STUDIO E LOTTA ALLA ZANZARA TIGRE A PROCIDA
Studio e lotta alla zanzara tigre a Procida:
i primi risultati a livello internazionale
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La prima riunione internazionale in Messico dove il ricercatore Marco Salvemini (il secondo da sinistra) ha presentato il progetto realizzato a Procida |
A Procida è in corso da settembre 2015 uno
progetto di ricerca dal titolo “Studi di dinamica di popolazioni di Aedes albopictus a Procida: verso il
primo esperimento di soppressione di zanzare mediante la tecnica del maschio
sterile in un’isola del Mediterraneo” che ha l’obiettivo di studiare questa
specie di zanzara tigre sull’isola e di fare di Procida un “laboratorio naturale”
dove provare in futuro metodiche nuove di controllo anche per altri insetti
dannosi (come ad esempio mosche della frutta e flebotomi).
Tale progetto, coordinato dal dott. Marco
Salvemini, si sta svolgendo nell’ambito del Protocollo d’Intesa tra il Comune
di Procida ed il Dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli
e del progetto “Procida città della scienza” che vede l’isola in prima linea
nella collaborazione con la Federico II su alcuni progetti scientifici di
valorizzazione ambientale e di ripristino delle condizioni di vivibilità
territoriale.
A Maggio 2017 è terminata la prima fase di
studio iniziata ad Aprile 2016 consistita nell’uso di 22 ovitrappole per lo
studio della dinamica temporale della popolazione di zanzara tigre sull’isola.
Nei mesi di Luglio e Settembre 2016 invece i ricercatori avevano utilizzato 101
ovitrappole per studiare la distribuzione sul territorio. Con l’aiuto di 7
volontari procidani e con la collaborazione di più di 80 famiglie, che hanno
dato accesso alle loro proprietà per il piazzamento delle ovitrappole, sono
state contate ed eliminate dall’ambiente circa 84000 uova di Aedes albopictus corrispondenti a circa
20000 potenziali zanzare femmine adulte (di solito si schiudono in media il 50%
delle uova e di queste solo la metà sono di sesso femminile). Questi dati hanno
consentito di produrre la prima mappa di distribuzione spaziale della zanzara
tigre sull’isola, requisiti fondamentali per i successivi esperimenti di
rilascio di maschi sterili previsti nei prossimi anni.
La raccolta e lo studio dei dati ha visto la
collaborazione di tre ricercatori dell’Ateneo Federiciano, i Dott. Marco
Salvemini, Valeria Petrella, Giuseppe Saccone, del Dipartimento di Biologia e
del dott. Giuliano Langella del Dipartimento di Agraria di Portici e di cinque
ricercatori romani, i Dott. Beniamino Caputo, Pietro Cobre, Mattia Manica e la
Prof.ssa Alessandra Della Torre del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie
Infettive dell’Università La Sapienza di Roma ed il Dott. Federico Filipponi
dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) di
Roma.
I dati raccolti sono stati presentati in due
conferenze internazionali: a Luglio 2016
in Messico, nell’ambito della prima conferenza inter-regionale dell’IAEA
sull’applicazione della tecnica dell’insetto sterile (https://www.iaea.org/projects/tc/int5155) ed Maggio 2017 a Vienna, presso l’Agenzia
Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) nell’ambito della conferenza “Third
FAO–IAEA International Conference on Area-wide Management of Insect Pests:
Integrating the Sterile Insect and Related Nuclear and Other Techniques” (http://www-pub.iaea.org/iaeameetings/50813/Third-FAO-IAEA-International-Conference-on-Area-wide-Management-of-Insect-Pests-Integrating-the-Sterile-Insect-and-Related-Nuclear-and-Other-Techniques) e saranno pubblicati in un lavoro
scientifico su una rivista internazionale.
Un ringraziamento speciale va ai volontari
Costantino D’Antonio, Davide Zeccolella, Cesare Buoninconti, Amedeo Schiano,
Michele Meglio, Alberto Salvemini per il
loro preziosissimo contributo nella gestione delle ovitrappole durante tutto
l’anno di studio, a Max Noviello per l’accesso ai dati metereologici della sua
stazione meteo presente sull’isola ed ai numerosissimi cittadini che, aprendo
le porte dei propri giardini, hanno consentito di studiare la zanzara
sull’intero territorio dell’isola.
Nel mese di settembre 2017 i ricercatori
saranno nuovamente sull’isola per stimare il numero di zanzare presenti nella
finestra di picco di densità di tale mese e per piazzare 10 stazioni climatiche
che consentiranno di catturare dati metereologici e climatici in altrettanti punti
dell’isola. I ricercatori hanno intenzione di sviluppare infatti un modello
matematico che consenta, integrando dati di catture entomologiche e dati
ambientali, di prevedere la comparsa e la localizzazione delle zanzare
sull’isola nei prossimi anni. Tale modello consentirà di pianificare in modo
mirato i futuri esperimenti di controllo e di soppressione della popolazione
infestante di zanzara tigre sull’isola.
L’esperimento di portata mondiale, a livello
socio- culturale, sanitario, economico
ed ambientale, ha fatto puntare i
riflettori del mondo della scienza a
livello nazionale ed internazionale sull’isola
di Procida, e si spera di poter svolgere il terzo convegno mondiale proprio
nella nostra piccola isola
Siamo impegnati in questo momento nella ricerca di fondi per poter ospitare sia il convegno , sia per sostenere
le nuove fasi sperimentali per i prossimi anni, nonché di altri volontari dell’isola
che hanno dato fino ad oggi un apporto fondamentale nella riuscita di un’esperienza
unica al mondo.
A cura di Vivere Procida
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L'insieme dei ricercatori di tutto il mondo che seguono con interesse l'esperimento realizzato a Procida |
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