Procida: l'onesta politica degli Amministrori
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Il Sindaco di Procida Raimondo Ambrosino |
Se vogliamo un
futuro per il nostro paese, come cittadini, abbiamo il dovere di puntare sempre
la bussola sull’onestà politica, promuovendola in tutti i modi possibili.
Sappiamo tutti
che non è onesta quella politica che privilegia solo quei cittadini che
chiedono piaceri in cambio del proprio voto; che pensa di fare affari e usa i
beni pubblici come se fossero propri; che decide nel chiuso delle stanze; che
nasconde al cittadini tutto quello che fa e non interpella i cittadini per le
scelte più importanti. Come pure non è onesta
la politica che non accetta critiche, che non si mette in discussione, che
considera la delega ricevuta col voto una delega in bianco e pensa di fare
tutto quello che vuole, ed emargina e mette nell'angolo la Minoranza. Come
pure è disonesta quella politica di certe Minoranze che sparano addosso alla Maggioranza solo per
fini elettorali, infangando e diffamando.
E’ onesta,
invece, la Politica amministrativa che non concede benefici agli amici e che
porta a conoscenza dei cittadini la situazione economica, le difficoltà, i
successi, i provvedimenti, le decisioni.
Sono onesti, anche, quegli Amministratori
che non svendono il territorio al magnate di turno che viene sull’isola
solo per speculazione; che se si prendono cura della formazione dei cittadini,
ne promuovono l'istruzione e lo sviluppo culturale.
Ma perché la Politica
sia intimamente onesta è necessaria una virtù: l’ umiltà. Una virtù purtroppo
in disuso in certi ambiti. E’ proprio con l’umiltà che si combatte la
corruzione, che si crea pace e concordia tra i cittadini, che ci si impegna per
sollevare quanti soffrono economicamente e socialmente, affrontando le nuove
povertà e soddisfacendo i diritti fondamentali di ciascuno. E’ l’umiltà che dà
la forza al politico di dire il proprio pensiero senza nasconderlo. Inoltre è l’umiltà nella Politica che impedisce la nascita di “personaggi”,
in quanto essa promuove sempre un lavoro di squadra, in cui le diversità non si
contrappongono ma si compongono in un disegno unitario di cui il Sindaco è
garante per tutti, e dove i “carismi personali” garantiscono prima di ogni
altra cosa il lavoro fatto insieme.
Riteniamo, infatti, pericolosa quella politica in cui
gli Assessori, come cavalieri
infiocchettati, corrono a più non posso
per conquistarsi medaglie lasciando indietro gli altri. Se un Assessore è in
affanno, ci si ferma per dargli linfa ed energia, proprio come in una famiglia
dove, se un figlio è in difficoltà, non lo si lascia al proprio destino ma si
converge verso di lui per sostenerlo. Oggi, per esempio, c’è crisi nel
settore sanitario per l’ospedale che vogliono toglierci, per cui tutta
l’Amministrazione fa corpo con questo problema facendo emergere la scelta
amministrativa.
Qualora, poi, un Assessore, per vari motivi, non
dovesse trovarsi più su una linea unitaria amministrativa, dovrebbe per onestà dimettersi, in quanto una
Giunta che porta al suo interno visioni
contrapposte e contrastanti prima o poi diventerà poco credibile e segnerà la “fine
politica” di quell’Amministrazione. La coesione in Giunta, che non significa
unanimismo ma capacità di confronto e di convergenza politica, è garanzia si
sviluppo, di lotta alla corruzione, di equità
di fraternità politica.
Ciò
considerato, alla luce di questo primo anno di vita amministrativa di Raimondo
Ambrosino e della sua Giunta, possiamo
dire che essa ha posto le basi per avviare un reale e proficuo processo
di vita politica. Li abbiamo visti tutti lavorare molto e incessantemente, affrontando situazione
incresciose e dure, in una situazione economica molto grave e pesante. C’è
senz’altro ancora molto da fare: risolvere i problemi economici, risistemare
tutta l’azienda comunale, attuare il progetto su Terra Murata, affrontare il
problema gravissimo del traffico stradale, delle varie devianze in campo ludico
e nell’uso delle sostanze tossiche, nonché quello relativo alle disattese
funzioni di regolamentazione del Parco di Nettuno per impedire, nell’imminenza
della prossima estate, l’arrembaggio delle nostre meravigliose baie balneabili
e…tanti altri ancora.
Tuttavia
l’elemento positivo più forte a nostro
parere è l’aver fatto chiarezza sui bilanci e sulla massa debitoria. Oggi
sappiamo tutti in quali condizioni onerose ci troviamo. Inoltre l’aver approvato il
Regolamento del Volontariato nel Comune è stato, a parer nostro, un passo
rivoluzionario nella gestione comunale. Importante perché ha riportato i cittadini a considerare
la Casa Comunale come casa propria, ed oggi sono già nati i primi gruppi di
volontari che sono a servizio della comunità presso alcuni uffici. Tuttavia
sentiamo che questa realtà va incrementata in tutti i settori e in tutti gli
uffici comunali, con gruppi di
esperti-volontari efficienti, per affrontare le problematiche su esposte. Un
terzo aspetto di notevole importanza è l’aver dato fiducia ai giovani, molti dei
quali volontariamente si sono messi a lavorare per il paese. I cittadini, poi,
sono poi stati interpellati spesso per i provvedimenti più importanti, e la comunicazione è stata continua per ogni scelta, ogni
iniziativa, ogni evento. La trasparenza, infatti, è stata uno degli elementi
portanti della vita amministrativa in questi dodici mesi. Il Sindaco, ogni
assessore o delegato hanno continuamente offerto al cittadino tutte le informazioni e le proprie linee
amministrative.
Qualcuno
criticamente potrebbe dirci: ma allora tutto è perfetto? Non sia mai. La
perfezione è demoniaca. Gli esseri umani per fortuna sono sempre limitati e
poiché i politici sono esseri umani pretendere da loro la perfezione è un
assurdo. Si possono commettere errori in politica e non bisogna temere le critiche di fronte
agli sbagli. Come ci hanno insegnato: è diabolico il perseverare nell’errore.
Importante
è lavorare e puntare sempre in alto, alla luce del sole e non nel sottobosco. Si
possono non condivider certe scelte politiche degli Amministratori e, in tal
caso, facciamo bene ad esprimere democraticamente il nostro dissenso o il
nostro diverso punto di vista, ma non per contrapporci a loro o per denigrarli
dinanzi all’opinione pubblica o come dice qualcuno per “buttarli giù dal
trono”. E la Minoranza fa un grave errore politico quando fomenta un tale
comportamento.
Solo
su un aspetto non dobbiamo transigere: l’onestà. Se dovessimo intravedere
disonestà politica o corruzione allora sì che dovremmo insorgere.
Inoltre,
ricordiamocelo bene, Raimondo Ambrosino e la sua squadra non sono su un “trono”
ma sono “umili servitori” di tutti noi, che hanno scelto di dedicare un periodo
della loro vita, al bene comune, per assicurare i servizi fondamentali, impedire
che qualcuno si appropri dell’isola, impedire che negli appalti vengano date
mazzette agli assessori, non consentire che ci sia discriminazione per i diritti, e a
far si che la legalità venga rispettata e le leggi siano uguali per tutti. E lo fanno
perché è stata la volontà popolare a volerlo, ed è oggi il loro dovere primario
da svolgere con onestà, trasparenza e umiltà. E su questo, ne siamo convinti,
gli attuali Amministratori stanno facendo tutto il possibile.
Il
rispetto a loro dovuto è per questo compito di grandissima responsabilità che
con coraggio hanno scelto di accollarsi.
Pasquale Lubrano Lavadera
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