AVVIATA A PROCIDA LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

 

Procida: Studenti dell'ISS F, Caracciolo Giovanni da Procida puliscono una Spiaggia
foto: dal Corriere del Mezzogiorno

Il tema della transizione ecologica è entrata a pieno titolo  nell'agenda politica dell'amministrazione di Dino Ambrosino che si avvale di una attenta e cosciente collaborazione dell'Assessore Titta Lubrano Lavadera.

Il futuro del pianeta e quindi anche dell'isola necessita di questo aspetto della vita politica di primaria importanza,  e che chiede una versa conversione nei cittadini, anche perché la difesa dell'ambiente è strettamente legato alla vivibilità in un territorio, all'economia  e al futuro.

L'Agenda ONU 2030  lo dice chiaramente: occorre realizzare in ogni nazione, in ogni città una transizione ecologica  sociale, economica, culturale, istituzionale individuale e collettiva.

Come  ha spesso indicato l'Assessore al ramo  dobbiamo pian piano sull'isola arrivare a cambiare stili di vita in ogni ambito, sapendo che  il cambiamento  passa non solo per le scelte politiche ma anche per gli investimenti economici e finanziari, per l'educazione scolastica e familiare, attraverso la formazione ecclesiale e con una decisa svolta nella mobilità sulle nostre strade. 

Per avviare processi sostenibili sul pieno ecologico, bisogna tener presente, come dice Papa Francesco, che è  sostenibile tutto  ciò che salvaguarda il vissuto sociale" perché solo in tal modo non compromettiamo  le relazioni sociali e il vissuto delle generazioni future.

Purtroppo, quanto aveva già indicato nel 1987 a livello mondiale il Rapporto Brundtland, non è ancora diventato  l'impegno per tutti. Ed anche sulla nostra isola notiamo alcune lentezze, superficialità, contrapposizioni assopimenti, atteggiamenti rinunciatari o fughe nel privato.

Ma si va avanti. L'isola ecologica è stata completata, la raccolta differenziata raggiunge traguardi insperati, il depuratore è stato completato, è nato il primo parco pubblico e si piantano alberi, vengono promosse giornate ecologiche e gli studenti delle scuole superiori  puliscono le spiagge e c'è chi comincia a comprendere che il mare va difeso da ogni forma di inquinamento, perché per noi il mare è una ricchezza.

Resta pertanto fondamentale la difesa del mare delle nostre baie balneabili,  purtroppo arenatasi a causa di un Parco di Nettuno non ancora funzionante.

Abbiamo visto inoltre, nei giorni scorsi, positivamente, il risveglio delle nuove generazione procidane  ai problemi sulla difesa del creato. La manifestazione pubblica che si è avuta  nelle nostre piazze  collegandosi idealmente  al movimento Fridays for future è stata un segno chiaro  di un passo in avanti che lascia ben sperare in una decisa e completa transizione ecologica dell'isola. Un grazie a tutti i giovani che hanno dato vita a questa pubblica dimostrazione di una ritrovata sensibilità ecologica

 

Pasquale Lubrano Lavadera

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