Dino Ambrosino e il Sindaco Capezzuto

Dino Ambrosino con Civati e Giancalo Cosenza  
Un'interessante intervista a Dino Ambrosino sul problema del porto turistico è stata pubblicata da "Il Procidano". La riportiamo qui di seguito per i nostri lettori.  Va precisato che fin dall'inizio di questa Amministrazione Capezzuto, "Insieme per Procida" con intelligenza e lungimiranza, pur nel rispetto dei ruoli della Maggioranza e della Minoranza, considerato il grave dissesto economico, la situazione negativa delle Società Partecipate e la gestione del Porto e di Terra Murata, aveva proposto al Sindaco una sorta di "Amministrazione di  larghe intese" che ponesse  come prioritarie certe scelte di trasparenza e di fattibilità sia per il risanamento economico sia per avviare  progetti importanti che avrebbero segnato in bene o in male il futuro dell'isola (Porto, Terra Murata...). E questo soprattutto per evitare che l'isola precipitasse in un baratro. 
Capezzuto condizionato, come ben dice Dino Ambrosino, da chi nella Maggioranza vuole essere riconosciuto come latore di ogni bene, non raccolse la costruttiva e generosa proposta della Minoranza, perdendo l'opportunità di una svolta politica grandiosa, nuova, capace di riportare la politica ad alte quote.
Tuttavia Dino Ambrosino aggiunge: c'è ancora un anno davanti a noi e se Capezzuto sarà capace di riprendere in mano con autorevolezza le scelte più importanti, porto compreso, la Minoranza sentirà il dovere di riproporre quella collaborazione trasparente ed utile per il bene di tutta l'isola.
La qualcosa ci sembra una proposta non solo utile ma di alta valenza politica e democratica e che fa onore al centro Sinistra. Ritorneremmo ai tempi del grande Mario Spinetti che chiedeva sempre alle Minoranze e ai cittadini la partecipazione nelle scelte più importanti.

Ecco l'intervista pubblicata da Il Procidano:

Sulla questione relativa alla gestione del porto turistico di Marina Grande sembra si sia consumata la rottura tra Capezzuto e Muro, quale la posizione di “Insieme per Procida”? Quali i riscontri della recente assemblea pubblica?
Capezzuto è stato eletto direttamente dai cittadini, ci dica finalmente cosa vuole fare da grande! Se lui è il Sindaco, e non un facente funzioni, si prenda la responsabilità di revocare a Luigi Muro la delega ai porti turistici. Motivi ce ne sono molti: non si è adempiuto ad una delibera del Consiglio Comunale che chiedeva all’unanimità di acquisire una quota di maggioranza in “Isola di Procida Navigando”; in dieci anni di gestione il Comune ci ha rimesso 700.000 euro; ora c’è il rischio concreto di uscire dalla società  con una liquidazione di gran lunga inferiore ai 3.200.000 euro che occorrono per ripianare i debiti del Comune. Cos’altro dovrebbe accadere per giudicare fallimentare la gestione di una delega? Capezzuto junior, cugino del Sindaco, è stato defenestrato per molto, ma molto meno.
La procedura per la vendita delle quote detenute dal Comune (49%) nel “Marina di Procida” al socio privato di maggioranza sembra essere in dirittura d’arrivo. Quali le motivazioni del vostro dissenso? Quale la proposta alternativa di “Insieme per Procida”?
Non siamo affatto in dirittura d’arrivo, anche se i nostri Amministratori vogliono farci credere il contrario. Non ci si mette d’accordo sul prezzo, è un anno e mezzo che stanno a ciurlare nel manico per trovare il modo di far risparmiare soldi all’ing. Marconi. Lo Statuto della società  parla chiaro in merito: il diritto di prelazione si esercita entro due mesi dalla proposta di acquisto. Si stanno dilatando i tempi per deprezzare le azioni del Comune: noi non possiamo che essere contrari a questo tentativo di scippo.
La nostra proposta alternativa in primo luogo è quella di rinunciare alla vendita, per tutelare gli interessi della comunità procidana. Se si fossero decisi tagli alla spesa del Comune quando li abbiamo proposti, non avremmo oggi neppure problemi di debiti. In subordine la nostra proposta prevede di abbandonare la trattiva con l’ing. Marconi che ha già cincischiato troppo. Bisogna riprendere il lavoro a partire dalla manifestazione di interesse degli imprenditori locali, procedura che fu bruscamente interrotta da una decisione di Muro.
La rottura tra Capezzuto e Muro (fatto che al momento non è stato smentito da nessuno dei due protagonisti) quali ripercussioni potrebbe avere nelle future dinamiche della politica procidana?
A mio parere non ci sarà nessuna ripercussione. Vincenzo non ha il coraggio di andare sino in fondo a questa frattura. Butta la pietra e nasconde la mano. Sono scene già viste, fanno parte del teatrino della politica procidana incapace di occuparsi dei problemi quotidiani dei cittadini. Del resto Luigi è il punto di riferimento della maggioranza, prevarrà la sua posizione politica. Con buona pace delle dichiarazioni di Capezzuto che diceva di essere il Sindaco investito direttamente dai cittadini, e che gli assessori erano collaboratori da lui scelti. Alla fine il suo mandato sarà ricordato solo per il nome stampato sul quadro affisso fuori l’ufficio di primo cittadino.
Voci parlano di una possibile intesa, in vista delle elezioni Comunali, sullo falsa riga di quanto avvenuto a Casamicciola, tra l’attuale Sindaco e il centrosinistra procidano. Pure e semplici fantasie o c’è del vero?
Noi l’intesa l’abbiamo cercata all’inizio di questo mandato. Dando credito agli annunci di discontinuità, e mettendo da parte i nostri pregiudizi. Per questo ora siamo disillusi, abbiamo già verificato sul campo che sono tutte chiacchiere. Viceversa, se il Sindaco dimostrasse con un atto dirompente che è diventato maggiorenne, ed ha diritto di pensare e agire secondo la sua sensibilità, potremmo verificare se c’è con lui un minimo comune denominatore.
Secondo alcuni anche nel gruppo di “Insieme per Procida” ci sia una spaccatura in atto tra le varie anime (P.D. e Margherita). Cosa c’è di vero?
Spaccatura? E da dove si evincerebbe, vi risulta qualche dichiarazione pubblica in dissonanza ? Il nostro mondo politico è animato da persone pensanti che dicono ordinariamente la loro, pure sull’azione di leadership. Anche per questo mi piace la sinistra: ci sono innumerevoli filtri da passare prima di commettere un’azione ai danni della comunità. Tra l’altro dalle critiche, anche quelle rivolte alla mia persona, si evince un punto di vista di cui non solo è giusto, ma è utile tenere conto. La nostra politica è un percorso di crescita continua, e si cresce di più in una dinamica dialettica. Questo è un metodo, un valore aggiunto, da noi non ci sarà mai una posizione insindacabile. Si condivide, si prova, si verifica e si migliora.
La sezione del P.D. locale, all’ultimo Congresso, si è espresso contro Renzi ed a favore di Civati. Quali i candidati su cui puntate alle imminenti Europee?
Renzi è il Segretario di partito e il Presidente del Consiglio, quindi è il nostro leader. Per rispetto all’intensità con cui abbiamo vissuto la fase congressuale, oggi lo sosteniamo. Ci siamo riconosciuti in una piattaforma programmatica diversa, e probabilmente in futuro lo faremo ancora, ma siamo rispettosi dell’esito di una manifestazione democratica come le primarie. Quindi sosteniamo con forza il Partito Democratico. I nomi li lasciamo scegliere agli elettori, l’importante è sostenere tutti insieme la “ditta”.

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