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L'incontro con Raffaele Cananzi presso I giardini di Elsa |
Invitato da “La
Procida che vorrei” il costituzionalista Raffaele Cananzi, già parlamentare
nella prima stagione dell’Ulivo, per presentare il suo interessante libro “Riflessioni
di un cristiano” (Edizioni AVE), ha offerto molte indicazioni politiche
concrete a quanti s’erano impegnati a
costruire un’alternativa alla compagine amministrativa che guidava l’isola da
oltre venti anni.
Tra l’altro egli ha richiamato la responsabilità, nel momento
della scelta elettorale, dei cittadini ai quali “spetta scegliere non chi è
stato capace di costruire con lui un
rapporto clientelare, ma chi per curriculum personale e per testimonianza
civile e sociale, viene giudicato più idoneo a svolgere un compito pubblico
nell’interesse della collettività”. Ha inoltre aggiunto: “Chi sceglie di fare il politico per professione dovrebbe essere
scartato in principio, perché dopo due mandati, in linea di massima, in
politica si è già dato tutto il buono di cui si è capaci, per cui bisognerebbe che per legge fosse vietata la prosecuzione
con un terzo mandato. E il politico che fa della politica una professione finirà
sempre col mettere il proprio interesse avanti
a quello comune, perché la sua permanenza
in politica verrà prima di ogni altra istanza pubblica.”
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Raffaele Cananzi accolto da Dino Ambrosino e amici |
Parole forti che sono state recepite da tutti i componenti
della lista “La Procida che vorrei” e comunicate con convinzione al popolo
durante i dibattiti e gli incontri
pubblici. E il popolo, almeno nella sua maggioranza relativa, lo ha capito; ha
capito che ormai chi ci aveva governato da oltre venti anni doveva lasciare per vari motivi quell’incarico, ed ha avuto il coraggio di dare fiducia a questi
giovani politici, onesti lavoratori, che non hanno alcuna intenzione di sfruttare l’incarico
di responsabilità che è stato loro affidato per interessi personali, né farne la loro professione.
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Un altro momento dell'incontro
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