Procida nel bene e nel male

 
"Case alla Corricella" di Pasquale Lubrano  Lavadera

A Procida, come in tutti i paesi del mondo, esiste il bene e il male, ossia l'onestà e la disonestà, la giustizia e l'ingiustizia, la lealtà e la slealtà, la sincerità e l'ipocrisia e questo in tutti i campi: nella vita politica, nelle attività lavorative, nel mondo delle associazioni, nelle comunità religiose, tra le famiglie e finanche nelle amicizie.
Le due realtà seppur contrapposte esistono, mescolate, finanche nelle persone giuste, che non smetteranno mai, fino alla fine dei loro giorni, di combattere il male e di favorire il bene. 
Quando genericamente si afferma che la Politica è sempre sporca si commette un grave errore che falsa le analisi sociali. La Politica diventa sporca quando gli uomini che la esercitano sono disorientati e poco inclini a combattere il male; diversamente la Politica è la più alta forma di carità perché è chiamata a lavorare per il bene comune.
Tra Politica e Società, quindi esiste una doppia complicità, nel bene e nel male.
Osservando bene quello che avviene ogni giorno,  anche nell'isola, due tipi di cittadini e di politici vivono mescolati nello stesso consiglio comunale, nello stesso ufficio, nella stessa scuola, nella stessa parrocchia, e non è facile distinguere gli uni dagli altri, per cui non è sempre facile separare il bene dal male.
Le strade per combattere il male e favorire il bene sono tante, e fra le tante  una delle più importanti è proprio l'esercizio della Politica. Far Politica, infatti, significa creare le condizioni per cui gli onesti, i giusti, i sinceri, i trasparenti, i leali,  nella ricerca del bene comune, in ambito strettamente di governo e di amministrazione, si incontrino, si riconoscano e, pur appartenendo a partiti diversi, sviluppino il bene di tutti, non quello dei propri elettori, dei singoli gruppi o di presunti"clienti".
Questo obiettivo viene prima, quanto a importanza, delle differenze di orientamento politico esistenti tra i cittadini: dobbiamo saper vivere comunitariamente, pur con idee differenti, se vogliamo avere la possibilità di esprimere le nostre diverse visioni politiche  nel tentativo di cercare il bene comune. 
Si,  Procida continuerà a vivere bene, solo se noi tutti avremo capacità di costruire oneste visioni politiche, progetti validi orientati a superare disuguaglianze e sperequazioni, nel confronto leale fra le diversità. Cosa senz'altro non facile, ma non c'è altra strada.
Un paese è veramente unito e forte solo se impara a esprimere costruttivamente la ricchezza delle proprie differenze. 
Lo abbiamo detto più volte: a Procida, quando una maggioranza politica porta avanti progetti escludendo la partecipazione della  minoranza,  sta mettendo in atto la distruzione della democrazia. Con tutte le conseguenze tragiche che questo comporta.
Troviamo, una volta per sempre, il coraggio di mettere il bene di tutti al centro delle nostre azioni politiche.

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