PROCIDA DA SEMPRE CON UNA BIBLIOTECA COMUNALE

 

Giovani nella Biblioteca Comunale Don Michele Ambrosino dii Procida

Fin dal 600 la piccola isola di Procida ha avuto una grande Biblioteca storica nell'Abbazia di San Michele Arcangelo e una piccola Biblioteca pubblica sistemata in sedi opportune.
Negli anni 50 era allocata in due aule nell'edificio scolastico in Largo Caduti, poi fu spostata in un appartamento della famiglia di Cecco da Procida e infine in una stanza del ex Conservatorio delle orfane a Terra Murata.
Purtroppo essa, per varie ragioni che andrebbero analizzate, non ha mai goduto nel passato di grande notorietà, né è stata fruita opportunamente dai cittadini.
Nel 2016, Sindaco Dino Ambrosino e Assessore alla cultura Nico Granito, gli amministratori comunali decidono di rilanciare questo bene pubblico, e non avendo dipendenti comunali disponibili, con un opportuno bando: manifestazione di interesse, invitano le associazioni culturali a presentare domanda per la gestione della Biblioteca comunale.
Si presenta solo l'Associazione culturale Isola di Graziella, alla quale viene affidato questo servizio pubblico.
Il Consiglio Comunale, intanto, delibera all'unanimità il nuovo regolamento, aderendo al manifesto dell'UNESCO e decidendo di intitolarla a don Michele Ambrosino, un uomo che ha lavorato in tutta la sua vita per la crescita culturale della popolazione.
In questi primi 5 anni di lavoro moltissimi sono stati i visitatori.
Un nutrito gruppo di volontari ha svolto con passione e gratuitamente questo servizio pubblico.
Molti procidani hanno preso per la prima volta la tessera della Biblioteca e usufruiscono del prestito libri.
Numerose in questi anni le iniziative portate avanti, come le presentazioni di libri, mostre fotografiche ed eventi sulla storia dell' isola, collegamenti con altre Biblioteche pubbliche, incontri con scrittori e eventi con le scuole.
Grazie a molte donazioni e ad acquisti mirati da parte del Comune attraverso specifici bandi regionali, è cresciuta moltissima la dotazione libraria, stimata oggi a circa 6000 volumi.
Primo obiettivo raggiunto: la creazione del "Fondo Procida" che costituisce una miniera preziosa per quanti fanno ricerca o studi sulla nostra isola.
A breve sarà inaugurato anche il "Fondo cultura del mare" che vede in prospettiva la nascita in Biblioteca di un vero centro studi sul Meditertaneo, con la collaborazione della casa editrice IL.MULINO, coordinato dal Prof. Luigi Mascilli Migliorini.
Sono nate inoltre varie collaborazioni con Associazioni del' isola e della Campania ed è stato siglato un protocollo di intesa con i due grandi Istituti Scolastici dell'isola per attivare progetti con i nostri studenti.
Oggi si condividono gli spazi con l'Associazione "Nati per leggere" e grazie ad una donazione dell'associazione "21salvatutti" è stata creata la sezione sulla Disabilità che si è arricchita di molto con i volumi per gli ipovedenti donatici dalla B.I.I. (Biblioteca Italiana per Ipovedenti) di Treviso.
Grazie alla collaborazione con la Prof.ssa Gea Palumbo dell'Università Roma 3 e ad una sua donazione di libri sulla storia e sui problemi delle donne , Procida oggi è una delle poche piccole Biblioteche che offre una notevole dotazione di libri sulla donna.
Risultato non secondario è stato poi raggiunto con la Regione Campania che vede nella sua efficace rete la Biblioteca di Procida inserita a pieno titolo sulla piattaforma regionale e fruibile sulla rete nazionale.
Ultimo rapporto istituzionale che ha ulteriormente aperto la nostra biblioteca a relazioni internazionali è quello con Amnesty International, che dopo la visita sull'isola della coordinatrice nazionale Antonietta Corbisiero, ha voluto donare una serie di libri di grande valore umanitario, potenziando il Fondo per la pace e i diritti umani.
Luogo ideale di promozione di tutte le ESPRESSIONI ARTISTICHE, la Biblioteca comunale di Procida, posta in un territorio ricco di storia e di cultura come Terra Murata, oggi si avvia ad essere sempre più , insieme ai due Istituti Scolastici presenti nell'isola, un vero polo dii attrazione e promozione di quei valori umani e sociali che testimoniano il grande patrimonio di civiltà della nostra gente, che ha saputo sempre rinascere dopo le tragedie della storia, per indicare al mondo quei valori di pace e di umana solidarietà più che mai necessari.

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