"Maledetto" o "benedetto" altoparlante?
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Procida: Casa storica del 600 in via Pizzago |
La stagione estiva che
ci lasciamo alle spalle, a giudicare dal cartellone delle iniziative, sembra
aver esposto in bella mostra tutte le energie isolane dedite all'arte, alla
cultura, alla gastronomia, alle discoteche, e quant’altro la fantasia ha messo
in atto, il tutto però condito da un
ossessionante e patetico altoparlante che supplicava continuamente i cittadini
alla partecipazione.
Spesso in una giornata
anche due o tre eventi urlati più volte: “Questa sera, alle ore x, nella piazza
y, grande manifestazione di z, tutti i cittadini sono invitati…”
Questo ricorrere all’altoparlante
è diventata un’abitudine e sembra che non se ne possa fare a meno.
A noi sembra invece un’anomalia
di Procida che rivela l’incapacità di passare le notizie in modo corretto e
attraverso canali più adegauati.
Da quanto ci risulta, in
nessun paese si verifica questo ossessivo e disturbante metodo pubblicitario. Disturbante
perché, lo sappiamo bene, secondo il
codice stradale, neanche il clacson potremmo usare nei centri abitati, e poi
permettiamo all’altoparlante, che è molto più del clacson, di urlare questa o
quella notizia disturbando la quiete pubblica per intere giornate.
Immaginate un po’ cosa
accadrebbe se tutti gli operatori culturali e commerciali, in estate, volessero
far passare l’altoparlante per promuovere le loro attività; saremmo coperti da
mattina a sera da uno strombazzamento acustico deleterio e inquinante e tra l’altro
poco efficace.
L’altoparlante, moderna
attualizzazione del vecchio banditore di notizie, dal nostro punto di vista, dovrebbe essere
usato solo per motivi di sicurezza e per avvisare la popolazione in casi di
estrema necessità: la mancanza dell’acqua, l’interruzione di una strada per
lavori, la chiusura improvvisa di una scuola , un manifestazione di protesta
con blocco di strade e servizi pubblici ecc.
Inoltre, per gli eventi
culturali sappiamo tutti che essi sono frutto di una lunga preparazione che
devono prevedere i modi e i tempi per la pubblicizzazione, coinvolgendo in un
rapporto vivo e diretto le persone che vi lavorano all’attuazione e i possibili
fruitori di essi. E’ l’interesse vivo e stimolante per quel particolare evento
che muoverà i cuori e le menti e portè
Ci chiediamo come mai
per il Venerdì Santo e per la Sagra del
Mare non sono mai occorsi gli altoparlanti? eppure sono gli eventi più
radicati e seguiti dalla nostra gente. Perché?
I motivi sono tanti.
Sicuramente c’è dietro quei due momenti un forte coinvolgimento emotivo e culturale
della popolazione. Ossia un sentirsi protagonisti, messi al centro di quell’evento.
Ma ci sono voluti decenni e secoli perché questo avvenisse. La costanza ha
premiato ed ha radicato quegli eventi nella vita e nel costume dei cittadini.
L’uso indiscriminato
dell’altoparlante rivela oggi, spesso, anche la debolezza dell’evento, l’incapacità
operativa, la poca forza di coinvolgimento delle persone in itinere. E quasi
sempre senza buoni risultati.
Infatti, l’abbiamo
sperimentato nel passato anche noi quando, alcune volte, abbiamo fatto uso di
questo altoparlante. Si potevano contare sulle dite di una mano le persone che
erano accorse per aver sentito la notizia dal passaggio dell’altoparlante sulla
strada.
Intanto per gli eventi
commerciali occorrono apposite bacheche dove pagando l’opportuna tariffa ogni
esercente può promuove le proprie attività. Inoltre nessuno vieterà a tali
esercizi di distribuire materiale pubblicitario, depliant, volantini e quant’altro
si riterrà necessario.
Per le manifestazioni
culturali, invece, occorrerebbe una attenta pianificazione.
Le associazioni, coordinate tra loro, potrebbero pubblicare un
fascicoletto, con la presentazione e le date degli eventi, da distribuire nell’isola,
lasciandolo negli esercizi commerciali e stabilmente nell’Ufficio turistico
comunale, il quale provvederà sempre ad informare tutti gli ospiti e i turisti
dell’isola.
Ne siamo convinti: i
processi culturali e artistici non hanno bisogno di altoparlanti ma di un’attenta
cura nella preparazione e di un efficace processo di pubblicizzazione che passi
per i rapporti personali e per il coinvolgimento diretto delle persone.
a cura dell'Associazione Culturale Isola di Graziella
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