Procida non può ridursi a vetrina

L'isola di Procida 
Procida non può ridursi a vetrina di velleità personali. o di di gruppo. Le molte iniziative delle associazioni presenti sul territorio, una ricchezza incalcolabile, rischiano spesso di ridursi a espressioni di un malinteso orgoglio di gruppo che mal si coniuga con quella ricerca del bene comune che dovrebbe essere sempre a fuoco nella vita dei singoli e della collettività...Manca spesso quel collante fondamentale, ossia quel bene relazionale che solo potrebbe favorire la nascita di collegamenti vitali ed empatici fra le persone, le istituzioni, i gruppi politici e le associazioni tutte. Quel bene relazionale che è stato offeso e distrutto da una storia troppo crudele che ha minato nei secoli e nel profondo la pace sociale della meravigliosa isoletta. Occorre oggi ripartire dalle scuole, dalla politica, dalla vita associativa, dalle comunità, nella consapevolezza che bisogna neutralizzare con esperienze di profonda comunione la cultura del sospetto, del giudizio, della critica ad ogni costo.L'estate 2017 che si apre oggi davanti a noi potrebbe costituire il banco di prova per un'inversione di tendenza, dando vita ad un percorso tutto nuovo. dove ogni singola iniziativa possa  offrire il proprio particolare in un disegno culturale unitario. 

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