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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

IN DEMOCRAZIA maggioranza e minoranza lavorano insieme per il bene comune

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  IL PRESIDENTE  MATTARELLA A PROCIDA Perchè i CITTADINI  non sempre partecipano costantemente alla vita politica del paese? E' difficile rispondere a questa domanda.  Personalmente ritengo che a PROCIDA che ci sia una motivazione storica che risale al 1799, allorquando  la grande partecipazione politica al movimento repubblicano causò l'impiccagione di 16 procidani e l'esilio per molte famiglie con totale perdita di beni. Forse da allora il procidano prese una grande distanza  dalla politica, e soprattutto si generò nel popolo la paura e il sospetto degli altri. Infatti furono i procidani monarchici a denunciare  al re  il nome dei procidani repubblicani. L'ideologia frantumò la pace sociale e da allora essa non si è mai completamente ricomposta, perché pochi hanno lavorato per questa ricomposizione  Oggi i procidani partecipano sì al voto e alle grandi manifestazioni come la Sagra del Mare, o alla Processione del Venerdì Santo, ma si tengon...

PROCIDA HA PERDUTO MOLTI DEI SUOI CAPOLAVORI

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La baia della Chiaia da difendere in estate dall'assedio dei motoscafi Procida ha perduto i suoi capolavori senza accorgersene, perché il tutto è avvenuto lentamente dal dopoguerra ad oggi. Nessuno aveva capito che l'architettura delle tre Marine, le stradine e i casolari nelle campagna, le meravigliose e silenziose baie,  era uno patrimonio di inestimabile valore architettonico  che avrebbe permesso oggi alla nostra isola di avere un capitale culturale  di inestimabile valore, una  naturale  e generosa "Galleria degli Uffizi" che tutti avrebbero potuto visitare ed ammirare.  L'isola ammirata da Lamartine, il quale affascinato dalle nostre stradine, dagli intrecci di lunghe scale, dai giardini affacciati sul mare, dalle  stupende insenature, aveva voluto ambientarvi il romanzo di Graziella , nonostante avesse scoperta la straordinaria bellezza dell'isola di Ischia  e dell'intero territorio campano.  Se ne era innamorata perdutamente Elsa Mora...

CHI NON SI VERGOGNA NON PUO' FARE POLITICA

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"Secondo Platone la politica è solo degli Dei che stanno insieme  nell'Olimpo.  E' solo un'idea potremmo ripetere.  C'era però bisogno di un provvedimento, dare agli uomini la possibilità di fare politica. Chiamò perciò Ermes e gli affidò di dare agli uomini , ma non a tutti, quelle due virtù che solo permettono di poter fare politica giusta. Le due virtù sono la "vergogna" e la "giustizia". Il senso della vergogna e quello della riparazione. Chi non si vergogna non può fare politica, cos' come non può fare poiitica  chi non provvede a riparare giustamente. Quando di fronte a effetti assurdi come stragi d'innocenti, guerre. gerneocidio, femminicidi,  e ogni altra brutalità non ci si vergogna e non si prendono le adeguate misure di riparo, non si può fare politica. Chi non sente il dolore non può fare politica, chi non si dispiace non può fare politica. Giordano Bruno lo fa  capire bene. Chi non si dispiace non può procurare  la gioia dov...

ALLA SCOPERTA DI COS' E' UNA BIBLIOTECA COMUNALE

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    Procida La Biblioteca Comunale   In molti oggi  c'è ancora l'idea che la biblioteca comunale sia un luogo dove si conservano libri a disposizione dei cittadini.  Una volta era così, anche perché nelle case non c'erano piccole o grandi  biblioteche.  Oggi nella visione condivisa anche dall'ONU, la biblioteca è l'avamposto per lo sviluppo culturale della città, ossia il luogo dove si promuovono tutte le arti, dalla scrittura alla scultura; il luogo dove si studia ma anche dove si apprende dalla voce di chi esercita  creatività, il luogo dove si realizzano progetti per il futuro della città.  Molti amministratori di piccole o grandi città ancora ignorano questo, e si limitano a comprare libri e materiale tecnologico  di conservazione e di sistemazione, vanificando del tutto quello che dovrà essere sempre più nel futuro la Biblioteca.  Importante sapere che  non è il numero alto dei libri a rendere  vera una biblioteca. Ci...