Parla il Sindaco Dino Ambrosino: Abbiamo finalmente fermato il debito pubblico

Valentina Manna Graziella 2019



Il 31 maggio 2015, Procida  ha portato, Raimondo Ambrosino e la sua squadra di centrosinistra alla guida del paese, dopo più venti anni di incontrastata amministrazione di centrodestra. 
Una squadra abbastanza giovane con volti nuovi che  suscitava grandi aspettative  ma anche qualche sospensione: saranno in grado di affrontare i  grandi problemi  della nostra isola?
La precedente amministrazione aveva deliberato il predissesto ed era risaputo che il Comune non navigava in buone acque, soprattutto a livello economico e giudiziario.
Tuttavia, ufficialmente, non era stato pubblicizzato l’ammontare del debito. Pertanto, quando all’indomani delle elezioni, il Ragioniere capo portò in evidenza ai nuovi amministratori l’accertamento della massa debitoria, fu come un colpo di fulmine che deflagrò sull’isola con forti rimbombi. Si parlò subito di circa 24 milioni di euro di massa debitoria, con le casse vuote e con l’impossibilità di assumere dipendenti in sostituzioni di quelli che andavano in pensione. 
A questo primo “terremoto” se ne aggiunse un secondo a causa di due importanti uffici sotto inchiesta, con avvisi di garanzia e rinvii in giudizio.
A tutto questo si aggiungeva la richiesta urgente della Corte dei Conti di un piano di risanamento senza il quale la nuova amministrazione non poteva andare avanti.
Scemò subito l’euforia esultante della vittoria elettorale e fu necessario aprire rapidamente gli ombrelli per parare i corpi della gragnola istituzionale che tempestosamente si abbatteva sul Comune.
E nella tempesa e nella fretta qualche errore di valutazione e di opportunità sul da farsi non mancò.
Tuttavia Raimondo Ambrosino e la sua squadra non si scoraggiarono, anzi affilarono le armi e, come sono soliti fare i giovani, si tuffarono nell’agone forse anche  un po’ prepicitosamente.
Tuttavia oggi, al quarto anno e tre mesi, possiamo con certezza affermare che questi nuovi e giovani amministratori ce l’hanno fatta, guadagnandosi una certa fiducia delle Corte dei Conti per la serietà con cui hanno cercato di far quadrare i conti, e anche da parte della Prefettura e del Ministero dell’Interno.  
I debiti non sono aumentati,  anzi sono calati e oggi  si comincia a respirare un aria di serenità.
I progetti finanziati già in precedenza sono stati presi in mano e portati avanti con competenza e serietà.
Tutto perfetto allora? No, la perfezione non appartiene alla categoria politica che, al pari di tutte le categorie umane,  porta con sé inevitabilmente una percentuale di errori. Uno studente di fisica che nella elaborazione di un suo esperimento dimentica di conteggiare la percentuale di errori vedrà il suo lavoro rispedito al mittente.
Inperfezioni, errori sono presenti in ogni esperienza umana e sociale, anche perché nella valutazione dei problemi le visioni e le decisioni possono essere diverse, per cui arrivare ad una sintesi non è sempre facile.
Da evitare sempre, nell’esperienza politica, quei comportamenti che deviano il percorso, sfociando nell’illegalità, nella corruzione, nel clientelismo, nel favoritismo e… nel voto di scambio. E su questi comportamenti non possono esserci sconti.
A quando ci risulta l’Amministrazione comunale guidata da Raimondo Ambrosino  si è tenuta ben lontano da questi mortali pericoli e oggi, a testa alta può presentate alla cittadinanza un primo bilancio di questi quattro anni caratterizzati da un'operatività costante e da grande impegno a tutti i livelli, dall’aconomia alla cultura, dalla sanità all’ambiente, dal turismo ai trasporti, dalle politiche sociali alla comunicazione.
Ma ora sentiamo dalla viva voce del sindaco  alcune sue riflessioni su aspetti fondamentali della vita amministrativa.

la manifestazione di inaugurazione del parcheggio in via Libertà
Signor Sindaco, è noto a tutti il dramma vissuto da Procida all’indomani della vostra elezione nel momento che sono comparse le carte sui debiti  pregressi. Ci vuol dire come si presenta oggi l’economia del Comune?

Fin dall’inizio abbiamo dato priorità all’aspetto economico che era quello che pesava di più sulla popolazione, con un debito pubblico di più di 24 milioni di euro, con le casse vuote e con l’impossibilità di pagare gli stipendi a fine mese.
Abbiamo trovato  già il predisseto, deliberato dalla Giunta precedente, per cui la Corte dei Conti ci tallonava con richieste immediate di  un piano di riequilibrio, pena la procedura di dissesto. La qualcosa avrebbe bloccato la vita del paese.
Indubbiamente la sfida è stata grande e l’impegno richiesto fortissimo, spesso al di la delle nostre possibilità, ma con l’impegno di tutti siamo riusciti  a normalizzare la situazione, nel senso che se prima, ogni anno, il Comune accumulava un  milione e mezzo di euro di debito, oggi le entrate annuali sono superiori alle uscite e paghiamo gli stipendi e stiamo riducendo il grande  debito iniziale accumulato dalle precedenti amministrazioni.
Certamente c’è stato un forte taglio alle spese e per ogni realtà se oggi non interviene un finanziamento specifico, non possiamo operare, avendo le casse vuote e l’obbligo di ridurre il debito fatto nei decenni passati, né possiamo assumere dipendenti per sostituire quelli che vanno in pensione.
Stiamo asperttando il concorso pubblico regionale per eventuali nuove assunzioni; nel frattempo, per una legge speciale, abbiamo attivato le procedure per assumere anche i lavoratori socialmente utili.

Quando si parla del traffico la gente reagisce in maniera diversa: c’è chi storce il muso, chi protesta, chi è indifferente. Tutti sono consapevoli che è un problema, ma nessuno ci vuole mettere mano. Come vi siete mossi di fronte a questo aspetto molto problematico?

E’ il problema più grave dell’isola, perché siamo una piccola isola densamente abitata. Un isola quindi iperpopolata e ipermotorizzata. Oltre 3000 abitanti per kmq. E’ un primato europeo che però ci porta molti problemi in quanto in poco spazio e con strade strette abbiamo lentamente creato sull’isola  un parco auto e motorini di 4300 auto e circa 3000 motorini. Se poi a tutto questo si aggiunge l’indisciplina stradale, il mancato rispetto del codice stradale, il problema diventa veramente tragico e l’isola risulta invivibile.
Col nuovo Comandante stiamo agendo soprattutto sulle regole, sulla segnaletica e sulla redifinizione degli spazi, chiedendo qualche sacrificio a tutti.
Abbiamo ripristinato le fasce orarie pedonali che erano state eliminate dai precedenti amministratori e questo ha creato una certa serenità in alcune ore, in special modo in estate quando la popolazione supera le 20.000 presenze.
Stiamo inoltre razionalizzando le zone di parcheggio e la soste sulle strisce blu. Con grande impegno abbiamo portato a termine il parcheggio a Marina Grande, che ieri è stato inaugurato: un opera che sembrava impossibile realizzare e che  ha presentato molti problemi tecnici.  
Doveva essere portato a termine dai precedenti amministratori entro il 2015, pena il decadimento dei finanziamenti, ma quando ci siamo insediati l’opera non era partita e c’era un contenzioso tra la società che aveva vinto la gara e un'altra società che aveva fatto ricorso al TAR. Questo ha fatto slittare di molto i tempi. Tuttavia siamo riusciti a non perdere i fondi e oggi abbiamo concluso l’opera.
Siamo favorevoli alle biciclette elettriche perché sono un mezzo leggero e non inquinante. Occorre però un’opera di educazione da parte delle famiglie e delle scuole, soprattutto per i giovanissimi, sull’uso di tale mezzo. I ciclisti devono sapere  che sono tenuti a rispettare il senso di marcia, le regole stradali e che non devono correre.
A breve, inoltre andrà in vigore il sistema di controllo Street View, che ci permetterà di individuare elettronicamente infrazioni, così come avviene per l’eccesso di velocità.

Uno degli aspetti più critici della società, lo diceva con forza Aldo Masullo, è la rottura  generazionale, ossia la netta separazione tra il mondo giovanile e quello degli adulti. E’ possibile sanare questa ferita?

Sappiamo che intercettare le esigenze vitali dei giovani non è sempre facile, ma una società che non si prende cura della formazione dei giovani è una società alla deriva e allo sbando. Pertanto molte sono le iniziative che come amministratori, sia in campo culturale che formativo, abbiamo portato avanti per i giovani, collegandoci anche con le istituzioni scolastiche e con altri ambiti formativi che hanno visto intere scolaresche interessate su temi quali il bullismo, la legalità, l’uso di stupefacenti. Inoltre sono stati incentivati corsi per giovani come quello delle “Energie sinergiche” ancora in corso.
Una importante iniziativa poi viene portata avanti anche nel campo della lettura e delle espressioni artistiche con il progetto “Procida - Il mondo salvato dai ragazzini - Elsa Morante”  che si concluderà il 31 maggio e il 1 giugno e  che  vede coinvolti, per l’intera durata dell’anno scolastico, studenti di tutte le scuole del territorio e anche le famiglie.

Un altro traguardo che ci porta ad essere tra i comuni virtuosi nel campo dello smaltimento dei rifiuti è l’alta percentuale della raccolta differenziata. Come pure ci sembra di capitale importanza aver avviato il cantiere per la costruzione del DEPURATORE: Ci può dare qualche cifra?

Sì, va avanti bene la raccolta differenziata, attestandosi al 72 % con controlli mirati e con  un buon numero di contravvenzioni di 200 euro ciascuna. Stiamo pure lavorando per ridurre sempre più l’impatto ambientale dell’isola ecologica a Pizzago.
Il depuratore delle acque è sicuramente una delle opere più necessarie. Procida, con il nuovo sistema fognario, doveva istallare un grosso depuratore e a tal fine fu concesso nel 2004 un finanziamento di circa 8 milioni di euro.
Ma quando nel 2015 ci siamo insediati,  4 milioni erano stati stornati per altre esigenze e la costruzione del depuratore non era ancora partita. Inoltre si correva il rischio di perdere gli altri 4 milioni. Abbiamo recuperato queste somme rimaste e avviato i lavori. Ora siamo in attesa di ulteriori finanziamenti per il completamento. Noi speriamo che per la fine dell’anno possiamo concludere la grande costruzione.
Come pure sappiamo che occorrerà fare qualcosa in più per la manutenzione del verde nelle strade e a Terra Murata per il progetto approvato dal Ministero. Ma occorrono finanziamenti speciali e investimenti.
Intanto però sono giunti finanziamenti importanti  per i costoni pericolanti di Terra Murata e stiamo già lavorando per arrivare al più presto alle gare di appalto.

Ci sarebbero molti altri aspetti da esaminare ma lo faremo più avanti. Volendo però dare ai cittadini  in sintesi  il lavoro svolto fino ad oggi, cosa direbbe a 4 anni e tre mesi dall’insediamento?

Vorrei dire  ai cittadini che nonostante la grave situazione economica e il predissesto  abbiamo fatto il possibile per  fermare il debito pubblico e portato avanti i progetti già avviati, Inoltre, nel frattempo, sono stati avviati altri progetti ottenendo nuovi finanziamenti. In una parola non ci siamo fermati perché avevamo sottoscritto un patto con i cittadini e a qual patto volevamo restare fedeli con onestà e trasparenza, senso del dovere e rispetto della legalità
Li dove non riuscivamo a raggiungere gli scopi prefissati ci siamo affidati alle associazioni di volontariato che ci stanno dando una mano in molti aspetti della vita sociale e questo fa onore a Procida.
Abbiamo sempre ascoltato tutti  e raccolto le critiche su certi provvedimenti varati, facendo però capire ai cittadini che il Sindaco ha un dovere primario: favorire la crescita del bene comune. Un bene comune che non è la somma dei beni personali come tante volte erroneamente si pensa, ma quel bene che si raggiunge nel rispetto delle regole e delle leggi in tutti i campi, sconfiggenndo l'individualismo.
Un grazie di cuore a quanti hanno condiviso questa impostazione e  hanno lavorato con generosità per Procida.

A cura di Pasquale Lubrano Lavadera

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