Lamartine poeta e politico
Alphons de Lamartine giovane in un viaggio in Italia giunge a Procida nel 1811. Era nato a Macon nel 1790. |
Lamartine non è stato
solo il grande poeta romantico delle Meditazioni.
Egli, dopo il grande successo letterario come poeta, intraprese la carriera
politica perché da monarchico aveva
colto la svolta storica dei tre principi della rivoluzione francese, li
aveva assimilati e si era buttato nell’agone politico, prima come Sindaco e poi
come membro del Parlamento, per difendere i diritti dei poveri, dell’infanzia e
per combattere l’idea della guerra come
risoluzione dei conflitti tra gli stati. Inoltre grande fu la sua
battaglia politicaper combattere la pena
di morte che egli riteneva assurda.
Lamartine a 30 anni sposa Marianne Birch |
Nel 1848, poi, fu l’ispiratore della seconda rivoluzione
francese e Ministro degli Esteri nella breve
Seconda Repubblica. Esperienza soffocata dal populismo nascente che capovolse il nuovo
assetto e volle la restaurazione
dell’Impero napoleonico.
Lamartine sconfitto e amareggiato
lasciò la politica e si dedicò esclusivamente alla scrittura e in quegli
anni scrisse Graziella. Un piccolo romanzo in cui riviveva l’esperienza di un
viaggio in Italia agli inizi dell’800 con approdo a Procida. Il romanzo ebbe un
successo strepitoso in Francia e in Europa e fece conoscere a molti il nome di
Procida. Da quel momento numerosi francesi si avventurarono nell’isola per
respirare l’atmosfera di cui avevano colto la bellezza nelle pagine di
Lamartine.
Quando Elsa
Morante sbarcò a Procida nel 1954 vi trovò infatti molti turisti francesi, tra i quali la famosa
traduttrice Juliette Bertrand che aveva preso dimora stabile nell'isola.
La prima edizione Garzanti di Graziella tra i grandi libri in copertina il dipinto "Artista di strada a Procida" di P. Bonirole 1840 |
Nel 1960 poi, il marito della Morante, Alberto Moravia, inviato speciale a Procida per un articolo da pubblicare su Le vie d’Italia, volle titolarlo L’isola di Graziella, nonostante la moglie avesse già scritto e pubblicato con successo L’isola di Arturo.
Va ancora detto che
qualche anno prima, nel 1948, la UTET aveva pubblicato in Italia i Discorsi Politici di Lamartine, in quanto nella nascente repubblica
italiana non c’era ancora molta letteratura democratica e quel testo venne
letto con grande interesse dai nostri
politici i che si avventuravano a gettare le basi della democrazia
repubblicana.
Lamartine visse gli ultimi anni in grande povertà. Muore a Parigi nel 1869 |
Con i Discorsi Politici ritornò nelle
librerie anche Graziella che visse
una nuova stagione di successo, tanto che la Garzanti lo inserì tra “I grandi libri”, con un’accurata traduzione
di Caterina D’Agostino e con un’ampia
nota storica. Si capiva in maniera nuova che quel piccolo romanzo si
caratterizzava, nel suo esplicito simbolismo, come un inno alle classi umili della società e ai
valori democratici della nuova
Repubblica.
Pasquale Lubrano
Lavadera.
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