Patti di coalizione: con chi e su che cosa?

L'attuale Sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto

Stiamo assistendo in questi giorni a Procida a un movimento febbrile di gruppi e gruppetti di politici locali in azione di allontanamento e di avvicinamento: casacche di colore si sfilano e si infilano svegliando  l’addormentato scenario politico isolano.
Con il collasso del centrodestra dovuto alla netta scissione politica tra il leader storico della destra locale, Luigi Muro, e l’attuale Sindaco Vincenzo Capezzuto, e con la vittoria di Dino Ambrosino, membro del PD locale, nelle primarie del Centrosinistra, il precedente assetto  si è abbastanza sconnesso, e ora si tenta di ricomporne uno nuovo.
Tutti sono convinti che si debba giocare una partita importante ad ogni livello, ma sono venute meno, a quanto pare, le normali regole del gioco.
Si parla esplicitamente, senza vergogna, di patti, di nuove entrate, di fuoriuscite, di espulsioni, di raccordi, di voti, di scambi, e tutto sempre a un livello molto mercantile: tu quanti voti porti? cosa avrò in cambio? un posto in Giunta? un posto alla Regione? mi spetterà almeno una delega? o dovrò solo figurare in lista?
Ma questo, gli esperti lo sanno bene, non è politica, ma solo gioco di mercato o, come qualcuno ironicamente afferma, contrattazione di macelleria: tre fettine di pura destra per un posto in giunta; un chilo di buona sinistra per un avanzamento; pollo ecologico al centro per due nuovi ingressi.
A parte gli scherzi, qui si sta giocando col fuoco, perché la vera politica non nasce nei “pseudomercati” o in “macelleria” ma nei cuori dei veri politici, e chiede onestà, trasparenza, forti idealità, impegno gratuito e senza interessi, senso della giustizia e amore per ogni cittadino, e non per le proprie “ ascensioni”.
Mario Spinetti, Sindaco di Procida negli anni 50, medico chirurgo, a chi gli chiedeva il perché lavorava così tanto , lui rispondeva che un politico deve guadagnarsi da vivere col suo lavoro e non con la politica. Se la politica diventa una fonte di guadagno si corre il pericolo della corruzione, perché “i soldi fanno perdere la vista anche ai ciechi”.
Le nuove alleanza, i patti di coalizione con il futuro candidato a Sindaco, necessari nella fase pre-elettorale, non vanno assolutamente configurati sui voti, sugli scambi, sulle deleghe o sulle contropartite, ma soprattutto sulle procedure politiche da realizzare, sulle risposte da dare alle attese dei cittadini, sulle scelte necessarie per portare l’isola fuori dall’incombente dissesto economico.
Si scende in campo, prima di tutto per ascoltare non tanto se stessi, ma i cittadini, per conoscere i loro reali bisogni e le loro risorse; per aiutare grandi e piccoli a comprendere la storia della propria isola, a  capire come valorizzare il patrimonio culturale ed associativo. E non occorrerà parlare inizialmente neanche  dei programmi, perché essi si fanno e disfanno con regolarità, e spesso diventano carta straccia che non viene neanche usata per far peso nella pattumiera.
Si affronteranno, invece, i temi cruciali. Primo fra tutti, come combattere la corruzione: il principale nemico della vera politica, poi come procedere nelle gare di appalto affinché i lavori non vadano in mano a bande criminali, come aiutare i dirigenti comunali ad assumere in pieno le proprie responsabilità negli atti amministrativi, come far si che un ufficio comunale accolga con cortesia e gentilezza ogni cittadino e provveda a rispondere alle sue giuste richieste, come rendere pubblici tutti gli atti delle società partecipate, come combattere la tentazione del clientelismo politico ecc. ecc.
Perché domani l’impegno primario di un Sindaco e di ogni coalizione politica, sia essa in maggioranza che in minoranza, si incontrerà o scontrerà su questi aspetti fondamentali. E, si badi bene, le due squadre non saranno su campi avversari, uno a destra l’altro a sinistra, ma giocheranno sullo stesso campo con compiti comuni e compiti diversificati, ma nella stessa direzione. I consiglieri (giocatori) del Sindaco saranno 20 e non 13 come comunemente s’intende,  e lui tratterà tutti allo stesso modo, dando agli uni e agli altri compiti ben definiti e precise responsabilità,  e chiederà ad entrambi il resoconto.   
Se un gruppo politico avrà sottoscritto con il candidato Sindaco, nel patto di coalizione  il sacrosanto dovere di combattere  l’infiltrazione criminale nel Comune, (ormai le organizzazioni criminali hanno invaso tutta l’italia quindi il pericolo c’è ed è reale) anche se si troverà in Minoranza, si batterà fortemente in questa direzione e pretenderà massima visibilità di tutti gli atti che hanno preceduto l’assegnazione della gara e quant’altro riterrà opportuno.
Oggi, per esempio, a Procida,  gli occhi sono puntati su Terra Murata, perché,  dopo che il Ministero ha approvato il progetto presentato dalla Giunta Capezzuto, tutti vogliono metterci le mani su per farla risplendere  come in un sogno. E tutti dicono: “per amore dei cittadini, per il bene delle famiglie, per il lavoro futuro dei giovani”. Ma se veramente è per amore dei cittadini,  perché non li sentiamo un po’ questi cittadini. Vediamo se  ci sono risorse locali per gestire questo grande bene. Evitiamo di dare il nostro antico Castello d’Avalos a gente esterna, privandoci per sempre di un bene inestimabile, con forte danno per la nostra economia. Non ripetiamo l’errore politico del porto di Marina Grande.
Un vero candidato Sindaco cercherà di creare un movimento reale di cittadini che possa realmente reperire le risorse per gestire il futuro di questo bene, e inserirà questo impegno per Terra Murata, dopo il punto iniziale sulla corruzione, in ogni patto di coalizione, perché su Terra Murata sono concentrate le avide attenzione di gente esterna all’isola che, con eventuali sordide complicità, intenderanno mettere le mani sull’isola e lasciare a noi isolani solo la raccolta della spazzatura ben divisa in umido, plastica e cartoni.
Come pure  farà sottoscrivere agli alleati l’impegno di promuovere  la nascita cooperative di lavoro per giovani, senza nulla pretendere, neanche un centesimo, con una doverosa postilla: se qualcuno si dovesse arrischiare  a pretendere quel centesimo  egli non esiterà  a denunciarlo alla Magistratura.
Questo è il Sindaco che vorremmo nel futuro e non altri, e vorremmo leggere veri e solidi  intendimenti di procedure politiche in ogni patto di coalizione.

Pasquale Lubrano Lavadera

da Il golfo sabato 7 febbraio 2015



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