Trionfo di Antonietta Righi al Premio Internazionale "Arte Salerno 2017"
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Salerno 11 giugno 2017: Antonietta Righi riceve il Premio "Vittorio Sgarbi - la Selezione" |
Spontaneità e passione
Ancora un grande successo
dell’artista procidana Antonietta Righi al Premio Internazionale di Arte
Contemporanea “Arte Salerno 2017” organizzato dall’Associazione culturale
“Artetra” presieduta da Veronica Nicoli e Armando Principe. La direzione
artistica è stata curata da Vittorio
Sgarbi, con Daniele Radini Tedeschi presidente della Giuria. In questo contesto
Antonietta Righi si aggiudica il Premio “Vittorio
Sgarbi- La Selezione” e viene invitata a partecipare alla Biennale di Venezia
2017.
La incontriamo nella sua
casa-studio di Procida dove abbiamo ammirato i suoi lavori e la sua prossima
opera.
Antonietta, se tu dovessi indicare una dote che ti caratterizza cosa
diresti?
Ammiro molto la spontaneità negli
altri e cerco di essere anche io spontanea, manifestando sempre i miei
sentimenti e le mie esigenze più vere. Cerco esempre di essere con tutti me
stessa
Ti aspettavi un così grande riconoscimento nella manifestazione
internazionale di Salerno? Cosa ha rappresentato per te questo traguardo?
Come tutti gli artisti si crede
in quello che si fa e si spera sempre nel riconoscimento da parte degli altri.
Se poi questo riconoscimento viene da
personaggi della critica d’arte,
quel riconoscimento è una conferma che ti spinge a fare sempre meglio e
a donare alla gente opere belle che ravvivino l’animo.
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Antinietta ringrazia dopo aver ricevuto il Premio; sullo sfondo il suo quadro e il suo nome. |
Ai giovani che intraprendono la strada artistica cosa diresti?
Direi di andare avanti con
spontaneità senza fare calcoli ma rispondendo a quell’impulso interiore che ti
spinge a fare. Senza la passione non c’è artista né arte, una passione che per
essere coltivata richiede grandi sacrifici. I riconoscimenti verranno al momento
opportuno, ma non bisogna puntare ad essi. Bisogna puntare ad esprimere al
meglio quell’attitudine che ti trovi dentro.
Il riconoscimento di Salerno è
stato un punto di arrivo?
Un punto di arrivo e un punto di
partenza. L’artista riparte ogni giorno in un’avventura di cui non conosce il
cammino. Partecipare a un Premio così importante con 2000 partecipenti è un po’
una sfida. Quando mi sono vista tra i 300 selezionati già mi sembrava di aver
raggiunto un traguardo. Aggiudicarmi poi la Selezione Vittorio Sgarbi con un
quadro in cui ho creduto molto “Essere o non essere” ho provato una gioia
indicibile.
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Il quadro "Essere e non essere" col quale Antonetta Righi ha vinto il prestigioso pPemio. |
Come è nato questo quadro?
E’ nato dalla mia esperienza di
madre di tre figli. Volevo esprimere l’indecisione, il travaglio che i nostri
ragazzi spesso vivono nella loro crescita, ma anche suscitare attenzione per
loro, per la loro vita. Dobbiamo essere sempre vicini ai nostri ragazzi e
seguirli anche quando qualche volte il loro cammino si fa difficile.
L’11 giugno 2017 sarà un giorno che difficilmente dimenticherai…
Certamente. Era appena iniziata
la manifestazione quando mi si avvicina la conduttrice e mi dice di salire sul palco. Un emozione
grandissima. Vedo sul grande schermo la proiezione del mio quadro e a grandi letttre
il mio nome. Il cuore ha fatto capriole. L’abbraccio di Sgarbi, l’invito alla
Biennale di Venezia. Tutto mi sembrava un sogno e invece era la realtà.
So anche di un ulteriore traguardo
per la tua pittura in quel contesto di Salerno.
Si un mio secondo quadro “Icaro
non cadrà” è stato quotato, nell’asta pubblica, 5000 euro. La qualcosa mi
riempie di responsabilità e mi spinge a
lavorare con onestà e umiltà.
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Antonietta Righi tra gli ideatori del Premio |
Ed oggi con quale animo ti
prepari al futuro
Vivendo la mia vita come sempre ,
in famiglia con i nipoti e dedicando le
mie 5-6 ore alla pittura, senza però venir meno alle relazione con la mia
gente. In particolare quest’anno ho intrapreso con mio marito Antonio un cammino con un gruppo di famiglia della
comunità con il nostro parroco don Marco Meglio. Abbiamo letto e commentato
insieme brani dell’Amoris Laetitia di
Papa Frascesco e stiamo cercando di aiutarci a scoprire il ruolo della famiglia nella
società e ad aiutare le giovani coppie ad andare avanti affrontando insieme
gioie e difficoltà.
A cura di Pasquale Lubrano
Lavadera
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