L'isola ecologica a Pizzago - I cittadini insorgono
Diciamo subito che località
Pizzago, uno dei posti più belli dell’isola, da tempo sembra essere oggetto di “distrazioni”
da parte delle civiche amministrazioni. Nel passato, già negli anni 90,
l’incuria e l’incivile discarica a cielo aperto di materiali di risulta ha sommerso buona parte dell’angolo delle
“Fontanelle”, angolo di incomparabile bellezza, meta obbligata di turisti e
procidani alla ricerca di pace e serenità.
Inoltre gli Amministratori, con
una scelta molto discutibile, hanno riaperto al traffico di auto e motorini il
Belvedere sulla Chiaia, uno dei posti più straordinario dell’isola, da tempo
isola pedonale: unico posto dove era possibile godere le bellezze naturali
lontani da smog e rumori.
E dal 2005 è arrivata anche l’isola
ecologica, piazzata propria al centro di questo piccolo paradiso per
trasformarlo definitivamente in inferno, inferno di odori, di traffico e di
inquinamento.
Di fronte a tale ultima
incresciosa desisione, i cittadini del
posto, fin dal settembre 2005 hanno
prodotto un ricorso al TAR per
l’annullamento dell’ordinanza del Sindaco che istituiva, in maniera temporanea, l’isola ecologica sui terreni
della Signora Carmela Schiano di Colella Lavina, per i quali viene pagato un
affitto congruo ogni anno.
L’ordinanza autorizzava a
utilizzare l’area per le operazioni
di trasferimento dei rifiuti solidi urbani,
nonché la sosta dei compattatori e cassoni a condizione che i rifiuti non
abbiano a toccare il suolo e avviando il processo di adeguamento del nuovo
sito, predisponendo gli adempimenti previsti dalla legge.
I cittadini hanno cercato subito
di reagire a tale disposizione, richiamando il pregio ambientale e storico
dell’area, una delle poche aree non scempiate ancora dall’abusivismo, posta a
monte della punta di Pizzago con vista, da un lato, sulla Corricella,
dall’altro lato, su Capri e sulla storica “Villa Lavina”. In particolare dal
punto di vista storico l’area conserva un valore particolare, in quanto essa
faceva parte delle terre di “Villa Lavina”,
antico casino di caccia borbonico, e proprio sul punto dove oggi è situato
l’ingresso dell’isola ecologica esisteva un sedile in muratura dove il re ed il
suo seguito attendevano i fagiani messi in movimento da battitori sparsi in
tutta la vasta area della villa.
I cittadini però non hanno
trascurato di ricordare che l’area è sottoposta a vincolo paesaggistico ed è
prevista per essa solo la destinazione agricola.
Ma lì dove i cittadini si sono
allarmati è sulle modalità di realizzazione dell’impianto sottoposto al parere vinvolante dell’ARPAC.
E l’ARPAC ha infatti chiesto a
norma di legge, l’impermeabilizzazione del suolo, un adeguato sistema di pendenze al fine di consentire la
corretta regimentazione degli eventuali colaticci e delle acque di lavaggio
piazzati in apposita vasca, l’istallazione di un adeguato sistema antincendio e un piano antincendio di primo intervento,
nonché altri “paletti” in fase gestionale: evitare lo stoccaggio dei rifiuti al
di fuori dei cassoni e coprire gli stessi al fine di evitare l’interazione col
vento, effettuare periodicamente le operazioni di prelievo del rifiuto liquido
contenuto nella vasca e avviarlo a smaltimento, limitare la dispersione di
polveri nell’ambiente, installare un opportuno sistema di deodorizzazione per
attenuare le esalazioni maleodoranti, sistemare pannelli fonoassorbenti per
attenuare i rumori prodotti, effettuare periodicamente operazioni di
disinfestazione e disinfezione del sito. Richieste non portate ancora a
completamento.
Dopo un’estate di inferno in cui
di notte i camion hanno scaricato di tutto, nel settembre scorso i cittadini
sono scattati nuovamente in allarme ed hanno incontrato l’attuale Sindaco per
esporre la loro indignazione per un fatto che non ha precedenti. Il Sindaco li
ha ascoltati attentamente e ha promesso loro che avrebbe cercato di risolvere
il problema.
La storia futura ci dirà se questa controversa vicenda
dell’isola ecologica a Pizzago, angolo di paradiso nella piccola isola di Procida,
cominciata nel 2004, avrà avuto un buon
esito o meno.
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