PROCIDA ancora sotto shock: è emergenza ambientale

La piccola isola di Procida  vista dall'alto oggi

Procida ancora sotto shock  per il grave ultimo incidente che ha colpito madre e bambina con gravi conseguenze... Incidente dovuto all'alta velocita nonostante il Sindaco abbia predisposto per tutta l'l'isola il divieto di superare i 20 km orari.

Tra l'altro, una presenza così massiccia di auto e motorini  e quant'altro... crea necessariamente nei periodi di alta pressione una concentrazione di gas da scarico velenosa e con conseguenze sulla salute dei cittadini.

Le biciclette elettriche, che sembravano dover essere la panacea per ridurre l'inquinamento,   sono diventate pericolose per l'alta velocità e per il fatto che non rispettano  i sensi obbligati di viabilità.

A questa situazione   ambientale per nulla piacevole, che penalizza molto i pedoni e le persone anziane, per l'inadeguatezza della maggior parte delle strade che non posseggono  marciapiedi e percorsi pedonali per il limiti di tali strade, si aggiungono altri fattori  negativi  che fanno pensare seriamente ad un emergenza ambientale nell'isola di Procida.

Il verde è stato distrutto per l'80%. E quindi manca quel polmone di ossigeno a cui eravamo inconsapevolmente abituati e che incideva positivamente sul nostro benessere fisico. Abbiamo investito sulla casa, (vedi foto)  senza pensare ai danni che questa massiccia invasione  cemento avrebbe nel tempo provocato.

Ci rimane il mare salvaguardato dalla legge nazionale "Parco di Nettuno", creata per limitare la presenza dei motoscafi nelle nostre baie, causa di  inquinamento delle nostre acque e della flora marina.

 Ma anche questa legge non è riuscita a  fermare l'invasione massiccia che nei mesi estivi aggredisce le nostre piccole baie con danni notevoli alla fauna e alla flora marina,  nonché alla salute dei nostri cittadini che ancora si bagnano in tali acque.

Unica notizia positiva in tale emergenza ambientale la realizzazione del grande depuratore che dovrebbe a breve  entrare in funzione con la sua nobile azione di filtraggio di tutte le sostanze tossiche che normalmente vengono scaricate nelle nostre acque.

Penso che di fronte a questo quadro non proprio piacevole, occorre una presa di coscienza  nuova per la difesa ambientale dell'isola di Procida, la terra che amiamo in cui siamo nati ed abbiamo vissuto.

 Prenderci cura dell'isola insieme dovrebbe essere il primo punto dell'ordine del giorno dell'agenda di tutti i cittadini, compresi i politici. 

Spesso abbiamo accusato i politici di inadempienza senza pensare che i  politici di stampo democratico non governano da soli ma insieme ai cittadini. 

I politici sono espressione della cultura popolare la quale dovrebbe  orientare, sollecitare, creare proposte valide per la difesa dell'isola da ogni tipo di aggressione interna ed esterna.

Sarebbe opportuno che nascesse, con tutte le associazioni e i gruppi locali, un coordinamento di carattere ambientale in modo da proporre anche ai nostri politici delle linee guida per la loro azione amministrativa, e lasciare così ai nostri figli e nipoti un isola migliore di come noi l'abbiamo trovata

E' un sogno? 

Si forse è un sogno, ma dai sogni nascono le idee  che possono migliorare la vita dell'isola. Anche perché se i cittadini non sognano di migliorare la realtà ambientale della loro terra  tradiscono  loro stessi in quanto il benessere ambientale di un territorio equivale al benessere fisico e psicologico di tutti i cittadini.

Pasquale Lubrano Lavadera

29-10-1944



 

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