Un augurio per la politica procidana

Procida maggio 2015: Raffaele Cananzi con la moglie e Marianna Lubrano Lavadera 
Difendere l'indifendibile è il vizio più grande di certa politica che politica non è, ma solo luogo di affari sottobanco, dove tutto viene nascosto ai cittadini.
A questa politica che non è politica ci si può opporre  soltanto con la legalità più spinta, con la trasparenza di ogni atto, con la disponibilità a mostrare ad ogni cittadino che lo chiede ogni documento, con la lotta al clientelismo perché ogni preferenza a qualcuno sottrae qualcosa agi altri, con un lavoro quotidiano volto solo e sempre a costruire il bene comune, anche se questo necessariamente farà soffrire qualcuno.
Solo nel bene comune c'è il vero bene dei singoli; solo nel rispetto di regole condivise  c'è la vera libertà sociale dove ognuno può essere garantito nei suoi diritti. E questo dovrebbe valere dovunque: nelle grandi città, nei paesi, nelle isole e a Procida. 
Ce lo ricordò Raffaele Cananzi nel maggio 2015, nel suo passaggio per Procida.

Auguro al Sindaco Dino Ambrosino, alla Giunta Municipale, al Consiglio Comunale di proseguire su questa strada, e di creare, per quanto sarà possibile, all'interno del Consiglio Comunale e delle Commissioni  un confronto democratico e costruttivo tra Maggioranza e Minonanza.

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