Un grazie al Sindaco e alla Giunta per il grande lavoro svolto


Il Sindaco Dino Ambrosino e la Consigliera Regionale Ciramella presentano il Piano Lavoro Procida


Una foto straordinaria che sconcerta quella che Donatella Pandolfi ha postato su facebook dove possiamo ammirare nel nostro antico cantiere una "Teresina Mingnano" di vaste dimensioni.
Essa nella sua sorprendente bellezza ci mostra la forza del popolo procidano, l'audacia, la solerzia, la combattività, il riuscire in opere di grande ingegno e ci induce ad una riflessione assai critica sul presente storico dell'Italia e di tanti nostri territori. 
Purtroppo oggi a 
Procida annaspiamo dietro piccole e gracili polemiche di bassa lega, mentre bruciamo sulle strade la nostra economia nei motori delle nostre auto e motorini. 
La discesa culturale poi è stata vertiginosa dopo la grande guerra e l'avvento della dittatura fascista che ha portato masse di uomini a forme politiche oscene e devastanti. 
Pochi gli uomini che tentarono di stimolare, dopo la disastrosa seconda guerra mondiale, in un'isola a maggioranza monarchica e fascista, i primi germi di una rinascita.
Prevalse la litigiosità dei balconi la contrapposizione pregiudiziale e ideologica e il bene comune venne sotterrato in un posto segreto.
Guai a parlarne o a tentare soltanto di riportarlo in vita.
E invece oggi Procida ha un Sindaco che più volte ha tentato di riportare nella politica procidana il valore del bene comune, che più volte ci ha ricordato che il bene comune non è la somma di beni individuali, ma un cammino nuovo per arrivare a definire il benessere non attraverso una somma di piccoli o grandi benesseri personali, ma attraverso una visione alta e complessa che poggia sui grandi valori sociali quali la giustizia, la trasparenza, la gratuità, la solidarietà, la legalità. 
Oggi a Procida, proprio ricordando i valori e le esperienze di chi aveva sognato per l'isola un'alba di umani diritti, il Sindaco Raimondo Ambrosino e la sua Giunta stanno offrendo un esempio nuovo di coerenza politica e di impegno strenuo in tutti gli aspetti della vita sociale e politica. Si respira infatti una nuova e vera speranza per l'isola in un camminno che è tutto in salita, accidentato e tortuoso.
Sento di ringraziare questi giovani e coraggiosi amministratori che nonostante le condizioni gravissime in cui l'isola si trovava in quel 31 maggio 2015 hanno preso sulle loro spalle tutte le situazioni irrisolte, il dolore per tante situazioni, i gravi debiti, le opere sociali in sospeso per offrire a tutti la testimonianza che il bene comune si può raggiungere ma a condizione che i cittadini smettano di pensare che il Sindaco sia colui da cui andare per ottenere un favore personale..."Sindaco ho bisogno di questo...". 
Bisogna invece andare dal Sindaco e dire : "Sindaco, Procida ha bisogna di mettere ordine sulle strade e risolvere il problema del traffico, cosa posso fare per aiutarla?" "Cosa posso fare perché sull'isola regni la giustizia, la legalità, la solidarietà, il rispetto per tutti, l'onestà, la lealtà"
Questo noi tutti dovremmo fare primariamente quando andiamo al Comune.
Perché quello che dobbiamo sconfiggere definitivamente in Italia e a Procida è la politica clientelare, la politica di potere, la politica che gratta i barili, la politica che cerca alleati forti, la politica di correnti, di ambizioni, la politica priva di umiltà.
Dobbiamo sognare tutti insieme una politica che mette al primo posto i disgraziati, gli ultimi, quelli che hanno perso la dignità e la speranza, quelli che non sanno trovare una strada per sopravvivere.



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