PROCIDA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA - La riedizione del "Catechismo Nautico" di Marcello Eusebio Scotti

Raffaella Salvemini



Fra le opere meritorie del Pio Monte dei Marinai di Procida c'è sicuramente la ripubblicazione  del famoso ed unico "Catechismo Nautico" avvenuta nel 2001 per iniziativa del Commissario Nicola Scotto di Carlo e con il patrocinio e contributo dell'istituto Banco di Napoli Fondazione. Senz'altro una delle operazioni culturali più importante fatte in questi ultimi 20 anni
Il pregio di questa nuova edizione è quello di riproporre ai cittadini di oggi un tratto fondamentale della gloriosa storia procidana avvalorato dall'introduzione di Raffaella Salvemini, Storica dell'Istituto di Storia Economica del Mezzogiorno del CNR, che oltre ad introdurci nell'opera  ci offre notizie importanti sull'autore e apre piste di ricerca che speriamo possano condurre a ulteriori lavori sulla Storia dell'Isola. Riportiamo qui di seguito il brano iniziale di tale introduzione:

Con la riedizione del Catechismo Nautico, uscito per la prima volta nel 1788, il Pio Monte dei Marinai dell'isola di Procida ha inteso richiamare l'attenzione sul legame tra l'isola e la secolare cultura e tradizione marittima di cui Marcello Eusebio Scotti, e l'opera pia in questione, sono stati validi rappresentanti.
Le origini dell'Istituto di mutua asssitenza, promotore di tale iniziativa, sono molto antiche e risalgono al 1617.
Tele Monte, nato per volontà dei padroni di barche e feluche della Marina di sancio cattolico, si occupò, come previsto dalle regole statutarie, di soccorso ai marinai poveri, della dote delle loro figlie oltre che del riscatto di quanti venivano fatti prigionieri dai Turchi.
A questi interventi si affiancò, sul finire del settecento, una partecipazione al piano di istruzione nautica alla cui formulazione aveva contribuito proprio l'illustre uomo di scienze.
Alla luce di quanto rilevato, appare chiaro come la scelta del Monte di riproporre tale Opera non sia stata affatto casuale.
Qualche notizia sull'autore ci aiuterà a inquadare, oltre che la figura, il significato stesso di questo libro con cui lo Scotti si proponeva "di dare un'istruzione de' propri particolari doveri a tutta la gente marittima, non solo a quelli che attualmente esercitano il mestiere marinaresco, né a quelli pure soltanto che sono impiegati al servizio della marina armata, ma ancora generalmente a tutti coloro, che sono nati, ed abitano nei luoghi accanto al mare; e perciò mi son servito del generale vocabolo di gente marittima, che comprende tutto questo mio disegno".


Raffaella Salvemini 




Commenti

Post popolari in questo blog

"Il Lago" di Alphonse de Lamartine

PROCIDA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA: nel 1961 la RAI trasmetteva lo sceneggiato GRAZIELLA dal romanzo di Lamartine

STORIA DI PROCIDA : Don Michele Ambrosino e la Fiera del Libro