Neanche un giorno di lezione in un'aula sputazzata



L'Istituto Nautico di Procida a Marina Grande

Come genitore del Consiglio di Istituto dell’Istituto Nautico chiesi ai docenti di far qualcosa per arginare la deriva scenografica in aule deteriorate da disegni e frasi oscene sui muri, sedie rotte, porte sfasciate, banchi in rovina. Un docente mi rispose: Sono i ragazzi che hanno ridotto in queste condizioni la scuola; la migliore punizione è quella di lasciarli lavorare nel degrado che hanno creato.
Venivo dall’esperienza della scuola media dove la Preside Maria Michela Di Costanzo, vista la deplorevole situazione nei bagni e nelle aule,  indicò come primo obiettivo educativo della nostra programmazione “la cura di se stessi e quella dell’ambiente scolastico”. E riuscì in pochi anni ad avere bagni puliti, porte ricostruite, ambiente scolastico semplice ma bello.
Da allora ho sempre pensato che la bellezza sia essenziale per avere una buona scuola.
Una comunità educante che non cura questo aspetto ha senz’altro gravi responsabilità nella piena maturazione dei futuri cittadini.
Per la formazione del carattere dei bambini e dei giovani dovremmo usare spazi e luoghi belli, e invece vediamo i nostri studenti confinati in edifici  posti in luoghi straordinari ma sempre meno curati, spesso in un vero stato di degrado. Non so come si possa insegnare Socrate, Pitagora, Astronomia, Diritto e Leopardi in luoghi brutti e trasandati.
Chi lavora nelle scuole sa che le aule, le pareti, i giardini parlano e insegnano, sono colleghi parlanti linguaggi non verbali, ma vivi come i nostri…Se pochi minuti dopo aver letto Leopardi, cercando di far vivere e sperimentare qualcosa del mistero della poesia, gli studenti fanno ricreazione in luoghi sciatti e degradati, quell’esercizio di libertà e di verità si disperde. Se le aule sono arredate alla men peggio nello squallore, se i bagni raccolgono sudiciume mentale e fisico, se gli spazi verdi sono abbandonati… tutto quello che abbiamo cercato di trasmettere si disperde e dobbiamo ogni giorno ripartire  da zero o quasi.
Inoltre, e qui il discorso si fa delicato, se il corpo docente, nel suo insieme, non sente di dar valore al decoro ambientale della scuola, all’armonia e alla bellezza degli spazi educativi in cui si lavora, quella scuola prima o poi precipiterà nel baratro, in quanto gli studenti raccolgono sempre negativamente l’inconscio e deleterio messaggio di indifferenza che trapela dalla poca cura dell’ambiente scolastico da parte dei docenti.
Ogni studente ha un estremo bisogno di bellezza come ha bisogno di aria per espirare, acqua e cibo per vivere; ha bisogno quindi di un ambiente scolastico armonioso che sia rispettoso, che sia degno di ciascuno di loro. Neanche un giorno di lezione in un’aula sgangherata, sporca, imbrattata, sputazzata.  Non c’è scuola buona che non sia anche bella.

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Commenti

  1. Quando non si ha nulla da scrivere si cade nell'errore dello scoop a tutti i costi.
    Denigrare l'Istituto Nautico di Procida è come denigrare la propria casa. Se chi scrive è stato tanti anni nella scuola dovrebbe sapere che soprattutto chi ci lavora vorrebbe l'Istituto bello, pulito e perfettamente arredato, ma (c'è sempre un ma quando si fanno affermazioni così scontate)dovrebbe anche sapere che non dipende ne dai docenti ne dal Dirigente la manutenzione degli immobili scolastici, bensì dalla Provincia. E' come se andando all'Ufficio Postale e notandolo alquanto malandato ne dessimo la colpa agli impiegati.Ovviamente presso l'Amm.ne Prov.le la scuola può avanzare solo richieste alle quali segue la classica risposta "c'è chi sta peggio di voi, dovete aspettare". Comunque, per la cronaca, è di pochi giorni la delibera con cui sono stati assegnati all'Istituto Superiore di Procida Euro 700.000,00 per manutenzione dei plessi. Altrettanti sono stati reperiti attraverso i Fondi Strutturali Europei. Non ci vantiamo per questo, abbiamo fatto il nostro dovere, per quanto ci competeva, che dopo un certo tempo ha dato i suoi frutti. Il resto è solo mera retorica. Gino Maiorano.

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  2. Egregio Gino Maiorano
    io non ho voluto denigrare la realtà attuale dell'Istituto Nautico. Ho fatto solo un riferimento ad un episodio accaduto a me personalnmente quando ero nel consiglio d'Istituto come genitore, per sottolineare il fatto che ci sono purtroppo ancora chi nella scuola non ha a cuore questo aspetto. Il commento a quell'episodio è di carattere generale e si riferiva alla scuola in genere.Purtroppo sono molte le scuole che lasciano correre su questo aspetto. Oggi la realtà ambientale dell'Istitruto Nautico di Procida è molto migliorata rispetto ad ieri. Distinti saluti Pasquale Lubrano Lavadera

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