LO SVILUPPO DELL'ISOLA DI PROCIDA E' REALMENTE SOSTENIBILE?

 


A PROCIDA, UN'ISOLA DI SOLI 3,7 KMQ, DENSAMENTE ABITATA, CON CIRCA 11.000 ABITANTI NORMALMENTE E OLTRE 20.000 IN ESTATE  SI PARLA  DOVUNQUE DI SVILUPPO TURISTICO CULTURALE SOCIALE... MAI PERO CI SI DOMANDA SE LO SVILUPPO IN ATTO SIA UNO SVILUPPO REALMENTE SOSTENIBILE.

Abbiamo distrutto l'80% del verde, l'abusivismo edilizio ha raggiunto cifre  da primato, il numero delle auto moto camion e altro ha superato il numero degli abitanti, in alcuni momenti della giornata è pericoloso camminare a piedi e gli incidenti sono continui; con l'alta pressione la percentuale di smog nelle stradine è altissima, aumentano statisticamente malattie mortali, il mare d'estate  è aggredito da migliaia di motoscafi  con conseguenze ambientali abbastanza gravi, gli eventi culturali cadono a pioggia spesso senza una reale incidenza nella cultura isolana,

Sarebbe pertanto necessario un'indagine tra i cittadini e un dibattito approfondito sull'impatto delle attività umane  sulla vita dei procidani. Sembra che ci sia dovunque  l'obiettiva di una crescita in tutte le direzioni a qualunque costo, suprattutto nei B&B, senza mai domandarci: ma questa accelerazione  è sostenibile  o creerà a lungo andadare danni irreversibili?

In un appartamento per due persone non puoi farci vivere 10 persone senza provocare danni reali. Di conseguenza in un isola di limitate dimensione non tutto è possibile fare o realizzar.

E' certamente un problema di carattere generale, ma che da noi assume una rilevanza maggiore  per gli obiettivi limiti geografici. Abbiamo già raggiunto con Ischia il primato di essere uno dei territori  con maggiore numero di cause civili e questo certamente non ci fa onore.

Personalmente penso che  uno sviluppo sostenibile per Procida è l'unica strada  che potrebbe riuscire  a conciliare crescita economica e sviluppo sociale e culturale, ma ciò presuppone oggi un'analisi attenta,  e un cambiamento di stile economico, ambientale, produttivo e turistico.

Chiediamoci: la qualità della vita è migliorata rispetto al passato o è peggiorata?

Come ha affermato il premio Nobel per l'economia Amartya Sen, "lo sviluppo non può essere concepito  semplicemente come il processo di incremento  di produzione, ma il valore di quanto prodotto deve essere fatto dipendere dall'effetto che l'incremento di attività produttiva produce  sulla posssibilità di vita dei cittadini, sulla libertà e sull'ugiaglianza  delle persone".

Vediamo allora se il cittadino procidano sente che è migliorata la sua possibiltà di  vita, se i suoi bisogni vitali sono soddisfatti, se la propria libertà è in armonia con la liberta degli altri,  se le disuguaglianze sono diminuite, se è cresciuto il senso della fraternita fra i cittadini tutti.

Solo in questo modo potremo capire se lo sviluppo in atto è positivo e conforme alle nostre aspettative.

Pasquale Lubrano lavadera 

29-10-1944

 

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