ROSSELLA LAURO, AMMINISTRARE CON RESPONSABILITA' IMPEGNO E SACRIFICIO PER IL BENE DELL'ISOLA
"Amministrare con
responsabilità, impegno e sacrificio…per il bene dell'isola."
Intervista
a Rossella Lauro
Assessore ai lavori
pubblici alla comunicazione e alle politiche giovanili
Quando Rossella Lauro, nel giugno 2015 ebbe dal Sindaco Dino Ambrosino la
delega ai lavori pubblici, molti rimasero sorpresi e dubbiosi. Mai una donna
giovanissima s'era occupata di un assessorato così impegnativo e non facile, in
un ufficio tecnico sovraccarico di lavoro, con lavori pubblici finanziati e in
bilico, con altri da ultimare e con i problemi del condono. Certamente cadere
in un cantiere aperto così complesso era una sfida ardua. Per di più le
venivano affidate altre due deleghe non meno importanti come quella delle
politiche giovanili e della comunicazione, in genere sottovalutate e ritenute
solitamente "minori" ma non per Rossella Lauro. Il tutto in un comune
ufficialmente dichiarato in "predissesto" dai precedenti
amministratori, con le casse vuote, con debiti spaventosi e con gli uffici
sguarniti di personale e nell'impossibilità di ricostruire l'organico comunale.
Ebbene Rossella Lauro ha
portata avanti le sue deleghe fino ad oggi senza indietreggiare di un millimetro,
impegnata su tutti i fronti con tenacia, forza e caparbia volontà di dare tutta
se stessa per Procida e i suoi abitanti. Un lavoro immane, poderoso, sfibrante
che chiunque avrebbe rimesso nelle mani del Sindaco.
Diamo ora a lei la parola,
perché Rossella Lauro, nella prossima tornata elettorale, si ripresenta davanti
al popolo procidani per consegnargli
quanto ha realizzato e chiedergli la
possibilità di continuare ad amministrare l'isola.
D. Quale è stata la tua
prima reazione quando, nel 2015, ti sono state consegnate le deleghe? Non ti
sei spaventata di fronte ad un impegno così gravoso?
R. Quando ci si propone
come Amministratore non lo si fa a cuor
leggero. Se il popolo ti dà fiducia, sei consapevole di doverti assumere delle
responsabilità, che significa impegno, sacrificio, sapendo che non tutto sarà
facile. Ebbene, posso dire con grande sincerità che, sia quando sono stata
eletta sia quando mi sono state conferite le deleghe ho sentito fortemente che
non potevo tradire chi mi aveva dato fiducia, e dovevo cercare di attuare con
responsabilità quanto avevo affermato in campagna elettorale…Era come
realizzare un sogno ed ho quindi dovuto fare una seconda scelta e dedicarmi
all’azione amministrativa totalmente. Certamente non potevo inventarmi le
competenze necessarie dall'oggi al domani, per cui ho innanzitutto cercato
percorsi formativi che mi dessero strumenti e conoscenze indispensabili per rivestire quel ruolo. Solo
successivamente ho capito che lo studio e il continuo aggiornamento su una
materia così tecnica mi avrebbero accompagnata durante tutto il percorso. Non
bastava lo sforzo iniziale. Se volevo servire il popolo procidano dovevo
lavorare giorno e notte, e senza pretendere mai niente di personale. Questo
atteggiamento mi ha permesso di entrare
in una materia intricata e sempre in evoluzione e apportare modifiche
sostanziali lì dove era possibile. Ne dico solo una per tutte: in soli 5 anni il nuovo codice degli appalti
per tutti i lavori pubblici, materia delicatissima dietro le cui norme si
possono nascondere trabocchetti e pseudo garanzie di correttezza, è stato
rivisto ben 4 volte apportando ogni volta miglioramenti e modifiche.
sostanziali.
D. Parli di impegno,
sacrificio, responsabilità. Sappiamo tutti che se non c'è una molla interiore
che ti spinge in tale direzione, presto si depongono le armi. Da dove hai
attinto la forza per lanciarti in uno degli assessorati più complessi?
R. Il banale non mi ha mai attirato. Mi piacciono
le sfide perché in esse tu sai che devi scontrarti con una realtà non sempre
facile. E devi attrezzarti per affrontarle. La forza mi veniva dal fatto che sapevo
di non essere sola in questa avventura. Quello che era avvenuto a Procida con
la lista "La Procida che vorrei" era un sogno che si realizzava,
giovani e adulti insieme in un progetto nuovo e in un modo nuovo di affrontare l'impegno politico.
Ero certa, nell'affrontare questa sfida, di avere dietro di me una squadra ed
ho sentito il sostegno di questa squadra soprattutto nei momenti più difficili.
D. Ci sono stati quindi momenti
difficili in cui eri tentata di gettare
la spugna?
R. Siamo esseri umani e
come tali possiamo sbagliare, scoraggiarci, voler fuggire dalle responsabilità
prese. Si con onestà dico che ho vissuto momenti di sconforto, di rabbia, di
delusione. Pensate soltanto per un
attimo che cosa può succedere quando una
ditta che porta avanti il lavoro per un motivo qualsiasi si ferma, e ce ne sono
di motivi reali, oppure se ti accorgi che quel lavoro è stato svolto troppo frettolosamente, oppure
quando hai riposto fìducia in una
persona e quella ti viene meno e ti senti sola. Chi mi ha dato sempre la
possibilità di non fermarmi, di correggere il tiro, di continuare a sperare
nella buona riuscita dei lavori messi in campo? Senz'altro la solidarietà di
chi condivideva con me il lavoro, ma ancor più la consapevolezza che quella
sofferenza pagava un obiettivo più grande che stavo portando avanti: il bene
sociale della nostra isola, rapporti
nuovi, leali ed onesti con i cittadini. Sì, questa coscienza di lavorare per
Procida e per la nostra gente mi ha fatto spesso superare lo sconforto e la
delusione ed ha riacceso sempre in me la speranza che potevo farcela. E così è
stato sempre. Numerosi cantieri aperti e chiusi con successo. Nuovi grandi
finanziamenti per altre opere pubbliche da realizzare nel prossimo futuro.
D. La corruzione della
politica è sempre cominciata negli appalti pubblici, Centinaia di casi di
Uffici tecnici inquisiti.. Hai dovuto difenderti dall'assalto dei
corruttori? o tutto è filato liscio? Che idea ti sei fatta della
corruzione politica.
R. Dici bene. Il settore
che ho dovuto seguire poteva essere continuamente un bersaglio della
corruzione. E molto spesso lo è e si cade: tante infatti le notizie di comuni
sciolti per corruzione. Penso però anche che la corruzione trova spazio se gli
viene lasciato un vuoto da riempire. Appena intravedevo l'ombra del pericolo, ho sempre riportato nelle sedi
preposte le azioni che non mi erano chiare. Non abbiamo lasciato spazio alle
incertezze e, nella nostra esplicita trasparenza, il messaggio è arrivato a chi
poteva avere intenzioni molto lontane dalle nostre. Forse è per questo che non
mi sono trovata in situazioni imbarazzanti o equivoche e che fino ad oggi tutto
è andato a buon fine, vanificando a priori eventuali tentativi che sempre possono
allignare dove si manovrano grosse somme.
D. Hai cercato di portare
avanti con responsabilità e competenza quello che i precedenti amministratori
avevano avviato. Questo ti fa onore e fa onore a tutta l'Amministrazione che ha
guardato soltanto al bene comune. Per il Waterfront a Marina Grande si
rischiava di perdere il finanziamento, ma non ti sei persa d'animo. Grazie al
tuo impegno si è realizzato un'opera importantissima che ha suscitato anche critiche.
C'è stata mai la tentazione di mollare tutto?
R. Appena insediati
abbiamo valutato il progetto e la possibilità di portarlo avanti. Era
convinzione di tutti di non perdere
un’occasione per l’isola, per cui sono andata aventi come un treno. L'opera
doveva essere completata il 31 dicembre 2015 ossia sei mesi dopo le elezioni e
non era stato fatto ancora niente, solo la gara di appalto. Procida rischiava
di perdere i 7 milioni di euro che l'Amministrazione precedente aveva ottenuto.
La corsa contro il tempo mi ha stimolato a fare meglio e di più, ma sapevo che
solo con l’aiuto dei cittadini potevamo realizzare l’opera. Quindi un
pomeriggio nel caldo mese di giugno ho preso il faldone con i grafici e sono entrata nelle abitazioni del palazzo
merlato. Ho raccontato cosa era previsto e perché dovevamo partire subito. Sono
stata accolta con molto affetto. Poi ho proseguito contattando le numerose attività commerciali di Marina Grande, le
quali dovevano continuare a lavorare con un cantiere in corso sul porto
dell’isola. Gli incontri sono stati tanti e alla fine abbiamo trovato delle
mediazioni risolutive. Infine sono andata anche dal parroco della chiesa della
Marina e, grazie alle sue segnalazioni, abbiamo inserito una modifica nel
progetto riportando la piazza alle sue vecchie quote eliminando il gradino che
aveva creato tanti disagi tra cui l’allagamento della chiesa più volte.
D. Un altro fronte, mai
completamente realizzato a Procida, è stato quello della comunicazione. Nel
passato le comunicazioni che arrivavano dal Comune erano pochissime: qualche
manifesto, le bacheche interne, il sito comunale, ma di notizie circolanti
poche. Non penso di sbagliarmi se dico che Procida, prima dell'Amministrazione
di Dino Ambrosino, non aveva ancora
assaporato cose fosse una vera
comunicazione trasparente tra Casa Comunale e cittadinanza. Tu da subito,
invece, hai sentito questa morale necessità: il cittadino deve sapere tutto e
subito sull'attività amministrativa che si svolge nella casa comunale, perché
tutto gli appartiene. In questo penso che si sia realizzato con il tuo
assessorato un cambio epocale con comunicazioni continue e costanti. Ti ho vista ostinata fino in
fondo in questo impegno, attivando canali vecchi e nuovi inflessibilmente, in
trasparenza e con pulizia politica, nonostante uffici sguarniti di
personale.
R. Il piano di
comunicazione approvato nel 2016 ha dato organicità alla nostra azione che
aveva un doppio obiettivo: favorire lo scambio sia all’interno del comune che
con l’esterno. Non tutti hanno compreso l’operazione pulizia che stavamo
tentando di portare avanti, perché si
era abituati ad altre sponsorizzazioni inserite nel bilancio comunale. Dopo
molto tempo finalmente è stato capito e apprezzato il nostro lavoro anche da
parte degli operatori della stampa locale. Il nostro canovaccio è sempre stato il
riferimento normativo e le leggi in vigore e con la nascita dell’AGID (agenzia
dell’Italia digitale) ho trovato interessanti interlocutori con cui mi sono
spesso confrontata per migliorare la comunicazione istituzionale con
l’integrazione dei social.
D. Penso che un altro aspetto che ha caratterizzato la tua mission
politica come Assessore è stato quello di dare massima visibilità ai
procedimenti adottati, alle scelte fatte, ai metodi eseguiti. Ogni cittadino
che si è presentato dal Sindaco o negli uffici degli Assessori ha sempre avuto
le informazioni dovute.
Hai sempre affermato che "niente va taciuto al cittadino, la verità innanzi tutto.
Le operazioni politiche devono avvenire alla luce del sole, nella cosiddetta trasparenza." Linea politica che vi fa onore… La trasparenza in fondo è quella che noi tutti auspichiamo quando diciamo di volere una politica pulita. Hai trovato sostegno in questo lavoro di verità dentro e fuori del Comune.
Hai sempre affermato che "niente va taciuto al cittadino, la verità innanzi tutto.
Le operazioni politiche devono avvenire alla luce del sole, nella cosiddetta trasparenza." Linea politica che vi fa onore… La trasparenza in fondo è quella che noi tutti auspichiamo quando diciamo di volere una politica pulita. Hai trovato sostegno in questo lavoro di verità dentro e fuori del Comune.
R. La trasparenza può
essere declinata in molte forme. Pubblicare una ordinanza in cui viene
utilizzato un linguaggio da burocrati può essere un gesto legato alla
trasparenza, in quanto quell'ordinanza è difficile da decifrare e di
conseguenza il messaggio non arriva con chiarezza al cittadino. Lo sforzo più
grande che abbiamo fatto è stato quello di cercare di tradurre il linguaggio
della pubblica amministrazione in una comunicazione più semplice e con
strumenti social già utilizzati più comunemente dalle persone.
Tutti gli atti che
abbiamo approvato sono sul nostro albo pretorio sul sito del comune che abbiamo
voluto rinnovare adeguandolo alla nuova normativa, ma quanti lo consultano? Pochissimi
e sono solitamente gli addetti ai lavori.
Il cittadino in genere
rimane all'oscuro di tutto. Ecco allora la necessità di tradurre i documenti in
comunicati semplici e comprensibili divulgandoli tramite strumenti utilizzati
da tutte le fasce d’età. Penso che in questo il Comune di Procida grazie alla
collaborazione che ho trovato, abbia fatto un passo avanti.
D. In un comune dove le politiche giovanili
erano pressoché assenti, so che hai dovuto affrontare non poche difficoltà per
portare avanti corretti rapporti con i giovani. Non si era abituati sull'isola
a dare voce ai giovani, ad ascoltare le
loro esigenze e a renderli protagonisti, senza volerli aggregare al proprio gruppo politico. In genere il giovane erroneamente pensa che si va dagli Amministratori solo se si ha bisogno di un lavoro. L'Amministratore non dà lavoro né ai giovani né agli adulti, ma sostiene le politiche del lavoro, rende noto, partecipa le possibilità lavorative quando si presentano sia nel Comune sia fuori del Comune, dando a tutti in un ugual misura la possibilità di partecipare a bandi e concorsi. Inoltre crea attività formative e culturali per i giovani, di arricchimento personale e di avviamento al lavoro. Parlaci del tuo lavoro in tal senso.
loro esigenze e a renderli protagonisti, senza volerli aggregare al proprio gruppo politico. In genere il giovane erroneamente pensa che si va dagli Amministratori solo se si ha bisogno di un lavoro. L'Amministratore non dà lavoro né ai giovani né agli adulti, ma sostiene le politiche del lavoro, rende noto, partecipa le possibilità lavorative quando si presentano sia nel Comune sia fuori del Comune, dando a tutti in un ugual misura la possibilità di partecipare a bandi e concorsi. Inoltre crea attività formative e culturali per i giovani, di arricchimento personale e di avviamento al lavoro. Parlaci del tuo lavoro in tal senso.
R. Per quanto riguarda le
politiche giovanili abbiamo approvato un piano di formazione e informazione ad
hoc per impostare gli obiettivi a breve, medio e lungo termine e per elencare
le azioni che volevamo portare avanti. In questo caso le attività portate
aventi hanno superato le aspettative. Sono abituata a programmare e ad
organizzare. Il lavoro di progettazione è stato utile per seguire le mie
deleghe in modo puntale e organico.
Le iniziative più
importanti sono state: un capitolo di bilancio dedicato ai giovani che ha visto
€105.000,00 investiti per attività dedicate ai ragazzi. La creazione del "Forum
del giovani" ha visto la partecipazione di circa 600 giovani che hanno
scelto spontaneamente di sostenere il progetto. Insieme al Forum, in soli due
anni, abbiamo vinto il "forum game", gara nazionale dedicata ai "Forum"
di tutta Italia con un bonus di € 5000,00 che i ragazzi hanno vinto con una
proposta progettuale legata all’imprenditoria giovanile. I soldi sono stati
investiti in due viaggi culturali: Perugia e Roma a Cinecittà. Poi hanno
partecipato al bando regionale “Nuovi orizzonti” e hanno ottenuto € 1.000,00 per
un progetto dedicato all’arte pittorica portato nelle scuole, inoltre si sono
classificati al terzo posto con il bando "Giovani in Comune" per
realizzare un cineforum con un finanziamento di 13.000,00 euro investiti nel
progetto "Tra cinema e Realtà" che vede diversi attori e registi
ospiti della rassegna cinematografica presso il Palazzo d’Avalos. Poi il Forum
ha organizzato ben due sagre napoletane, tornei di calcetto misto e ha
partecipato alle iniziative del Forum dei giovani regionale come le olimpiadi
dei Forum.
Per quanto riguarda le
altre attività portate avanti, abbiamo investito come comune per attivare il
corso di "Europrogettazione" ed abbiamo vinto il finanziamento
regionale del bando "Benessere Giovani" con il progetto "Energie
sinergiche" cantiere permanente di innovazione di € 80.000,00. Sono state
investite energie per attivare il percorso di alternanza scuola lavoro con la
scuola superiore, abbiamo portato a termine il progetto legato a garanzia
giovani, abbiamo accreditato il comune come ente per il servizio civile
universale. Attualmente è attivo lo sportello di autoimprenditorialità
giovanile gestito da "Sviluppo Campania" e finanziato dalla Regione,
un punto di riferimento per tutta la Provincia di Napoli.
D. Un'ultima domanda: sei soddisfatta del lavoro fatto in questi 5 anni e con quale animo affronti questa nuova tornata elettorale. Pensi che il popolo procidano abbia capito l' immane lavoro che hai donato all'isola in questi cinque anni?
R. Io ho fiducia nei
procidani come loro l’hanno data a me 5 anni fa. Tanti i rapporti costruiti
nella chiarezza estrema. Se una cosa era nera non ho mai detto che era grigia. Il procidano può anche rimanerci
inizialmente male, ma poi comprende che l'onestà intellettuale è fondamentale
nella costruzione di rapporti politici sani. Sono abbastanza soddisfatta del
lavoro portato avanti. Oggi affronto questa nuova sfida con maggiore
consapevolezza e con qualche strumento in più. Ma so che non basta e già sono
pronta per il nuovo percorso formativo che mi vedrà impegnata nel seguire il
master per amministratori locali tenuto dal Politecnico di Milano.
Le facciamo i nostri più
sinceri auguri.
A cura di Pasquale
Lubrano Lavadera
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