Politica a Procida: Uscire dalla gabbia

Vincenzo Capezzuto Sindaco di Procida
La Maggioranza di Centro Destra che amministra il Comune di Procida, se vuole portare l'isola fuori dal guado, deve saper amministrare anche con gli occhi degli altri, deve tener conto soprattutto della Minoranza politica e non escluderla a priori. Logicamente  il Sindaco, i membri della Giunta, i Consiglieri di Maggioranza devono fare uno sforzo immenso perché tra i cittadini ci sono forti divisioni: guelfi contro ghibellini, bianchi contro neri, statalisti contro liberisti ecc. ecc. ecc. e spesso si gode nel vedere le parti combattersi  senza esclusioni di colpi.
Inoltre Capezzuto e la sua Giunta non devono sentirsi superiori alla Minoranza e nello stesso tempo la Minoranza non deve sentirsi migliore della Maggioranza. Questo perché il sentirsi superiori  o migliori finisce inevitabilmente  per creare isolamento e costringe " ciascuna delle due parti a vivere esclusivamente  nella propria gabbia e a guardare in cagnesco l'avversario che si agita nella gabbia accanto alla sua".
Solo cooperando potrebbero tutti uscire dall'isolamento e affrontare liberamente la realtà sociale procidana molto disgregata e segnata da terribili giudizi  e da divisioni profonde.
I nostri  politici inoltre dovrebbero evitare di rispondere colpo su colpo alle illazioni e alle critiche, restando così imprigionati  in dispute che non producono  niente di buono. 
Il vero leader politico, in qualunque posizione egli si trova, deve mostrare distacco rispetto alla montagna di chiacchiere, pettegolezzi e inciuci che, purtroppo, circondano  la vita politica.
E quando riterrà necessario rispondere con una propria dichiarazione politica, essa deve essere imbastita  sui fatti e non sui giudizi alle persone o alle parti avverse. 
A riguardo conforta quanto dice Luciano Violante nel suo ultimo libro "Governare" (Edizioni San Paolo): "Mantenere un certo distacco rispetto al fluire dei messaggi per poter essere sempre concentrati sulle cose più importanti. Inoltre concentrare le propie dichiarazioni sui fatti e non sui giudizi...Con i giudizi si costruiscono grovigli di accuse, invettive, denigrazioni dalla quale esce vincitore che ha lanciato l'accusa più volgare...Essere classe dirigente non è un privilegio, è una responsabilità. Non è possibile superare le fratture nella società se la politica non diventa capace di superare le sue lacerazioni; non è possibile invocare unità usando parole di divisione; non è possibile progredire sulla strada della democrazia senza riconoscere il valore dell'altro."
E Procida ha più che mai bisogno di politici che abbiano questo atteggiamento, prima di tutto nel Consiglio Comunale, nelle commissioni, nell'affrontare problemi gravi che  affliggono l'isola. 
Noi speriamo che i giovani che si affacceranno alla politica sappiano portare un profondo cambiamento in qualunque parte essi decideranno di militare.

a cura dell'Associazione culturale Isola di Graziella

Commenti

Post popolari in questo blog

"Il Lago" di Alphonse de Lamartine

PROCIDA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA: nel 1961 la RAI trasmetteva lo sceneggiato GRAZIELLA dal romanzo di Lamartine

STORIA DI PROCIDA : Don Michele Ambrosino e la Fiera del Libro