Avevamo tutti sperato nel Parco di Nettuno
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Procida 5 agosto 2018, assedio dei motoscafi nella baia della Chiaia |
Dieci anni fa, con l'entrata in vigore del Parco marino di Nettuno tra le isole di Ischia e Procida, avevamo tutti sperato nella fine degli assedi stagionali dei motoscafi i quali indisturbati prendevano possesso delle nostre baie balneabili. Invece anche quest'anno si è ripetuto l'assedio in maniera ancora più devastante rispetto agli altri anni, in particolare nella baia procidana della Chiaia, a Ciraccio, nella baia del Postino e nella baia delle Grotte a Marina Grande.
Inoltre, essendo comunque lo specchio d'acqua limitato, la ressa ha spinto molti motoscafi ad avvicinarsi alla spiaggia, per cui sono partite allarmate richieste alla Capitaneria, la quale è intervenuta e speriamo che abbia riscontrato molte infrazioni e preso gli opportuni e legali provvedimenti.
Ma basta questo? No, occorre un impegno forte e deciso da parte delle Istituzioni preposte all'attuazione del Parco e alla regolamentazione delle soste nelle baie balneabili, affinché la legge nazionale che ha istituito il Parco venga rispettata.
Chiediamo per questo alle Associazioni ambientalistiche di avere più a cuore questo grave problema.
Oggi purtroppo il Parco di Nettuno sembra essere diventato il Parco di Nessuno in cui ogni motoscafo con estrema libertà pensa di fare quello che vuole, senza pagare una lira e con notevole danno alle acque, al fondo marino e non ultimo alla salute dei bagnanti.
Grossi motoscafi sono restati ancorati nella Chiaia anche per settimane intere, come se fossero a casa propria.
La legge questo non lo prevede assolutamente. Noi chiederemo al nostro Sindaco di porre una interregazione alla Presidenza della Regione.
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