Procida: L'isola esplode con progetti ed iniziative

Procida: gli alunni e le alunne dell'ICD Capraro con i volontari di Marevivo a Ciraccio

Bisogna riconoscerlo: mai tanta vivacità di progetti e di iniziative sull'isola di Procida come in questi ultimi anni; una vera e propria escalation di esperienze  che coinvolgono grandi e piccoli, scuole e associazioni, parrocchie e famiglie. 

Sembra quasi che l'isola si sia svegliata dopo decenni di lento e inarrestabile torpore. Un fatto puramente casuale, o determinato da varianti molteplici che hanno trovato nel tempo della crisi una sotterrane intesa, potenzialmente forte ed esplosiva?

A ben rifletterci sarei per questa seconda ipotesi. E lo dico  per l'esperienza diretta vissuta negli anni in cui sono stato consigliere di minoranza, e oggi nel volontariato. 

La crisi dei partiti dopo l'esperienza di "Mani pulite" ha avuto il suo effetto anche sull'isola, scompaginando vecchi sistemi e faticosamente cercando una strada di rinnovamento. Tanti tentativi, tante sigle, tanti arrembaggi e fuoriuscite. Ancora oggi l'Italia soffre per quella tragica tempesta che ha scardinato le fondamenta della fragile domocrazia.

Anche a Procida ci fu la tempesta e un lento e faticoso processo di rinnovamento che ha portato l'isola nel 2015 ad una svolta.

Sicuramente a Procida la vittoria dei giovani de "La Procida che vorrei" a 23 anni da "Mani pulite"  è stata resa possibile  da una situazione politica che si presentava abbastanza opaca e  del tutto distaccata dalla cittadinanza. Al Comune si faceva la politica  e nel paese i cittadini viveva lontani dagli amministratori. Si andava al Comune solo per  un bene personale, in quanto il cosiddetto Bene Comune era inteso come la somma di tanti beni individuali.

"La Procida che vorrei" ha invece intercettato un'esigenza di partecipazione comune ai problemi dell'intera collettività e alle possibilità che la politica poteva offrire ai cittadini , attraverso il volontariato, le associazioni, i gruppi sparsi che agivano  nei vari quartieri, dando valore a quanto veniva evidenziato da varie parti. E' nata così una stagione nuova  di grande fermento  in tutti i campi, di cui vediamo oggi una fioritura impensabile fino ad ieri. La creatività,  aspetto fondamentale della vita culturale, è esploso a vari livelli 

Non si può che restare ammirati di fronte a tanto impegno nelle opere pubbliche, nelle scuole, con i rifugiati, nell'ambiente, da tanto impegno nella cultura, nella sanità, nei trasporti, nel turismo, nelle politiche giovanili, nella valorizzazione dei nostri beni e della nostra storia.

E tutto questo lo si deve  alle scelte amministrative in primo luogo, e anche all'impegno di tanti cittadini che hanno messo in moto immaginazione, fantasia,  donando tempo, energie e risorse all'isola come mai era avvenuto prima.

Oggi il cittadino sente di più l'appartenenza all'isola  e sa che quel tempo speso per l'isola è benedetto e sacro. Come un giovane che sente l'appartenenza a una famiglia e per quella famiglia si sacrifica e vive.

Un esperienza fra tante: quella della Biblioteca Comunale gestita da volontari e volontarie. Per la prima volta nella storia dell'isola un bene comunale  viene portato avanti gratuitamente  da una gruppo di volontari e volontarie che generosamente donano tempo e risorse, non per interessi personali o associativi, ma esclusivamente perché la Biblioteca Comunale,  diventi sempre più un bene di tutti i cittadini

E' di questi giorni un'esperienza che lascia veramente tutti sorpresi e compiaciuti; quella vissuta sabato scorso dagli studenti dall'Istituto Superiore Francesco Caracciolo-Giovanni da Procida con i volontari di Marevivo Onlus sulla  Spiaggia della Lingua dove si provvede costantemente a monitorare la situazione  raccogliendo materiale spiaggiato di grande quantità. Analogamente  gli alunni dell'Istituto Comprensivo Didattico A. Capraro sugli arenili di Ciraccio alla Chiaiolella.

Ancora un'altra esperienza al centro dell'isola sempre grazie ai volontari:  un imponente intervento di potatura in vari punti strategici, senza dimenticare poi impegni collettivi di famiglie nelle proprie strade, le numerose  iniziative per i disabili, per le famiglie in difficoltà,  per l'accoglienza alle famiglie afgane, per la casa Famiglia.

Mai sì era visto qualcosa di simile!

Logicamente verrà la stagione della potatura dove si valuterà  il lavoro fatto e lo si armonizzerà, dando delle priorità , facendo scelte razionali  e strutturali tali da dare continuità e sviluppo a quanto oggi emerge con vivacità ed esuberanza. Ed in questo il compito degli Amministratori sarà fondamentale, soprattutto se continueranno ad agire in squadra.  

In genere gli assessori e i consiglieri delegati  sono sempre tentati di pensare che "fatto bene il proprio lavoro nell'ambito assegnato, è fatto tutto". Questo è vero se viene rispettata una condizione indispensabile: la coesione di squadra e una profonda unità lavorativa. Quando questo manca quell'Amministrazione è in pericolo.

Gli assessori devono essere consapevoli di questo e vivere a mo' dell'Arcobaleno, dove i colori sono distinti ma profondamente uniti gli uni agli altri, per offrire quello spettacolo meraviglioso di fronte al quale si resta incantati.

L'Assessorato all'ambiente  tocca inevitabilmente  quello dei lavori pubblici, quello della cultura, quello dell'economia, quello della salute ecc ecc. E così per tutti gli altri Assessorati. 

Sarebbe un grande maleficio se ciò non avvenisse e tante volte non è avvenuto e la politica si è personalizzata frazionata indebolita e, di conseguenza, si è capovolta. Quante amministrazioni in Italia sono morte per le conflittualità interne tra gli Assessorati?

Noi vogliamo sperare che gli attuali Amministratori dell'isola di Procida, che stanno dando la vita per l'isola, possano sperimentare anche questa profonda e necessaria unità tra loro tutti, logicamente guidati dalla sapienza e dalla forte sensibilità politica del  Sindaco.

Pasquale Lubrano Lavadera

 

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