Procida: chiudiamo al Traffico il belvedere sulla Chiaia!

Il Belvedere sulla Chiaia in via Pizzago a Procida
Era l'unico percorso pedonale dell'isola dove indigeni e forestieri per alcuni minuti, in pace assoluta, potevano godersi uno dei più bei paesaggi della Campania. 
Il tragitto era rimasto chiuso al traffico per decenni, perchè grosse frane nella roccia sottostante - tufo vulcanico arenoso e soggetto all'erosione eolica - avevano messo in pericolo l'intero percorso. 
Dopo i lavori di consolidamento costati anni e anni di faticoso e dispendioso lavoro, gli Amministratori hanno deciso di riportare la viabilità di auto e motorini sul Belvedere, nonostante questo tratto fosse privo di marciapiede o corridoio pedonale ( in contrasto con le norme del Nuovo Codice della Strada).
Riteniamo tale scelta sbagliata e non orientata al bene comune, anche perchè avere qualche tratto di strada esclusivamente pedonale è fondamentale per il benessere della collettività, a maggior ragione se è un belvedere.
Lo strapiombo su cui si affaccia il Belvedere 

Godere di questa meravigliosa vista, senza la preoccupazione che motoveicoli ti sfreccino accanto, fa bene alla salute e all'anima. E avere a cuore la salute e il benessere della collettività è un dovere di chi amministra.
Ma c'è anche un motivo di sicurezza e difesa ambientale  che imporrebbe il divieto:  quel tratto di strada poggia su rocce friabili  ed arenose. 
Lo sappiamo tutti: l'erosione naturale dell'intera costa della Chiaia ha distrutto belvederi, discese alla spiaggia, e danneggiato le costruzioni più esposte sulla costa. 
Ora, la percorrenza continua di auto e motorini produce forti vibrazioni che si trasmettono alla roccia sottostante, la quale, per la sua natura friabile, non avrà la forza di sopportare a lungo tali sollecitazioni. Prima o poi si potranno  aprire ancora nuove frane, riportando il tratto stradale in questione  nuovamente nella situazione di deterioramento.

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