GRANDE ENTUSIASMO SULL’ISOLA DI PROCIDA CHE STRINGE UN IDEALE GEMELLAGGIO CON PONZA
Un libro per non dimenticare
Come afferma Tobia Costagliola nel suo ultimo libro Scuoglie
ammiez’ ‘o mare (Valentino Editore),
scritto con Rita Bosco, la vera Storia dei popoli non è sempre quella narrata
dai libri di storia, dove si parla solo
di guerre e di morti, ma quella scritta da quegli uomini e donne che hanno sentito
forte il senso di un’appartenenza comune, di una condivisione di progetti e di
destini, nella certezza che ogni piccolo gesto di umana solidarietà pone una
pietra angolare nella vera Storia degli uomini.
Procida e Ponza, due isole gettate nel mar Tirreno accanto
alla costa campana e laziale, vissero dal 1967 al 1982 un’esperienza
indimenticabile di comunione fraterna che si estese poi anche a Ventotene.
Due isole: Procida da
sempre dedicata al mare, con avverse e gloriose vicende, mai sconfitta del
tutto, nonostante tragiche e funeste vicende, con un Istituto Nautico presente
in embrione già nel 700 e con grandi cantieri navali dove vennero
costruiti velieri che solcarono i mari
del mondo, e Ponza dedicata
sostanzialmente alla agricoltura e alla pesca e senza scuole dopo le primarie.
Ebbene i giovani di Ponza e Ventotene vennero accolti dalla popolazione procidana nella Scuola ENEM e poi nell’Istituto
Nautico, cementando in un ideale gemellaggio un’amicizia civile fra le due
popolazioni, che resta vivo ancora oggi nella memoria di tanti, e che presto
diventerà un gemellaggio politico e sociale per rinsaldare i rapporti fra Ponza
e Procida dal punto di vista culturale, sociale e turistico.
Furono circa 200 i ragazzi di Ponza e Ventotene che, non
potendo accedere alle scuole superiori furono accolti in quegli anni dalle
scuole procidane come propri figli e ospitati gratuitamente per il loro soggiorno sull’isola di Procida,
onde consentire loro un diploma finito per lavorare sulle navi.
Ospitati presso la pensione Eldorado e l’Albergo Savoia e
qualche famiglia, quei giovani poterono vivere un’esperienza unica nel suo
genere, dove l’accoglienza generosa lasciò per sempre un segno indelebile
nell’animo di quei ragazzi, che oggi ancora raccontano la bellezza di quei
giorni che li ha formati come uomini prima ancora di diventare operatori
marittimi.
La vicenda viene narrata dalla scrittrice Rita Bosco, nonna
di uno di quei ragazzi e da Tobia Costagliola comandante in pensione e storico
della navigazione, con prefazione di Gennaro Di Fazio, ed offre agli abitanti
di Procida e delle isole di Ponza e Ventotene la possibilità di conoscere una
testimonianza storica di grande valore umano e sociale oltre che culturale.
Pertanto i Comuni di Ponza e di Procida hanno sentito di stringere un patto di umana condivisione per il futuro delle due isole, quale segno tangibile e visibile di una forte esigenza di fraternità vissuta da intere comunità, strada maestra per promuovere convivenze pacifiche in un tempo come il nostro segnato duramente da conflitti armati.
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I due Sindaci Dino Ambrosino e Francesco Ambrosino siglano il gemellaggio |
Il gemellaggio è stato siglato proprio in questi giorni nel
Comune di Procida con la firma dei due Sindaci Dino Ambrosino e Francesco
Ambrosino alla presenza di Francesco del Deo in rappresentanza dell’ANCIM e di
molti ex studenti sia di Procida che di Ponza protagonisti dello storico
evento che creò i presupposti per un
dialogo costruttivo e generoso fra le due isole, che oggi a distanza di oltre
40 anni prende finalmente il via.
Pasquale Lubrano Lavadera
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