Elsa Morante: Le spiagge solitarie di Procida
Elsa Morante |
La mia isola ha varie spiagge dalla sabbia chiara e
delicata, e altre rive più piccole coperte da ciottoli e conchiglie, e nascoste
fra grandi scogliere.
Fra quelle rocce torreggianti, che sovrastano l’acqua, fanno
i nidi i gabbiani e le tortore selvatiche di cui, specialmente al mattino, s’odono le voci, ora lamentose ora allegre.
Là, nei giorni quieti,
il mare è tenero e fresco e si posa sulla riva come una rugiada.
Ah, io non chiederei di essere un gabbiano, Né un delfino;
mi accontenterei d’essere uno scorfano,
ch’é il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, scherzare in
quell’acqua.
Ma neppure nella buona stagione, le nostre spiagge solitarie
conoscono il chiasso dei bagnanti che, da Napoli e da tutte le città e da tutte
le parti del mondo vanno ad affollare le altre spiagge dei dintorni.
Elsa Morante
Commenti
Posta un commento