GLI ERRORI DI IERI RICADONO OGGI SUI CITTADINI

Copia della lettera pervenuta al Sindaco di Procida
IL COMUNE DI PROCIDA ha ricevuto da parte del TAR  l’ingiunzione di pagamento di oltre 225.000 euro per una inadempienza dell’Amministrazione Comunale nel 2010 allorquando non venne pagato il consumo di elettricità all’ENEL, e anche nel 2014 quando arrivò la sentenza del Tribunale.
Pertanto i nostri Amministratori di oggi, che già stanno coraggiosamente cercando di risanare il grosso debito trovato al Comune all'indomani del loro insediamento, dovranno entro 60 giorni trovare questa somma ingente da versare nelle casse dell’ENEL.
Come mai la legge italiana degli Enti locali deresponsabilizza i politici di turno e fa cadere gli errori commessi ieri sui politici che amministrano oggi?
Un avvocato civilista da noi interpellato ha cercato di farci capire che per la legge gli Amministratori sono i delegati dei cittadini, per cui quella quota non pagata dagli Amministratori all’Enel  ricade sui cittadini  e quindi  sono i cittadini che pagano attraverso gli Amministratori di oggi.
Ci ricordava altresì che I SOLDI CHE I POLITICI AMMINISTRANO SONO I SOLDI DEI CITTADINI, per cui i cittadini devono vigilare, controllare, intervenire, sollecitare, correggere, protestare sui conti pubblici quando qualcosa non va.

La qualcosa- lo sappiamo tutti - non è mica facile, per cui resta sempre un grande dubbio: Perché la legge non prevede una forte penalità per quell’Amministratore che fa un debito fuori bilancio o non paga, come nel nostro caso, il dovuto corrispettivo all’ENEL? La responsabilità morale di una scelta politica non verrebbe in tal modo potenziata? Non si eviterebbero procedure amministrative superficiali e sciatte?

Pasquale Lubrano Lavadera

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