Uno sguardo sulla realtà politica, ambientale e culturale dell'isola di Procida
Juliette Bertrand a Procida
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JULIETTE BERTREND NEL 1961 SULLA LOGGIA A PIZZAGO
La straordinaria avventura italiana nell'isola di Procida della più famosa traduttricer francese rivive nel romanzo RITROVARCI NELLA BRASSERIE LIPP (edizioni IOD) di Pasquale Lubrano Lavadera.
Una delle più belle poesie del romanticismo francese Alphonse de Lamartine (1790 - 1869) IL LAGO Così, sempre sospinti a sponde nuove e rare e nella notte eterna tratti senza ritorno, nell’oceano del tempo potremo mai gettare l’ àncora un solo giorno? O lago! Ha terminato l’anno appena il suo volo e a quei flutti che lei rivedere sperava, torno a sedermi, guarda! su questa pietra, solo, dove anche lei posava! Muggivi allora sotto queste rocce profonde schiantandoti così, sui fianchi flagellati, così gettava il vento le schiumose tue onde su quei piedi adorati. Una sera, in silenzio vogavamo, ricordi? Sotto il cielo, e sull’acque s’udiva il ritmo lento dei remi che infrangevano, coi loro tonfi sordi, dell’onde tue il concento. D’un tratto, al mondo ignoti, sorsero degli accenti che attutirono gli echi della sponda incantata e la voce a me cara ( tacquero i flutti attenti ) così parlò, ispirata: “ Propizie ore, fermatevi!
Corrado pani e Ilaria Occhini rispettivamente Alphonse e Graziella Si prova una scena con i due attori Nel 1961 la RAI mandvaa in onda lo sceneggiato Graziella dal romanzo omonimo di Lamartine. Ilaria Occhini è Graziella, Corrado Pani è il giovane Alphonse. Il romanzo venne interamente girato negli studi della RAI con scenari dipinti. Una rappresentazione essenzialmente teatrale che si avvalse anche della messa in scena di un'opera lirica tratta dal romanzo di Lamartine. Predominava la fedeltà al linguaggio poetico di pagine simboliche e ricche di pathos e lo sceneggiato raccolse un buon successo di pubblico e diffuse il nome di Procida nell'intera Italia Procida ritornò ad essere protagonista in questa storia che a distanza di oltre cento anni ancora manteneva intatta la sua forza evocativa di sentimenti durevoli e capaci di commuovere. Ilaria Occhini fu straordinaria nella sua dolcezza espressiva e struggente nel rivivere quel sentimento d'amore prov
Il Comandante Nicola Scotto di Carlo sul Bannock Tra le grandi Storie della cultura procidana va ricordata la vicenda della nave oceonografica Bannock, Rivolgiamo alcune domande al Comandate Nicola Scotto di Carlo che ha guidato il Bannock per molti anni. Comandante Scotto, si fa oggi un gran parlare della triste sorta della nave Bannock della quale si è discusso a lungo, anche nel passato in Consiglio Comunale con posizioni distanti tra Maggioranza è Minoranza. Sappiamo che lei è stato alla guida di questa gloriosa nave fin dall’inizio. Ci può dire qualcosa della storia di questa nave? BANNOCK è il nome di un capo tribù indiano che viveva nel sud dello Stato americano dell’ IDAHO. Esso divenne anche il nome di una nave americana la cui costruzione ebbe inizio il 3 agosto 1942 a Charleston presso i cantieri navali Charleston per la Shipbuilding & . Drydock CO. e varata nel Gennaio 1943. Dal 1943 tale nave fu utilizzata in operazione di rimorchio lungo l
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