Incontro con Maria Macchiavelli," Graziella" 1950
Ci sono comportamenti che non passano di
moda
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Maria Macchiavelli con il marito e i due figli negli anni 50 |
Mi sono recata a casa della signora Maria Macchiavelli Barone che fu
eletta Graziella nel lontano 1950. Lei è molto felice di rispondere alle mie
domande e ricordare così quegli anni lontani.
Aveva allora solo 19 anni e non aveva mai
letto il romanzo di Lamartine anche se ne conosceva la storia. “Fui
premiata dal Sindaco di allora, il Professore Antonio Ambrosino… Ricordo
ancora l’emozione di quel momento. Essendo io molto timida e riservata mi
sentivo impacciata.”
Ma fu una bella esperienza?
Sen’altro, un esperienza che non dimenticherò più. Quei due giorni
rappresentarono per me una grande festa. Dopo che fui eletta mi offrirono un
gustoso pranzo, insieme a tutte le altre partecipanti, giù alla Caravella (oggi Conchiglia ndr) sulla
spiaggia della Chiaia. Ci divertimmo molto con semplicità e senza strafare.
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Maria nel costume procidano il giorno dell'elezione a" Graziella" |
Raccontaci
qualcosa della tua adolescenza?
Avevo un sogno, continuare dopo le medie gli studi e diventare
ostetrica. Mio padre approvò quel mio desiderio ed io toccai il cielo con un
dito. Finite le medie a Procida ci recammo a Napoli per l’iscrizione ai corsi.
Purtroppo non mi accettarono perché non avevo compiuto il sedicesimo anno di
età. Ricordo la delusione forte di quel momento: avevamo anche già pagato le
tasse scolastiche previste. Allora mio padre disse:andrai al Nautico, ma anche
lì feci un buco nell’acqua. Era il 1946 o 1947 e in quegli anni le donne non
erano ammesse all’Istituto Nautico. Ci rimasi molto male, ma poco dopo mi
fidanzai e non ci pensai più.
Quali sono i valori che
conservi e che vorresti trasmettere ai giovani
di oggi.
Sono i valori che ho ricevuto dalla mia famiglia: fare del bene agli altri,
essere riservata e sincera.
Penso di essere ancora oggi così,
anche se qualcuno scambia la mia riservatezza per superbia, ma io
non mi vanto mai di quello che ho e di quello che faccio. Ho cercato di
trasmettere, con l’aiuto di mio marito, questi valori ai miei figli, con la
coscienza che solo così si può costruire una famiglia unita e si può portare un
po’ di pace intorno a noi.
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Maria col marito e un nipotino oggi. |
Sono passati molti anni da allora e molte
cose sono cambiate nella società. Se
tu volessi dire un’ultima parola ai giovani di oggi, cosa diresti?
Direi semplicemente di comportarsi bene e con serietà. Sono
comportamenti che non passano di moda. Io non approvo sempre certe situazioni di oggi. Penso che alcune
volte ci vorrebbe un freno.
Vorrei che tutti i giovani
capissero l’importanza dello studio e di una buona educazione, che per me
consiste essenzialmente nell’essere umili e rispettare gli altri.
Anna Rosaria Meglio
Blog Espressioni procidane a cura dell'Associazione Culturale Isola di Graziella
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