Camion e auto  larghi quanto la strada mettono in pericola la vita dei pedoni Sono le 19 di una giornata ventosa di febbraio sferzata dalla pioggia. Mi reco a Santa Maria delle Grazie  per un incontro. Per evitare pioggia e vento ho deciso questa volta di prendere l'auto. Non trovando posto a Piazza dei Martiri, né sul primo tratto della salita, mi sono spinto più in alto. Le zone dove parcheggiare, poche per la verità, tutte piene. Sono ritornato indietro e  sotto una pioggia sferzante ho parcheggiato a circa  30 metri   in discesa, a sinistra, dopo il Belvedere prima dell’ingresso nel Largo Castello. C'è divieto, sì, ma penso che, considerate le tempestose condizioni atmosferiche e la tranquillità della zona a quell’ora, i vigili qualora si fossero avventurati sulla salita, non avrebbero infierito sulla mia solitaria macchinetta. E invece, alle 20, quando mi sono incamminato con fatica in salita per recuperare l'auto vi ho trovato una bel

Procida: Quattro coalizioni o solo due?

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Dino Ambrosino La crisi di rappresentanza dei partiti è sotto gli occhi di tutti. Diminuisce sempre più il numero dei votanti  e questo è dovuto, secondo il politologo americano Francis Fukuyama, ad una classe politica molto mediocre. Mediocrità dovuta a tanti fattori, ma lui ne sottolinea due: la litigiosità tra i politici che degrada i luoghi-simbolo della democrazia  e  il persistere, a tutti i livelli, di rilevanti disuguaglianze di reddito tra i cittadini, che impedisce una distribuzione più equa dei beni. La conseguenza di questa crisi è che, sempre più, gli eletti, a torto o a ragione, vengono considerati usurpatori del potere: il malcontento cresce, la disistima e la sfiducia verso l’uomo politico diventano endemici, e si affacciano derive populistiche. La sfiducia genera sospetto e il sospetto travalica il recinto politico e dilaga tra i cittadini. Quel “popolo sovrano” di cui parla la nostra Costituzione non riesce ad essere unito e coeso, ma diviso e frazionato, lit

Patti di coalizione: con chi e su che cosa?

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L'attuale Sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto Stiamo assistendo in questi giorni a Procida a un movimento febbrile di gruppi e gruppetti di politici locali in azione di allontanamento e di avvicinamento: casacche di colore si sfilano e si infilano svegliando  l’addormentato scenario politico isolano. Con il collasso del centrodestra dovuto alla netta scissione politica tra il leader storico della destra locale, Luigi Muro, e l’attuale Sindaco Vincenzo Capezzuto, e con la vittoria di Dino Ambrosino, membro del PD locale, nelle primarie del Centrosinistra, il precedente assetto  si è abbastanza sconnesso, e ora si tenta di ricomporne uno nuovo. Tutti sono convinti che si debba giocare una partita importante ad ogni livello, ma sono venute meno, a quanto pare, le normali regole del gioco. Si parla esplicitamente, senza vergogna, di patti, di nuove entrate, di fuoriuscite, di espulsioni, di raccordi, di voti, di scambi, e tutto sempre a un livello molto mercantile: tu quan

Come punire in seconda elementare!

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bambini a scuola elementare Gentile Signora Maestra, ho saputo da mia figlia che lei ieri le ha dato una punizione, perché qualche giorno prima era stata distratta ed aveva litigato con un compagno. L'ha lasciata in classe insieme al compagno durante il momento dell'intervallo, evidenziando così davanti a tutta la classe una negatività e separandoli da un contesto di socializzazione  piacevole e così importante per loro.  Non credo che questo suo intervento abbia favorito  la presa di coscienza in mia figlia. A 7 anni, ma anche a 8 e a 9 anni la litigiosità è espressione di insicurezza, ed è una reazione molto abituale anche in famiglia tra fratelli.  La prosocialità nei rapporti infantili non è un attitudine che si acquista automaticamente o con le punizioni, ma solo mettendo in atto ogni giorno certe regole comportamentali e premiando chi le rispetta. Se lei non ha inserito la prosocialità nella sua programmazione  non potrà pretendere che un bambino di 7 anni non li

Un totem per la pace

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IL Totem per la pace acquistato dal Comune e in attesa di collocazione Se vuoi la pace lavora per la giustizia, difendi l'isola dagli speculatori, conserva le sane tradizioni senza tradirle, recupera gli ambienti degradati, prenditi cura di chi a scuola non riesce bene, lotta per un sistema sanitario efficiente, elimina la violenza del traffico sulle strade, lavora per sconfiggere la diffusione della droga, combatti il clientelismo politico, crea lavoro per i giovani, costruisci la pace in ogni rapporto, non diffamare mai nessuno... e poi metti pure il T otem per la pace, se mai nella piazza centrale dell'isola, per ricordare a tutti che la pace è la nostra vita spesa con coraggio in difesa dei diritti di ogni persona e in particolare delle persone più deboli.

L'altoparlante banditore

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Procida: Un giardino Da alcuni decenni nell’isola di Procida  l’altoparlante banditore, che serviva un tempo per avvisare i cittadini di notizie urgenti o di pubblica necessità, è entrato nell’uso comune per pubblicizzare eventi, manifestazioni culturali, partite di pallore, pellegrinaggi, gite e addirittura l’apertura di un servizio commerciale,  e sempre con la finale supplicante: “I cittadini tutti sono invitati a partecipare” E spesso, nelle giornate estive, anche due o tre eventi urlati che si susseguono più volte nella stessa giornata, componendo una vera e propria miscela acustica di dubbio gusto. Il tutto cominciò negli anni 50 con i comizi politici e, poi,  piano piano la consuetudine si è estesa a tal punto da ritenersi oggi l’unico efficace mezzo di pubblicità. Necessità dicono in tanti, appropriazione indebita di una consuetudine  che aveva tutt’altre finalità dicono altri. Noi siamo tra questi altri perché riteniamo che l’uso dell’altoparlante non sia altro che