Procida: E' un terremoto politico
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Una seduta del Consiglio Comunale |
La notizia di oggi che vede il Sindaco Vincenzo Capezzuto indagato, per le irregolarità riscontrate nell'isola ecologica di Pizzago, ha determinato sconcerto in una popolazione già smarrita molto e provata dalla notizia dei giorni scorsi che vedeva il nostro ex Sindaco Luigi Muro indagato per il problema del metano. E' un vero terremoto che mina quella sicurezza e fiducia che avevamo, più o meno, sempre avuto nella nostra modesta politica procidana, nonostante i suoi evidenti limiti ed errori.
E' pur vero che essere indagati non significa essere colpevoli, ma è altrettanto vero che ciascuno di noi, raggiunto da un avviso di garanzia, tremerebbe e non poco. Sì, è terremoto perché c'è un sospetto di colpevolezza che copre come un'ombra scura il Comune di Procida, e fino a quando questo sospetto non verrà cancellato dai processi che ora si apriranno, quest'ombra continuerà a pesare sul clima politico e sociale dell'intera isola.
Quando abbiamo letto, nel "manifesto" politico de "La Procida che vorrei", della necessità di un patto elettorale dei candidati con i cittadini, abbiamo esultato. Perché, vi chiederete?
Abbiamo esultato perché stringere un patto elettorale tra i candidati alle prossime elezioni e i cittadini, vuol dire sottoporre continuamente il proprio operato al giudizio dei cittadini, significa essere trasparenti in ogni decisione presa, significa rendere conto di come si spende fino all'ultimo centesimo, significa interpellare i cittadini prima di scelte importanti e così via.
Di conseguenza, il politico che ha stretto questo patto elettorale accetterà i giudizi critici dei cittadini, anzi li benedirà perché in qualche modo, se egli sbaglia, il giudizio dei cittadini lo aiuterà a correggersi e a non perseverare nell'errore e lo salverà certamente da un possibile avviso di garanzia.
Se oggi due nostri politici sono sotto i riflettori della giustizia, ci dispiace enormemente per le loro persone, per il paese che vede i propri rappresentanti istituzionali costretti a difendersi dal sospetto di aver violato la legge, per le loro famiglia che certamente hanno perso quella serenità che caratterizzava la loro vita fino ad ieri, Ma ci dispiace anche per quei cittadini che, più o meno consapevolmente, hanno portato i nostri politici sulla cattiva strada, chiedendo loro continuamente piaceri, e non hanno più esercitato quel giusto diritto al giudizio critico che è fondamentale nella vera democrazia.
Ben venga allora questo benedetto patto elettorale che mette finalmente i politici in atteggiamento di umiltà verso l'elettorato, che dà ai politici eletti il coraggio di chiedere consigli ai cittadini e di accettarne la critica, anche perché, non dimentichiamolo mai, tutto quello che i politici fanno, lo fanno a nome dei cittadini e con denaro pubblico.
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