LA BIBLIOTECA COMUNALE DI PROCIDA PRONTA AD AFFRONTARE LE NUOVE SFIDE

 

Nel 2017 gli Assessori Nico Granito e Antonio Carannante recuperano oltre mille volumi dell'antica biblioteca comunale deposti nell'ex Carcere e li trasportano nell'Ex Conservatorio delle Orfane dove si trova la piccola  Biblioteca Comunale

PROCIDA 2017, gli assessori Nico Granito e Antonio Carannante, dopo aver recuperato nell'ex Carcere migliaia di libri della antica biblioteca procidana con l'aiuto della consulta giovanile, si adoperano incessantemente per la riattivazione della Biblioteca collocata dai precedenti amministratori nel 2013 nell'Ex Conservatorio delle Orfane.

Successivamente viene emanato un bando per le associazioni culturali dell'isola disposte a cogestire con il Comune la Biblioteca comunale.

Partecipa al bando la sola Associazione culturale Isola di Graziella alla quale viene affidato l'incarico.

Inizia così l'impegno dei volontari e volontarie che offrono gratuitamente il loro lavoro al fine di dotare stabilmente l'isola di una biblioteca attiva e funzionante alcune ore al giorno, promuovendo presentazioni di libri e numerose attività culturali e artistiche in una sinergia con le scuole.

Un esperienza nuova per Procida che vede per la prima volta la partecipazione tenace e collaborativa di volontari in una attività pubblica del Comune. Ma anche un esperienza di rottura col passato, nel senso di una piena valorizzazione della figura del volontario e della volontaria, non più ai margini della vita sociale ma nel cuore di essa.

Logicamente, si è ben coscienti che appena il Comune sarà fuori dal "predissesto e potrà assumere dipendenti comunali dotati di specifica preparazione professionale, la biblioteca passerà nelle loro mani, con un eventuale collaborazione del volontariato.
Attualmente il lavoro dei volontari e delle volontarie, supportato anche dai volontari del servizio civile, in un contesto economico precario, si rivela pertanto molto utile ed efficace, e si può senz'altro affermare che, grazie al loro generoso lavoro, esiste oggi un potenziale di grande valore umano e culturale che ha permesso alla piccola Biblioteca di Procida Don Michele Ambrosino di raggiungere un buon livello di funzionamento: migliaia di libri catalogati e inventariati e disponibili per tutti i cittadini, non solo procidani ma dell'intera nazione, in quanto i libri vengono inseriti sulla piattaforma regionale e nazionale; moltissime le manifestazioni e collaborazioni col le scuole dell'isola, le visite di ospiti italiani e stranieri, le ricerche sul Fondo Procida, nonché mostre artistiche convegni e seminari su problemi e aspetti della vita sociale.
Oggi, quindi, si può a ragione affermare che la Biblioteca di PROCIDA è pronta per il grande salto, in quanto essa ha raggiunto quelle potenzialità amministrative e di servizio indispensabili per offrire al Comune di Procida e alla Regione Campania una SIGNIFICATIVA e STRATEGICA BIBLIOTECA capace di varcare idealmente i confini dell'isola, per diventare in un prossimo futuro un importante volano culturale per l'intero Mediterraneo, essendo la cultura del mare la caratterizzazione prima della isola.
Se inoltre consideriamo la costante presenza sull'isola di scienziati europei che da CIRCA VENTI ANNI partecipano agli INCONTRI annuali sul Mediterraneo, promossi grazie all'impegno generoso del professore Luigi Mascilli Migliorini, possiamo dire che Procida ha posto veramente le premesse per un grande salto di qualità in tale direzione.
Significativo il fatto che la grande casa editrice il Mulino, legata culturalmente al Prof. Migliorini ha offerto la sua collaborazione alla Biblioteca di Procida donando centinaia di libri sulla cultura marinara.
A tal fine saranno necessarie, da parte degli Amministratori, opportune scelte ben mirate, per dare inizio a questo nuovo e ardito sentiero che sicuramente potrebbe segnare la nascita di una realtà istituzionale, di dimensioni culturali e ambientali molto più ampie di quelle attualmente esistenti, sognata da sempre dalla nostra gente di mare, che ha vissuto e lottato per questo: "Noi tutto dobbiamo al mare" affermava Graziella nel romanzo omonimo di Lamartine e come più volte aveva precisato il Comandante Nicola Scotto di Carlo, cofondatore dell'Associazione culturale isola di Graziella: "Auspico che sulla nostra Terra Murata nasca quanto prima un grande polo culturale e museale, con biblioteca annessa, proprio sulla cultura marinara, capace di attrarre sinergie dall'intero bacino mediterraneo, ed anche oltre, in un interscambio di scoperte e proposte per il bene dell'umanità."

A quanti hanno lavorato in questi 7 anni per la riattivazione della Biblioteca, volontari e amici vari, questo salto di qualità, sembra l'unica strada oggi percorribile, in quanto essa potrà dare sicuramente alla Biblioteca di Procida quel volto nuovo che l'UNESCO propone, ossia renderla un vero centro propulsivo di cultura e di pace, nello sviluppo di tutte le espressioni artistiche, con una precisa caratterizzazione che nel nostro caso si rivolge all'intera area del Mediterraneo.
E' questo il sogno di quanti hanno operato fino ad oggi in questa direzione. Si spera, infatti, vivamente di vedere finalmente quel giorno in cui la BIBLIOTECA COMUNALE DELL'ISOLA DI PROCIDA Don Michele Ambrosino, sarà quel luogo dove i paesi che si affacciano sul Mediterraneo potranno ritrovarsi insieme nella libertà, nell'uguaglianza e nella fraternità, nel rispetto profondo delle singole diversità: ideologiche, culturali e religiose.

Noi speriamo che questo possa avvenire al più presto grazie alla sensibilità degli Amministratori, in primo luogo del Sindaco Dino Ambrosino, che hanno mostrato tutti in questi sette anni tenacia ed equilibrio, valorizzando il volontariato ed offrendo oggi all'isola l'esperienza dinamica e visibile della Biblioteca comunale Don Michele Ambrosino, che ha vissuto anche quel travaglio interno, fisiologico in tutte le esperienze nuove, ma che oggi offre all'isola un potenziale altissimo capace di volare in alto e affrontare le nuove sfide per dar vita nel prossimo futuro a qualcosa di molto più significativo.

Pasquale Lubrano Lavadera


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