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Visualizzazione dei post con l'etichetta cultura e vita

A PROCIDA DONNE CHE SALVANO I LIBRI

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Procida : Un momento della Manifestazione del 28 aprile 2025 nella Bibioteca Comunale Fra le numerose iniziative culturali promosse dal COMUNE DI PROCIDA e dalla Biblioteca Comunale Don Michele Ambrosino non possiamo non ricordare l'appuntamento che c'è stato nel pomeriggio del 28 maggio 2025 a Terra Murata, che ha visto una rappresentanza dell' Associazione Progetto Sophia in dialogo con l'Associazione culturale Isola di Graziella , durante la presentazione del libro curato e scritto da Silvia Corsi e Lea Vagner "Donne che salvano i libri". Nel libro si racconta la storia di donne che hanno protetto i libri in tempi di guerra e che continuano a proteggerli oggi in Campania. Le volontarie dell'Associazione culturale Isola di Graziella che portano avanti a Procida da 8 anni la Biblioteca Comunale con amore generoso e e passione, salvando e continuando a salvare libri, conservati inventariati e schedati con grande cura in una biblioteca in ...

OGGI, RINCHIUSO IN UNA PICCOLA STANZA, HO RIPRESO TRA LE MANI IL QUOTIDIANO!

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  Procida La baia della Chiaia Oggi, rinchiuso in una piccola stanza, ho ripreso tra le mani il quotidiano…Era da un po’ che mi ero liberato da questa “schiavitù” giornaliera,  perché mi lasciava quasi sempre  triste e  malconcio interiormente…Ma oggi ho deciso di riaffacciarmi nuovamente  sul mondo  e…ne sono uscito tramortito e angustiato:  guerre, conflitti politici, scenari bellicosi, pericoli di nuovi fronti, violenze, violenze,  violenze di parole, di gesti, di intenzioni..  e l’urto è stato così forte da non riuscire più a leggere con leggerezza le ultime pagine   dove si racconta di musica di cinema di sport . Ho avvertito pesantemente  la contraddizione tra un mondo in fiamme e  un mondo che sembrava volesse continuare a vivere  a vivere come se tutto  il dramma colorato di sangue e di morte non esistesse. Rimbomba in me la notizia più frastornante più elusiva più minacciosa: l’Europa decide il riarmo ...

CARI GENITORI

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Procida 1954 - La mia famiglia al completo con nonno Pasquale   C ari genitori   sono passati già alcuni anni dalla vostra morte e  nella mia vita rimane indelebile la vostra presenza.  Non c'è giorno in cui non affiori un'immagine, un sorriso, una vostra parola.  Ogni momento del mio presente  è segnato dal rapporto che ho avuto con voi, un rapporto di comprensione, collaborazione e ricerca comune delle soluzione dei problemi che sempre affioravano, non sempre gioioso, alcune volte anche un po' aspro e  segnato da qualche incomprensione, ma mai distruttivo o di separazione.  Conosco bene le difficoltà che avete dovuto affrontare per  portare avanti la famiglia  e le cause che le hanno determinate.  Ho sofferto con voi, ed anche quando palesemente non mi sentivo capito, non ho mai smesso di amarvi, non ho mai smesso di vivere quel comandamento  geniale e arduo per noi figli: "Onora il padre e la madre".  Conoscevo il ...

Cosa resta di Procida 2022?

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E’ bastato l’evento straordinario del 2022 a fare della cultura un vero motore di sviluppo per la nostra isola?   Questa domanda ci è stata posta da un amico che vuole oggi   dare un contributo alla rinascita culturale di Procida, pertanto offro al dibattito in corso alcune riflessioni. Come per ogni evento che accade, guardando a distanza oggi, dopo due anni,  l’evento di Procida Capitale 2022,  si profilano sempre ombre e luci e,  col passare dei giorni, penso che quell’evento,  sicuramente "straordinario" in tante espressioni,  non essendosi poi calato nell’ ordinario,  alla lunga si potrebbe rivelare non motore di sviluppo, ma come un meraviglioso fuoco di artificio, la cui durate è stata breve e fugace. La cultura, in genere, può trarre solo stimoli dalla "straordinarietà", perché come è ben risaputo,  la maturazione dei processi culturali nuovi  avviene sempre nell’ ordinarietà , in un “prima” in un “durante” e in un  “dopo” ...

NICOLA SCOTTO DI CARLO: UN UOMO CHE HA DATO TUTTO PER PROCIDA E PER L'UMANITA'

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  Nicola Scotto di Carlo I l Comandante Nicola Scotto di Carlo, uomo dal cuore grande e dal carattere forte ha lasciato un segno indelebile nell'esistenza di molti suoi concittadini. Da sempre ha lottato per la giustizia, per i più deboli e soli, ed ha vissuto il suo lavoro sul mare come una missione, dando la possibilità di lavorare a tanti. Nello stesso tempo era inflessibile di fronte alla mala fede, alla saccenteria, e alla cialtroneria. Il suo parlare era "si sì, no, no" senza mezzi termini, e andava dritto per la sua strada quando s'accorgeva di avere intorno qualunquismo o interesse egoistico. Il suo fine era un mondo migliore, nel rispetto di chi sapeva lavorare per il bene comune senza astuzie malevoli di basso profilo. Bisogna leggere "la sua storia", scritta con passione e lucidità, e dove senza infingimenti ci dona la sua straordinaria esperienza di uomo di mare e del suo amore per l'isola e la famiglia. Ha osato dove altri avevano da ...

Procida: LA FIERA DEL LIBRO nel 2019 compie 60 anni

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Marco Tarquinio Direttore di Avvenire e Tilde Sarnico alla Fiera del Libro del 2012 Procida, agosto 1959: nasceva con don Michele Ambrosino   la “Fiera del Libro” Sfogliando "Il campanile di san Giuseppe" del 1960 in una rubrica dal titolo "E gli anni passano", leggiamo: Durante l'undicesima Sagra del mare, nella sala parrocchiale "Pio XII" fu allestita una fiera libraria "Il libro delle ore serene" che ebbe notevole successo per affluenza di visitatori e per libri venduti . Nello stesso numero, in prima pagina troviamo una foto relativa alla fiera libraria: si intravedono alcune persone in piedi, riunite intorno ad un tavolo. Gli sguardi dei presenti, dal volto sorridente, sono rivolti alla figura centrale che, dalla posa delle mani, rivela essere colui che sta parlando. La didascalia così recita: Mostra del "Libro delle ore serene" - Agosto 1959 - Parla il dott. Mario Stefanile de "Il Mattino".    Da questo d...

"I premi letterari? Fiere di Banalità"

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1957 - Elsa Morante vince lo Strega con L'isola di Arturo (foto Alinari) Lo scrittore Francesco Permunian, nel suo ultimo libro Ultima favola (Il saggiatore) celebra i funerali di un certo mondo editoriale e in particolar modo invia i suoi strali ai “Premi letterari” di oggi, considerati “riti funebri di una società letteraria che è morta e sepolta da un bel pezzo.” 1 E’ una conferma di quello che sentivamo da un po’ di tempo, dopo aver fatto esperienza e conosciuto direttamente qualche importante premiazione. Molti si affannano ancora a considerarli eventi che promuovono la cultura, ma in realtà i Premi Letterari attualmente non sono che la vetrina sfavillante e mercantile di case editrici e promozione di personaggi legati a lobby di potere “culturale”, grazie alla compiacenza di politici  che si illudono di promuovere così la cultura nel paese. La cultura e la sua promozione sono ben altra cosa. Ci piace ricordare come elemento significativo di rottura con  l’inf...