Procida: traffico di terra e traffico di mare

Procida: spiaggia della Chiaia aggredita dai motoscafi

Procida: Via SS. Annunziata  assediata dagli atomezzi
E' pura follia pensare che a Procida, in stradine di 3 metri di larghezza, debbano passare camion e tant'altro  con difficoltà enormi per chi cammina a piedi. Oppure che in baie balneabili come la Chiaia, la spiaggia del Cannone a Marina Grande, nelle spiagge di Ciraccio e al Pozzo vecchio,  ci siano nei giorni festivi assembramenti di motoscafi che  creano inquinamento ambientale a scapito della sicurezza, della salute dei bagnanti e della salute del mare. Il parco di Nettuno fu varato proprio per difendere le nostre baie da assembramenti selvaggi. 
Procida non può restare prigioniera del traffico nelle nostre strade e dei motoscafi nel nostro mare. Né si può tollerare che le auto e i motorini scorazzino indisturbati a tutte le ore. Per un elementare criterio di giustizia ci dovranno essere, in una giornata, intervalli orari  per la circolazione degli autoveicoli e intervalli per i pedoni, fermo restante la mobilità pubblica, oggi enormemente migliorata con le circolari ad intervalli più ravvicinati. 
Non possiamo far diversamente, se non vogliamo essere imprigionati ed asfissiati dal traffico stradale. 
Nelle baie balneabili, invece, per le norme del Parco di Nettuno, dovrebbero essere molto limitate le presenze di motoscafi, che ormai ci aggrediscono in barba a tutte le nome vigenti. 
Noi speriamo che la Giunta Ambrosino, sensibile all'ambiente e alla sua difesa, che ha già dato segnali in questa direzione  con il nuovo piano dei pullman,  e con l'istituzione di alcune fascie orarie pedonali, sappia vigilare e decidere per la nostra incolumità e per la nostra salute nelle spiagge.

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