"La mascalzonata"
E’ sotto gli occhi di tutti la grave situazione politica a cui l’attuale legge
elettorale ci ha portati. Ma l’aspetto più grave è che mai una parola di
condanna di tale legge si è levata dai partiti con forza. “Solo il Partito Democratico ha presentato a
suo tempo una proposta di modifica che tenesse conto della volontà dell’elettorato
espressa nel referendum… Vale la pena di ricordare che la volontà popolare
espressa nel referendum del 18 aprile 1993, al quale partecipò il 77% degli
aventi diritto e nel quale l’82% dei votanti decise di introdurre un sistema
elettorale maggioritario. Tuttavia, in disprezzo di tale volontà popolare, fu
ideata l’attuale legge elettorale N. 270
del 21 dicembre 2005, una mascalzonata di cui erano coscienti per primi i suoi
autori, che ha, tra i suoi effetti principali, quello di mettere nelle mani dei
capi dei partiti italiani il potere di scegliere la composizione delle camere,
in palese violazione dei diritti civili e politici dei cittadini e svilendo in
tal modo la figura del parlamentare.Da allora si può diventare deputati e
senatori non più per scelta del popolo, ma per cooptazione dall’alto. E’
evidente che in questo modo, l’ingresso in Parlamento può venire determinato
non tanto dalla capacità personale e politica, né dal consenso, ma
dall’atteggiamento opportunista e servile nei confronti di un gruppo di potere.
Questo spiega la facile disponibilità, che abbiamo constatato in una parte dei
parlamentari, a cambiare casacca in presenza di un vantaggio personale.”[1]
Gli episodi di corruzione con larghe
elargizioni di denaro, di cui sono pieni i giornali di queste ultime settimane,
rappresentano l’epilogo più devastante e tragico.
Purtroppo, anche la società civile non ha
capito subito la mascalzonata operata dai nostri legislatori, e solo oggi
prende coscienza della gravità della situazione. Sarebbe, pertanto, più che mai
opportuna una mobilitazione dei cittadini, per chiedere l’annullamento immediato
della legge 270/2005, che ha di fatto vanificato il senso più profondo del
suffragio universale, mettendo in pericolo l’intero sistema democratico.
[1] Antonio Maria Baggio, Le
due Italie. Mappa per un percorso verso le elezioni politiche”, Nuova Umanità,
204, 2012
[1] Antonio Maria Baggio, Le
due Italie. Mappa per un percorso verso le elezioni politiche”, Nuova Umanità,
204, 2012
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