Dobbiamo ridurre le disuguaglianze

Da un'indagine che facemmo tempo fa sui redditi dei procidani, risultavano forti disuguaglianze nella nostra isola. Disuguaglianza che è cresciuta in in questi ultimi anni per la mancanza di lavoro. Chi si sta occupando di trovare o creare lavoro per i giovani? Chi aiuta, per esempio, i diplomati che escono dal Nautico a trovare un imbarco?
Proporre
oggi la riduzione delle disuguaglianze non significa rispolverare senza
riflessione critica vecchie ideologie o
peggio ancora non curarsi dell’efficienza; vuol dire piuttosto interrogarsi
sulle falle del nostro sistema socioeconomico. Falle che ci impediscono di
sfruttare un enorme potenziale umano che giace inutilizzato per le
sperequazioni del sistema e invece potrebbe concorrere alla trasformazione,
finalmente in chiave moderna del paese. Proporre di ridurre le disuguaglianze
significa portare alla ribalta un’agenda ormai ignorata da tutti i partiti
politici, anche da quelli che ne avevano fatto una bandiera… Questa agenda si
basa su un principio razionale: abbattere la disuguaglianza per avviare una
lotta serrata contro l’inefficienza del sistema. Invocare finalmente la
ridistribuzione dei beni non per scelta
ideologica ma per far funzionare meglio il nostro paese.
Emanuele Ferragina
da Emanuele Ferragina, Chi troppo chi niente, BUR Rizzoli, 2013
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